Almeno una volta ci siamo ritrovati con il lavandino o con la doccia completamente otturati e intasati. In questi casi, giustamente, chiediamo consigli ad amici e parenti: il metodo che prevede l'utilizzo di aceto e bicarbonato probabilmente è uno dei più diffusi. Ma funziona davvero? Perché quando li aggiungiamo si formano un sacco di bolle? In questo video vi spieghiamo di cosa è fatto l'ingorgo, perché l'utilizzo di questi due ingredienti non sia efficace e cosa conviene fare per "sturare" il lavandino.
Di cosa è fatto l'ingorgo
Prima di vedere perché aceto e bicarbonato non funzionano, capiamo la composizione chimica dell'ingorgo.
Spesso, ciò che blocca il passaggio e lo scorrere dell'acqua sono tappi di capelli o grassi.
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I capelli (o più genericamente peli) sono formati da una proteina molto resistente chiamata cheratina. Questa proteina resiste a leggeri attacchi acidi o basici, tant'è vero che gli shampoo o in generale i prodotti per i capelli non li riescono a "sciogliere".
L'altro componente abbiamo detto essere i grassi (ovvero trigliceridi): anche loro, come la cheratina, non subiscono modifiche chimiche sotto leggeri attacchi acidi o basici. Questi grassi, comunque, possono arrivare sia dal sebo (nel caso della doccia) sia da residui di cibo (se parliamo di lavandino).
Perché aceto e bicarbonato non funzionano
L'aceto è, in sostanza, una miscela di acqua e un acido debole: l'acido acetico (CH3COOH). L'aceto, essendo appunto debole, se entra a contatto con la cheratina dei capelli o i grassi dei residui di cibo, non riuscirà a "sciogliere" l'ingorgo. Questo perché, come abbiamo detto nel paragrafo precedente, sia i capelli che i grassi non subiscono variazioni di struttura se sottoposti a deboli attacchi acidi.
Il bicarbonato (NaHCO3), invece, a differenza dell'acido acetico, è una base debole. Di conseguenza, per lo stesso motivo, non riuscirà a sortire alcun effetto "chimico" all'ingorgo.
Perché si forma la schiuma?
"Ma io quando aggiungo aceto e bicarbonato vedo che si formano le bolle! Quindi significa che sta funzionando, giusto?"
Beh, le cose non stanno propriamente così. La schiuma arriva solo dalla reazione tra aceto e bicarbonato.
Qui, per spiegare la natura di questa schiuma, è necessario parlare di chimica: l'aceto è acido mentre il bicarbonato è una base: quando un'acido "vede" una base vviene subito una reazione chimica, chiamata neutralizzazione.
I prodotti di questa reazione sono acqua (H2O), anidride carbonica (CO2) e acetato di sodio (CH3COONa):
CH3COOH + NaHCO3 → H2O + CO2 + CH3COONa
La schiuma che si vede quindi arriva esclusivamente dalla formazione di un gas: l'anidride carbonica CO2. Non avviene alcuna reazione tra questi due ingredienti e l'ingorgo.
Sale e acqua bollente funzionano?
Spesso si utilizzano anche diverse combinazioni tra sale fino o grosso, aceto, bicarbonato e acqua bollente. Quest'ultima è l'unica che potrebbe aiutare, soprattutto se si tratta di ingorghi a base di grasso.
Infatti le elevate temperature fanno fondere il grasso: passando quindi dallo stato solido allo stato liquido potrebbe essere più facile liberare l'ingorgo. Il sale, grosso o fino che sia, non sortisce alcun effetto, né fisico né chimico.
Cosa usare per sturare il lavandino
Abbiamo visto che sale, aceto e bicarbonato non aiutano a liberare il nostro lavandino. Ma quindi cosa possiamo fare? Esistono due approcci: meccanico e chimico.
Metodi meccanici
Questo metodo non prevede l'utilizzo di prodotti, ma di strumenti come:
- la pompa disostruente;
- la sonda sturatubi.
La pompa disostruente sfrutta la pressione dell'aria per letteralmente spingere l'ingorgo e liberare il passaggio. Solitamente l'idraulico a cui si chiede un'aiuto potrebbe avercelo. Oppure è possibile acquistarlo direttamente dal ferramenta.
La sonda sturatubi, invece, è un "braccio" meccanico che viene inserito all'interno della tubatura. Una volta spinto in profondità a sufficienza e raggiunto l'ingorgo, sarà sufficiente far ruotare la sonda così da "smuovere" il tappo di peli/grasso e liberare il passaggio.
Ad ogni modo, prima di chiamare l'idraulico o di comprare questi strumenti, potete sempre provare a smontare il sifone (il tubo sotto il lavandino) e ripulirlo manualmente. Se invece l'ingorgo si trova nei tubi "dentro al muro", allora sarà necessario ricorrere ad uno dei metodi meccanici o chimici.
Metodo chimico
Questo metodo, invece, prevede l'utilizzo di un prodotto studiato appositamente per "sciogliere" l'ingorgo. Si sfrutta l'azione di una base forte, nello specifico di soda caustica: questa sostanza è in grado di trasformare i grassi dell'ingorgo in sapone e di spezzettare parzialmente la cheratina dei capelli. Questi due processi chimici renderanno molto più facile la liberazione del tappo.
Solitamente è necessario lasciarlo agire per almeno 6/12 ore (leggere le istruzioni sull'etichetta del prodotto) e poi aggiungere acqua calda per favorire la dissoluzione del sapone formato.
Le altre convinzioni errate sul bicarbonato
Il bicarbonato spesso viene utilizzato a sproposito. Abbiamo scritto due articoli che rispondono a queste domande: