Australian Open, uno dei tornei di tennis più prestigiosi al mondo

L’Australian Open è uno dei 4 tornei del Grande Slam, insieme al Roland Garros, al Torneo di Wimbledon e all’U.S. Open. Per un tennista, completare il Grande Slam – cioè vincere nello stesso anno i quattro tornei – è l’impresa più ambita in assoluto.

Il Grande Slam è nato tra gli anni ’20 e ’30, ma ha assunto la forma attuale solo nel 1969, quando è stata messa da parte la distinzione tra tennisti professionisti e dilettanti. Per molto tempo l’Australian Open è stato il torneo meno importante dei quattro, ma dagli anni ’80, quando è stato spostato nell’attuale sede di Melbourne, ha guadagnato grande prestigio.

L’Australian Open non ha regalato molte soddisfazioni ai tennisti italiani. Almeno fino alla partecipazione di Jannik Sinner all’edizione del 2024.

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Storia dell’Australian Open

L’Australian Open nacque nel 1905 con il nome di Australasian Championships e includeva competizioni di singolare e doppio maschile. Nel 1922 furono ammesse le donne e nel 1927 il torneo assunse il nome di Australian Championships, diventato Australian Open nel 1969.

La sede è cambiata molte volte e due edizioni di inizio Novecento si sono disputate persino in Nuova Zelanda. Dal 1988 il torneo si disputa al Melbourne Park su campi in sintetico (in tutte le sedi precedenti si giocava sull'erba). Anche il periodo delle gare non è stato sempre lo stesso e solo dal 1987 è fissato al mese di gennaio.

Fino alla Seconda guerra mondiale i campioni europei e americani partecipavano raramente al torneo, a causa della distanza (per raggiungere l’Australia era necessario un lungo viaggio in nave). Dopo la guerra la partecipazione è aumentata, ma fino agli anni ’80 l’Australian Open era considerato il meno importante dei quattro Slam.

Oggi il torneo è molto prestigioso e, come gli altri tre, garantisce grandi introiti ai tennisti: la sola partecipazione, con eliminazione al primo turno, frutta più di 70.000 euro e il vincitore ottiene un premio di quasi due milioni!

I vincitori dell’Australian Open e i risultati degli italiani

Fino al 2023, si sono disputate 110 edizioni del singolare maschile. Il tennista che ha ottenuto più vittorie è Djokovic, con 10 successi tra il 2008 e il 2023. Tra le donne, la più vincente è Margaret Court, con undici vittorie tra il 1960 e il 1973.

Ai giocatori italiani, invece, l’Australian Open ha regalato poche soddisfazioni. La prestazione migliore nel singolare maschile, prima dell’attuale exploit di Jannik Sinner, è stata la semifinale raggiunta da Matteo Berrettini nel 2022. In ambito femminile, nessuna italiana è mai andata oltre i quarti di finale.

Cos’è il Grande Slam

Il Grande Slam comprende i quattro tornei di tennis che assegnano il maggiore punteggio per le classifiche dei tennisti (la classifica ATP per gli uomini e WTA per le donne) e garantiscono i premi più ricchi:

• Australian Open, che si disputa a Melbourne a gennaio su campi in sintetico.
• Internazionali di Francia, noto anche come Roland Garros, che ha luogo a Parigi tra maggio e giugno su campi in terra battuta.
• Wimbledon Championships, il più antico, che si disputa tra giugno e luglio a Wimbledon (un quartiere di Londra) su campi in erba.
• U.S. Open, che si gioca a New York, su campi in cimento, tra fine agosto e inizio settembre.

Perché questi quattro tornei sono i più prestigiosi?

Le origini del Grande Slam vanno rintracciate nei primi decenni del Novecento, quando la popolarità del tennis aumentò in tutto il mondo occidentale. Nel 1923 la International Lawn Tennis Federation stabilì di considerare “campionati ufficiali” i tornei di Inghilterra, Francia, Stati Uniti e Australia, tutti Paesi nei quali il tennis aveva raggiunto grande popolarità. Nel volgere di pochi anni, i quattro tornei divennero i più prestigiosi al mondo. Nel 1933 comparve la definizione Grande Slam, mutuata dal bridge (nel quale indica il colpo massimo che si può realizzare) e già usata anche nel golf.

Fino al 1968, ai tornei del Grande Slam partecipavano solo i tennisti dilettanti. Solo nel 1969 la Federazione internazionale accettò di “unificare” il tennis professionistico e dilettantistico. Iniziò così l’“era open”, che dura tuttora e non prevede distinzione tra dilettanti e professionisti.

Chi ha completato il Grande Slam

Pochi tennisti hanno completato il Grande Slam. Prima dell’era open, nel singolare maschile ci sono riusciti solo l’americano Don Budge nel 1938 e l’australiano Rod Laver nel 1962; dall’inizio dell’era open, l’unico a completarlo è stato lo stesso Laver, nel 1969. Tra le donne, hanno realizzato il Grande Slam l’australiana Margaret Court nel 1973 e la tedesca Steffi Graf nel 1988.

Alcuni tennisti hanno completato il “Career Grand Slam”, cioè hanno vinto i quattro tornei nel corso della loro carriera, ma non nello stesso anno. Nell’era open ci sono riusciti Andre Agassi, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic; in ambito femminile, Chris Evert, Martina Navratilova, Serena Williams e Maria Sharapova. Altri giocatori hanno completato il Grande Slam nel doppio.

E gli italiani? I risultati non sono stati brillanti. Nel singolare maschile, le uniche vittorie in tornei dello Slam sono state quelle al Roland Garros di Nicola Pietrangeli (1959 e 1960) e Adriano Panatta (1976). Tra le donne, Francesca Schiavone ha vinto il Roland Garros nel 2010 e Flavia Pennetta l’U.S. Open del 2015.