
Un giovane uomo di Panama di nome Kin avrebbe trovato un meteorite caduto nel suo giardino su cui è cresciuto un alieno dotato di tentacoli simile a Venom: questa almeno è la storia diventata virale in questi giorni anche in Italia, raccontata da Kin stesso con una serie di video su TikTok in cui milioni di persone hanno visto questa presunta creatura aliena muovere i suoi tentacoli, crescere da un video all'altro e cambiare il suo colore da verdastro a nero. L'essere appare molto realistico sia nella consistenza del suo corpo sia nei movimenti, tanto che i filmati hanno fatto il giro del mondo tra lo stupore dei social e dozzine di teorie più o meno fantasiose per spiegare il fenomeno. Il presunto scopritore, nella sua narrazione della vicenda, afferma di aver contattato varie università che però si sarebbero rifiutate di prendere sul serio la questione.
Chiariamolo subito: possiamo serenamente partire dal presupposto che questi video sono fake, come del resto succede sempre (ricordate l'alieno in Brasile e gli alieni a Miami dello scorso anno?). Sono state proposte diverse spiegazioni scientifiche, di cui una in particolare risulta particolarmente convincente. Ma forse in casi come questo la cosa importante non è quale “trucco” stia dietro questa specifica bufala, ma capire come riconoscere gli elementi narrativi tipici delle bufale per non farsi ingannare e affrontare questi video virali con un approccio che eviti di diffondere disinformazione.
La possibile spiegazione scientifica del video virale sull'alieno di Panama
Partiamo dal presunto meteorite, il cui aspetto – a differenza della creatura aliena – è tutto fuorché realistico. Un occhio esperto può vedere subito le inconsistenze di questa immagine, già a partire dal colore. Spesso, quando un meteorite cade a terra, le altissime temperature dovute al forte attrito atmosferico rendono nera la superficie del detrito spaziale, un po' come se il materiale “cuocesse”. Qui invece vediamo un frammento di colore argento lucido metallico, totalmente irrealistico per un meteorite che dovrebbe essere appena caduto. Senza contare il fatto che speriamo sia ovvio a tutti, cioè questo “meteorite” ha né più né meno che la forma di una patata. Insomma, non c'è dubbio che quella che vediamo nello screenshot qui sotto, tratto da uno dei video di Kin, non è altro che un tubero dipinto.

Ma veniamo al vero protagonista di questi video, cioè la creatura che è stata soprannominata “Venomkin”. Tra le varie spiegazioni proposte – animali esotici, intelligenza artificiale generativa, grafica digitale – spicca in particolare un'ipotesi che sta raccogliendo sempre più consenso tra gli esperti ed è proposta da un utente del celebre portale Reddit. L'alieno sarebbe in realtà una creazione in polidimetilsilossano, cioè un polimero siliconico. Si tratta di una catena composta da una molecola a base di silicio ripetuta numerose volte, in questo caso la molecola Si(CH3)2O.

Viene usato per realizzare lenti a contatto, stucchi, adesivi, impronte dentali e molte altre applicazioni. È un materiale viscoelastico, che a basse temperature ha una consistenza non dissimile da quella di molluschi o altri invertebrati e si comporta un po' come la gomma. È trasparente, ma questo è un problema facilmente aggirabile con coloranti o pigmenti.
Ma come fa il polidimetilsilossano a muoversi con quegli scatti così simili a quelli degli organismi viventi? Il trucco è l'esano (C6H14), un idrocarburo liquido a temperatura ambiente usato come solvente. Impregnando il polidimetilsilossano di esano, questo evapora in modo irregolare, deformando il polimero in modo da provocare queste contrazioni simili a spasmi.
Questo video del progetto di divulgazione Action Lab mostra chiaramente il fenomeno in questione e permette di notare le incredibili somiglianze con quello che si osserva nei video virali sul presunto alieno di Panama.
Come riconoscere le bufale: quali sono gli elementi sospetti
Ribadiamo che questa è soltanto una spiegazione possibile e non una prova definitiva, anche se è scientificamente accurata e perfettamente consistente con quello che si osserva nei video virali. Ma come dicevamo, il punto forse più interessante di questa vicenda non è tanto svelare il trucco usato in questo caso specifico ma sfruttare il pretesto per capire quando ci si trova di fronte a una storia falsa.
Il principio guida da usare sempre in questi casi come faro intellettuale è il cosiddetto rasoio di Occam, quel principio alla base del pensiero scientifico secondo cui, di fronte a diverse possibili spiegazioni di un fenomeno, è da preferire quella più semplice, cioè che fa ricorso al minor numero di ipotesi o di presupposti. Insomma, possiamo quindi tranquillamente assumere a priori la posizione per cui l'ipotesi che ci sia un qualche trucco – a prescindere da quale sia – è sempre preferibile alla spiegazione che richiede di accettare un'ipotesi molto forte (in questo caso, che ci sia un alieno sulla Terra). Questo vale soprattutto quando chi promuove la narrazione “sospetta” ha un movente plausibile per diffondere una storia falsa, che in questo caso potrebbe essere banalmente la visibilità sui social o anche solo la voglia di mettere in piedi uno scherzo virale.
Un altro aspetto di questa vicenda che dovrebbe subito lanciare un campanello d'allarme è il fatto che la sua diffusione sta avvenendo solamente tramite social, senza nessuna comunicazione ufficiale da parte di istituzioni di riferimento sui media tradizionali. Se quello fosse veramente un alieno, perché mai le università che Kin avrebbe contattato avrebbero dovuto disinteressarsi alla questione? Perché le associazioni di riferimento in tema di biologia e astronomia non hanno detto nulla a riguardo? Perché la sfera politica non ne parla? Perché questa “notizia” non è sulle prime pagine di tutti i giornali e in apertura su tutti i notiziari? La risposta più semplice – sempre per tornare al rasoio di Occam – è che non si tratta di una notizia, ma di una bufala.
Anzi, la retorica delle istituzioni che ignorano la vicenda, quasi come se volessero mantenere un qualche segreto, è tipica di moltissime narrazioni legate a fake news o teorie del complotto: noi abbiamo la verità, ma le autorità ufficiali – o l'establishment nella sua forma più astratta – non lo vogliono riconoscere. È una retorica che funziona perché ci è familiare: la vediamo nei film, la leggiamo nei romanzi. Ma è totalmente irrealistica, soprattutto in un caso come questo. Se quello fosse veramente un alieno, le istituzioni scientifiche e politiche farebbero a gara per essere i primi a dare informazioni e spiegare cosa sta succedendo. Fioccherebbero premi Nobel, si aprirebbero opportunità di prestigio, potere e guadagno economico: verosimilmente tutti vorrebbero accaparrarsi una fetta di questa torta.
Concludiamo con una ciliegina sulla torta: l'aspetto della presunta creatura aliena è esattamente quello che ci si aspetta da decenni di immaginario collettivo costruito a suon di film fantascientifici. Non è una concidenza un po' sospetta il fatto che la creatura aliena, con tutte le forme che potrebbe avere, ne ha una simile a quella di un alieno che già conosciamo, cioè il personaggio di Venom dell'universo Marvel?