Perché il Colosseo è crollato solo per metà? A causa di un terremoto

L'asimmetria del profilo del Colosseo è una delle caratteristiche più riconoscibili del più famoso anfiteatro romano del mondo. Naturalmente non è sempre stato così: il crollo di parte delle arcate superiori dipese soprattutto da un terremoto avvenuto nel 1349. Ma andiamo con calma.

Dopo l'abbandono definitivo della struttura nel corso del VI secolo, il Colosseo è andato incontro a un progressivo stato di decadenza, come molti altri edifici della Roma antica. Nel corso dei secoli, inoltre, la città eterna ha subito vari terremoti che hanno influito sulla stabilità delle strutture abbandonate.

Il terremoto del 1349, in particolare, fu uno dei più intensi e causò il cedimento delle arcate superiori del lato meridionale del Colosseo. L'anfiteatro, infatti, sorge al confine tra due tipi di terreno diversi: uno più stabile e uno meno stabile e al tempo ne hanno fatto le spese le arcate che sorgevano sulla parte di terreno più cedevole.

non perderti questo articolo

Forte terremoto di magnitudo 7.5 in Giappone, con edifici crollati, incendi e allerta tsunami

Di Filippo Bonaventura

Se scendiamo un po' più nel particolare di questo aspetto, il Colosseo è stato costruito parzialmente dove si trovava un laghetto semi-artificiale pertinente alla Domus Aurea, l'enorme residenza privata dell'imperatore Nerone (37-68). Il terreno nella zona risultava essere quindi particolarmente cedevole perché costituito da sedimenti fluviali. La parte settentrionale del Colosseo, invece, poggiava prevalentemente su rocce vulcaniche, decisamente più stabili.

L'attuale struttura spoglia dell'anfiteatro, d'altro canto, non dipende solo dal terremoto del 1349. Gli ultimi giochi al suo interno si tennero nel VI secolo, al tempo della dominazione degli Ostrogoti di Teodorico (454-526). Con la sempre maggior diffusione della religione cristiana, infatti, i giochi passarono sempre più di moda.

Le devastazioni causate dalla guerra greco-gotica (535-553) misero definitivamente in ginocchio la città di Roma, e gli antichi monumenti, tra cui il Colosseo, vennero abbandonati e impiegati come cave di materiale da reimpiegare. Nel corso del Medioevo, numerose chiese e palazzi romani furono eretti con materiali da costruzione ricavati dallo spoglio di strutture come l'anfiteatro.

Nell'847 un evento sismico particolarmente violento, con epicentro nell'attuale zona fra Campania e Molise, colpì anche la città eterna causando diversi danni, tra cui un primo cedimento del lato meridionale del Colosseo. La struttura non crollò del tutto, ma la stabilità venne compromessa, proprio a causa del tipo di terreno su cui sorge una parte dell'anfiteatro.

Il crollo definitivo delle due arcare superiori meridionali, come già detto, avvenne in occasione del grande terremoto del 1349. Questo evento fu uno sciame sismico con diversi epicentri fra Lazio meridionale e Abruzzo, che causò danni gravissimi e migliaia di vittime. Al tempo l'Italia era devastata anche dalla prima grande epidemia di peste, che contribuì ulteriormente a mettere Roma in ginocchio dopo il terremoto. Il grande poeta Francesco Petrarca (1304-1374) disse:

Roma è stata scossa da un insolito tremore, tanto gravemente che dalla sua fondazione, che risale a oltre duemila anni fa, non è mai accaduto nulla di simile

L'evento fu molto traumatico per la gente dell'epoca, e contribuì a dare al più grande anfiteatro del mondo il profilo asimmetrico che tutti conosciamo.