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9 Giugno 2025
17:00

Alcaraz batte Sinner nella finale più lunga del Roland Garros: l’analisi tecnica dei dati sulla partita

L'atto conclusivo del Roland Garros 2025 tra Carlos Alcaraz e Jannick Sinner è andata allo spagnolo dopo più di 5 ore e 29 minuti di battaglia finale, il match più lungo nella storia del torneo. Analizziamo i dati tecnici della partita per capire perché è stata una finale che riecheggerà nella storia del tennis mondiale.

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Alcaraz batte Sinner nella finale più lunga del Roland Garros: l’analisi tecnica dei dati sulla partita
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Il campo della finale del Roland Garros 2025. Credit: André Ferreira / FFT

La finale del Roland Garros 2025 è stata vinta dallo spagnolo Carlos Alcaraz contro il numero 1 al mondo Jannik Sinner sul campo centrale Court Philippe Chatrier. Durata 5 ore e 29 minuti, il match si aggiudica, oltre che il record di ascolti (più di 5 milioni di spettatori connessi), anche il primato della più lunga finale di sempre sulla terra rossa di Parigi, la seconda per quanto riguarda gli Slam dietro solo alla finale degli Australian Open del 2012 dove Djokovic e Nadal battagliarono per ben 5 ore e 53 minuti. Ma oltre alla fatica e all’emozione, dietro questa partita si nasconde un universo di numeri, dati tecnici e scelte strategiche che ci aiutano a capire perché ha vinto Alcaraz e come si è sviluppata una delle sfide tennistiche più intense degli ultimi anni.

Perché Sinner ha perso contro Alcaraz anche se ha ottenuto più punti totali

Il primo dato che stupisce sono i punti conquistati da entrambi i giocatori: 192 quelli conquistati da Alcaraz contro i 193 di Sinner. Ma allora come ha fatto Alcaraz a vincere? Il motivo risiede nel fatto che nel tennis a contare non sono i punti totali ma i punti vinti nei momenti giusti: game, set, match. Per vincere la partita in un torneo dello Slam è necessario vincere 3 set. Ogni set viene assegnato dopo la vittoria di 6 game, con 2 game di scarto dall'avversario. Per esempio, un set può finire 6-4 o 7-5 ma non 6-5. Infatti, in caso di arrivo a 6 game pari, per aggiudicare il set si gioca il tie-break, un game conclusivo nel quale il giocatore che per primo arriva a un punteggio minimo di 7, con un vantaggio di due punti, vince il set con il punteggio di 7-6.

Durante la lunga finale Alcaraz ha conquistato 30 game al cospetto dei 29 del tennista italiano, che inoltre ha perso 3 tie-break su 4, lasciandosi scappare i momenti più delicati e decisivi del match. Il momento chiave del match però è arrivato nel 4° set sul punteggio di 2-1 per Sinner, quando lo spagnolo ha salvato 3 match point da 0-40 per poi vincere il set al tie-break 7‑3. Se Jannick avesse convertito anche solo uno di quei tre match point, un italiano sarebbe tornato campione del Roland Garros, evento che non accade dal trionfo di Adriano Panatta nel 1976.

Lo sforzo di Alcaraz in un momento complicato ha cambiato completamente l’inerzia del match che lo ha visto poi trionfare per 3 set a 2 dopo il super tie-break del 5° set. Al Roland Garros, infatti, se si arriva al 5° set (quello decisivo) sul punteggio di 6-6 si gioca un tie-break particolare: si aggiudica la vittoria chi arriva al punteggio di 10 (non 7) sempre con almeno due punti di scarto dall'avversario.

I punteggi finali dei 5 set disputati dai due fenomeni del tennis sono stati i seguenti: 4‑6 (Sinner), 6‑7⁽⁴⁻⁷⁾ (Sinner), 6‑4 (Alcaraz), 7‑6⁽⁷⁻³⁾ (Alcaraz), 7‑6⁽¹⁰⁻²⁾ (Alcaraz) – i punteggi nelle parentesi all'apice si riferiscono ai risultati dei tie-beak o del super tie-break. 

Alcaraz ha ottenuto 70 winners, ovvero punti vincenti su cui l'avversario non riesce ad arrivare, contro i 53 di Sinner: segno che ha rischiato di più e ha messo sotto pressione l’avversario, soprattutto nei momenti chiave. Lo spagnolo si è distinto nei tie-break, vincendone 3 su 4 e lasciandone solo uno a Sinner. Questo dato, da solo, può spiegare l’intero risultato della partita.

I dati della finale del Roland Garros 2025: le statistiche dei colpi

Sempre analizzando i dati del match, è curioso vedere come Alcaraz abbia "regalato" 73 punti a Sinner nella voce degli errori non forzati (punto perso per un proprio sbaglio), mentre Sinner ne ha commessi 64. Questo sta a significare che entrambi hanno sbagliato tanto, ma il tennista spagnolo ha compensato questo dato con i punti vincenti. Gli scambi totali sono stati 380 con il 20% di questi sopra i 9 colpi, di cui più lungo è stato di 24.

Dal punto di vista del servizio, Sinner ha brillato per potenza e precisione. Ha messo a segno 8 ace (punti ottenuti direttamente dalla battuta senza che l'avversario riesca a colpire la pallina) e, soprattutto, non ha commesso nemmeno un doppio fallo (ogni giocatore ha a disposizione due battute, se si sbaglia la prima è possibile rimediare con la seconda ma se si sbagliano entrambe il punto va automaticamente all'avversario). Alcaraz, al contrario, ha fatto registrare 7 ace ma anche 7 doppi falli, segno di una battuta più discontinua. In compenso, lo spagnolo è stato più costante nel mettere in campo la prima di servizio che solitamente fornisce un vantaggio consistente: 66% contro il 56% di Sinner. Quando la prima entrava, l’italiano era più efficace, vincendo il 74% dei punti (contro il 66% di Alcaraz). Sulla seconda di servizio entrambi sono stati perfettamente pari, con il 46% dei punti vinti.

Interessante anche la questione della velocità dei servizi: Sinner ha servito mediamente più forte (187 km/h contro i 185 km/h di Alcaraz), con picchi di 209 km/h. Lo spagnolo ha raggiunto invece una velocità massima di 204 km/h, ma ha alternato di più le soluzioni, variando angoli e spin, mettendo in difficoltà la risposta dell’italiano, soprattutto nei momenti cruciali.

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