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Sono 16 le città italiane in cui è previsto il “bollino rosso” per l'allerta caldo a Ferragosto 2025, tutte al Centro-Nord e in particolare nel Lazio: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo. Ma che cos'è il “bollino rosso” e cosa significa esattamente? Si tratta di un sistema piuttosto complesso che monitora 27 città italiane, analogo a quello delle allerte meteo prodotte dalla Protezione Civile ma specifico per i rischi alla salute umana dovuti al caldo, soprattutto durante le ondate di calore come quella che sta colpendo l'Europa in questi giorni.
A determinare i “bollini” – che in realtà tecnicamente sono livelli di rischio – è il Ministero della Salute, che ogni estate coordina il Sistema Nazionale di Prevenzione e Allarme, nato nel 2004 e attualmente operativo in 27 città capoluogo di regione e/o con almeno 250.000 abitanti: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
Questo sistema è operato dal Centro di Competenza Nazionale della Protezione Civile, che riceve giornalmente dal Servizio dell'Aeronautica Militare i dati delle stazioni meteorologiche aeroportuali più vicine alle città monitorate e in base a tali dati elabora bollettini sulle ondate di calore specifici per ogni città, in cui sono riportate le previsioni di temperature reali e percepite a 24, 48 e 72 ore e il relativo livello di rischio calcolato dal Centro di Competenza Nazionale.
I livelli di rischio sono 4, e a ciascuno di essi è associato un “bollino”:
- livello 0 (“bollino verde”): le condizioni meteorologiche non pongono nessun rischio per la salute della popolazione;
- livello 1 (“bollino giallo”): è un livello di pre-allerta in cui c'è una buona probabilità che si vada incontro a un'ondata di calore;
- livello 2 (“bollino arancione”): le condizioni meteo possono comportare un rischio per le fasce di popolazioni più suscettibili (anziani, bambini piccoli, donne in gravidanza, malati cronici, persone non autosufficienti, persone che lavorano all'aperto ecc.);
- livello 3 (“bollino rosso”): ondata di calore della durata di almeno 3 giorni con rischio di effetti sulla salute anche delle persone sane o che non appartengono ai gruppi suscettibili.
Nel sito del Ministero della Salute sono riportati i consigli per affrontare i vari livelli di rischio.

I bollettini sono elaborati secondo un sistema di previsione e allarme (Heat Health Warning Watch System) che stima l'impatto sulla salute umana delle particolari condizioni meteo di quella città nelle 72 ore di riferimento. I bollettini sono specifici per ogni città, nel senso che non vengono elaborati tutti allo stesso modo ma tengono conto delle specificità di ciascun territorio in termini di trend climatici e di mortalità. Questo perché, a parità di condizioni meteo, gli effetti sulla salute possono cambiare a seconda del particolare contesto geografico che può favorire o meno l'esposizione ai rischi dovuti alle alte temperature. In altre parole, la stessa temperatura reale o percepita può avere effetti diversi a Bolzano o a Reggio Calabria, per esempio.
Una volta prodotti dal Centro di Competenza Nazionale, i bollettini vengono pubblicati dal Ministero della Salute e inviati alla Protezione Civile e ai Comuni di riferimento, che si occupano di distribuirli alle strutture sanitarie sul territorio.