
Ai Campi Flegrei è ufficialmente entrato in vigore il nuovo schema di allerta, con il dipartimento della Protezione Civile che ha confermato l'adozione della fase 2 dell'allerta gialla (livello di attenzione) per rischio vulcanico. Anche in presenza della variazione di alcuni parametri, quindi, non ci sono stati cambiamenti tali da portare all'innalzamento del livello di allerta del vulcano.
Contattata da Geopop, la Protezione Civile ci ha confermato che la comunicazione ufficiale serve per dare ufficialità «al nuovo schema di allerta, presentato tempo fa, che ora ha completato il suo iter normativo e che quindi entra ufficialmente in vigore». Nella pratica, la fase 2 dell'allerta gialla prevede un rafforzamento delle attività di monitoraggio e di valutazione dello stato del vulcano, così come delle iniziative di prevenzione.
Insomma, il livello di allerta per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei resta invariato rispetto allo scorso marzo: nel frattempo, la sismicità dell'area resta alta con 149 terremoti registrati nell'ultima settimana e una scossa di magnitudo 2.4 rilevata ieri sera. Per oggi, 5 novembre, e domani, 6 novembre, è inoltre prevista un'esercitazione che coinvolgerà la Stazione Marittima di Napoli e che rappresenta il completamento dell’esercitazione nazionale “Exe Flegrei 2024”, organizzata nell’ottobre 2024.
Cosa significa la fase 2 dell'allerta gialla ai Campi Flegrei e cos'è cambiato
La Protezione Civile, quindi, ha confermato l'entrata in vigore del nuovo schema di allerta, già presentato lo scorso marzo. Fino allo scorso anno, infatti, «erano presenti 4 livelli di allerta: verde, giallo, arancione e rosso». Con il nuovo schema sono stati aggiunti due nuovi sottolivelli: oggi, quindi, la Protezione Civile ha a disposizione i livelli verde, giallo (fase 1 e fase 2), arancione (fase 1 e fase 2) e rosso.
Attualmente, ai Campi Flegrei è attiva la fase 2 dell'allerta gialla, che indica «un livello di allerta intermedio che testimonia le variazioni del rischio vulcanico negli ultimi anni, senza la necessità di una pre-evacuazione, prevista dalla fase arancione». Quest'ultima, infatti, prevede già l'alleggerimento dell'area, con la possibilità per la popolazione, in caso di rischio vulcanico maggiore, di pre-evacuare l'area con l'allontanamento assistito da parte della Protezione Civile.
Nella pratica, quindi, la fase 2 del livello di allerta giallo prevede:
- un rafforzamento delle attività di monitoraggio e di valutazione dello stato del vulcano;
- la verifica delle misure operative previste nelle pianificazioni di protezione civile,
- l'organizzazione di iniziative di prevenzione non strutturale mirate, tra cui attività di formazione, informazione ed esercitazioni.
Le esercitazioni del 5 e 6 novembre e il grado di partecipazione popolare
Le esercitazioni del 5 e 6 novembre 2025 sono state organizzate con l'obiettivo di testare l’allontanamento assistito da 3 aree di attesa (da cui partono i pullman della Regione Campania per condurre i cittadini nelle aree di incontro) del Comune di Napoli e la funzionalità dell’area di incontro (da cui partono i cittadini che scelgono il trasporto assistito) del Porto di Napoli-Stazione Marittima.
Come specificato dalla Protezione Civile, si tratta comunque «di uno scenario esercitativo più piccolo rispetto al passato, ma serve per testare un'area che nell'ultima esercitazione del 2024 non era stata coinvolta».
Ma qual è il grado di partecipazione popolare a questo genere di esercitazioni? «Innanzitutto, la risposta della popolazione è sempre legata allo stato del vulcano: se l'esercitazione viene svolta durante un periodo di crisi bradisismica, la partecipazione è chiaramente maggiore.
Per il momento, la partecipazione più alta è stata raggiunta con l'esercitazione dell'ottobre 2024, alla quale hanno preso parte circa 1.500 persone». Va ricordato, comunque, che si tratta di esercitazioni condotte per testare l'allontanamento assistito di una parte della popolazione «che quindi non sarebbe in grado di evacuare in autonomia; di conseguenza, la partecipazione di 1.500 persone può essere considerata più che buona».