
Ai Campi Flegrei la sismicità torna ad aumentare, anche se le scosse di terremoto si confermano di bassa intensità: 166 sismi di magnitudo massima 2.5 registrati nella settimana tra il 6 e 12 ottobre, di cui 81 avvenuti nel corso di 5 sciami sismici. Si tratta quindi di un leggero aumento rispetto ai 125 terremoti localizzati nella scorsa settimana: al contrario, il sollevamento del suolo dovuto al bradisismo è rimasto invariato, con un tasso di 15 ±3 mm al mese, e i parametri geochimici confermano il trend di lungo termine, con la fumarola di Pisciarelli che registra una temperatura media di ~94 °C.
Nonostante un maggior numero di sismi rilevati, non c'è da preoccuparsi: nel bollettino settimanale l'INGV non ha evidenziato elementi che possano suggerire evoluzioni significative a breve termine.
5 sciami sismici e 166 terremoti ai Campi Flegrei nell'ultima settimana
Dal 6 al 12 ottobre l'INGV ha localizzato ai Campi Flegrei 166 terremoti, di magnitudo compresa tra 0.0 e 2.5. Tra questi, 81 scosse sono state registrate nel corso di cinque sciami sismici:
- Il primo sciame sismico è iniziato alle 06:05 del 06/10, con un totale di 7 terremoti di magnitudo massima 1.5, avvenuti nell’area della
Solfatara. - Il secondo è iniziato alle 11:46 del 08/10, con 5 terremoti di magnitudo massima 1.7, avvenuti nell'area Pozzuoli-Solfatara.
- Il terzo è iniziato alle 02:05 del 11/10, con 17 terremoti di magnitudo massima 1.8, avvenuti nell’area
Pozzuoli-Solfatara. - Il quarto è iniziato alle 14:33 del 11/10, con 26 terremoti di magnitudo massima 1.7, avvenuti nell’area Pozzuoli-Solfatara;
- Il quinto è iniziato alle 15:01 del 12/10, con 26 terremoti di magnitudo massima 2.5, avvenuti nell’area della Solfatara.
Come spesso accade in aree come quella flegrea, le scosse hanno una profondità ridotta, tipica della sismicità bradisismica che è causata dalla risalita del suolo e non dall'attivazione di faglie. In particolare, gli ipocentri sono stati rilevati a una profondità compresa tra 0,58 km e 2,97 km.

Dal punto di vista della geochimica, invece, i parametri si confermano in linea con i trend della zona, sia a livello di flussi di gas emessi sia in termini di temperatura delle fumarole. Nell’ultima settimana, in particolare, la temperatura ha mostrato un valore medio di ~94 °C, temperatura prossima alla condensazione del fluido fumarolico.
I dati su bradisismo e sollevamento del suolo
Guardando invece al bradisismo, la velocità media di risalita del suolo è rimasta invariata con un tasso di 15±3 millimetri al mese, una velocità che si conferma stabile dagli inizi di aprile e in netta diminuzione rispetto ai 30 millimetri al mese medi registrati tra metà febbraio e fine marzo, ma un aumento rispetto ai 10 millimetri al mese rilevati a cavallo tra gli ultimi mesi del 2024 e l'inizio del 2025.
Da gennaio 2024 il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE (Rione Terra), al centro della caldera vulcanica, è stato di 34,5 centimetri.

L'ultimo bollettino sui Campi Flegrei in sintesi
L'ultimo bollettino settimanale sul monitoraggio dei Campi Flegrei non ha evidenziato particolari segnali di evoluzione a breve termine della situazione nell'area. In particolare sono stati presi in considerazione tre parametri:
- Sismicità: la sismicità sta aumentando nuovamente, anche se i sismi restano di bassa intensità. In totale, sono stati registrati 166 terremoti di magnitudo massima 2.5, 81 dei quali sono avvenuti nel corso di 5 sciami sismici.
- Sollevamento del suolo: stabile a 15 ± 3 mm al mese, valore costante da inizio aprile.
- Geochimica: parametri stabili senza variazioni di rilievo rispetto ai trend già noti di riscaldamento del sistema idrotermale e di aumento dei flussi di gas emessi dal sottosuolo.