
Ai Campi Flegrei la sismicità resta in linea con la media dei mesi precedenti: secondo l'ultimo bollettino INGV, tra il 14 luglio e il 20 luglio sono state registrate 66 scosse di terremoto con magnitudo massima 4.0, quest'ultima rilevata il 18 luglio e avvertita anche a Napoli. La settimana precedente erano state registrate 32 le scosse di terremoto con magnitudo massima 1.6, mentre la media degli ultimi 20 bollettini è di 48 terremoti settimanali, con solo 3 occasioni in cui le scosse registrate sono state più di 100 (rispettivamente il 15 aprile, il 20 maggio e l'11 giugno).
Stabile anche il sollevamento del suolo dovuto al bradisismo, con la velocità media al Rione Terra di 15 millimetri al mese, in linea con il trend iniziato i primi giorni di aprile. Guardando invece ai parametri geochimici, alla fumarola principale di Pisciarelli si è registrata una temperatura media di 94 °C, prossima alla condensazione del fluido fumarolico.
I dati sui terremoti e sulla geochimica dei Campi Flegrei
Nella settimana dal 14 al 20 luglio, ai Campi Flegrei sono state rilevate in totale 66 scosse, con magnitudo compresa tra 0.0 e 4.0, quest'ultima registrata il 18 luglio e avvertita fino a Napoli.
Di questi 66 terremoti, 38 sono stati avvenuti nel corso di due sciami sismici, rilevati sempre il 18 luglio: il primo iniziato alle 06:51, con un totale di 15 terremoti avvenuti nell’area tra Bagnoli e Solfatara e magnitudo compresa tra 0.0 e 4.0; il secondo iniziato alle 22:08, con 23 scosse di magnitudo compresa tra 0.0 e 1.9, registrate nell’area di Pozzuoli.
Il terremoto M4.0 ha inoltre danneggiato la Galleria della Cumana, con la circolazione sospesa sulla tratta Cumana Bagnoli-Arco Felice.
Come di consueto ai Campi Flegrei, le 66 scosse sono avvenute a una profondità molto bassa, compresa tra 0,45 km e 4,08 km.

Anche i parametri geochimici non mostrano variazioni di rilievo, pur confermando i trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale e di aumento del flusso di fluidi emessi. In particolare, tra il 14 e il 20 luglio i flussi di CO2 dal suolo hanno mostrato un moderato aumento, ritornando verso i valori misurati prima della diminuzione che era stata registrata nelle ultime settimane.
Il bradisismo resta stabile: i dati sul sollevamento del suolo
Il sollevamento del suolo dovuto al bradisismo continua in linea con i valori delle settimane precedenti: dagli inizi di aprile 2025 la velocità media di sollevamento del suolo è di circa 15 mm al mese. Tra metà febbraio e fine marzo 2025 la velocità media aveva raggiunto i 30 millimetri al mese, per poi tornare a dimezzarsi.
Da gennaio 2024 il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE (Rione Terra) è di circa 30.5 cm.

La sintesi del bollettino settimanale del 22 luglio
In sintesi, l'ultimo bollettino settimanale dell'Osservatorio Vesuviano dell'INGV ha evidenziato che:
- Sismicità: l'attività sismica è in leggero aumento rispetto alla settimana precedente, con un totale di 66 scosse di terremoto di magnitudo massima 4.0, quest'ultima registrata nell'ambito dello sciame sismico rilevato lo scorso 18 luglio.
- Deformazione del suolo: la velocità media di sollevamento del suolo (dovuta al bradisismo) è rimasta stabile a 15 mm al mese, in linea con il trend iniziato i primi giorni di aprile 2025. Il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE (Rione Terra) è di circa 30.5 cm da gennaio 2024.
- Geochimica: non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. La temperatura media registrata alla fumarola principale di Pisciarelli è di circa 94 °C.