![Solfatara pozzuoli](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2021/12/Solfatara-pozzuoli.jpg?im=AspectCrop=(16,9);)
La Solfatara di Pozzuoli è uno dei quaranta vulcani presenti nella caldera dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più pericolose d'Europa. Situata a ovest del Golfo di Napoli, a circa 3 km dalla città di Pozzuoli, la Solfatara è un vulcano in stato di quiescenza e manifesta solo fenomeni di vulcanismo secondario come fumarole, vulcanetti di fango e, per l'appunto, solfatare.
Ma come è fatta la Solfatara di Pozzuoli? E quando si è formata?
Come è fatta la Solfatara?
La Solfatara, per essere precisi, non è un semplice cratere vulcanico ma un maar. E che vuol dire? I maar sono delle depressioni che si creano solitamente in seguito ad eruzioni freatomagmatiche, cioè eruzioni nelle quali c'è stata interazione esplosiva tra magma e acqua di falda.
Questo cratere ha un'estensione di circa 0,35 km2 e misura circa 610 per 710 m. L’interesse scientifico per la Solfatara è legato al cosiddetto magmatismo secondario, cioè una serie di fenomeni che comprende:
- solfatare (emissioni gassose di composti dello zolfo);
- mofete (emissioni gassose di anidride carbonica);
- fumarole (emissioni di vapore acqueo e altri gas);
- vulcanetti di fango (eruzione di un mix di argilla e gas).
Tutti questi fenomeni evidenziano come, in quest’area, sia presente un’intensa attività idrotermale, ovvero fluidi che penetrano nel terreno e, grazie alla presenza della camera magmatica in profondità, si scaldano e risalgono in superficie. Un po’ come accade a Yellowstone, solo che anziché avere geyser di grandi dimensioni qui ci sono emissioni gassose più contenute.
![Solfatare pozzuoli](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2021/12/iStock-521580347.jpg)
La Solfatara di Pozzuoli è pericolosa?
Nella Solfatara di Pozzuoli sono presenti diversi crateri ma il principale è la cosiddetta Bocca Grande. Come riportato dall'INGV, i gas emessi da questa bocca hanno temperature di circa 160°C e contengono sostanze come solfuri di arsenico, di mercurio e anidride solforosa. Quest’ultimo è responsabile del caratteristico odore di uova marce mentre i primi due conferiscono alle rocce un aspetto giallastro.
Per quanto riguarda invece il rischio associato a un’eruzione della Solfatara, bisogna prima ricordare che quest’area si trova all'interno dei Campi Flegrei e che, come tutte le eruzioni vulcaniche, non è possibile prevedere con così tanto anticipo quando sarà la prossima – anche se fortunatamente la zona è costantemente sorvegliata dalla rete di monitoraggio dell’INGV.
Un aspetto interessante è che dal 2006 le analisi geochimiche segnalano un aumento dei valori di temperatura e di emissioni di CO2 nelle solfatare. Se, da una parte, la variazione di questi valori non è necessariamente legata ad una risalita della camera magmatica, dall’altra potrebbe essere legata ad un progressivo aumento dei fluidi magmatici ad altra pressione nel circuito di acque idrotermali della solfatare. Queste, a loro volta, potrebbero essere la causa dell' aumento della sismicità locale. In un recente studio del 2021 condotto dalla ricercatrice INGV Flora Giudicepietro è stato osservato come lo sciame sismico del 7 ottobre 2015 (magnitudo massima 2.5) e il terremoto del 6 dicembre 2019 (magnitudo di 2.8) siano entrambi collegati a significative variazioni nella temperatura e nella composizione dei gas.
Quando si è formata la Solfatara di Pozzuoli?
Si ritiene che la formazione della Solfatara risalga circa a 4280 anni fa, durante l’ultima fase eruttiva dei Campi Flegrei. I fenomeni di magmatismo secondario sono noti fin dall’epoca romana e proprio in quel periodo assunse il nome di Forum Vulcani, cioè la dimora del dio Vulcano. Utilizzata inizialmente per l’estrazione di allume (un silicato di potassio e alluminio) e di bianchetto (un materiale usato come stucco), venne ben presto riadattata a impianto termale proprio grazie alle salubrità dei suoi fanghi. Attorno alla metà del ‘900 vennero eseguiti studi geologici e venne così compreso il sistema geotermico profondo presente in quest’area.
![solfatara formazione](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/02/solfatara-formazione.jpg)
Bibliografia
Giudicepietro, Flora, et al. "Tracking Episodes of Seismicity and Gas Transport in Campi Flegrei Caldera Through Seismic, Geophysical, and Geochemical Measurements." Seismological Society of America 92.2A (2021): 965-975.
https://www.ov.ingv.it/index.php/flegrei-storia-eruttiva/le-eruzioni-principali/solfatara