Verso le ore 15.00 di martedì 9 aprile si è verificata un’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, nel bacino artificiale di Suviana (Appennino bolognese). Il bilancio è in continua evoluzione: al momento ci sarebbero 3 morti, 4 ustionati gravi (trasportati in elicottero agli ospedali di Cesena e Parma) e 3 dispersi che sono ancora all’interno dell'impianto. Si tratterebbe di tecnici che stavano facendo lavori di manutenzione nella centrale in quel momento. Sul posto sono arrivati una settantina di Vigili del Fuoco di Ravenna, i Carabinieri, la Polizia Municipale e tre elisoccorso partiti da Modena e Bologna.
La centrale è dell'Enel, ed è la più potente dell'Emilia-Romagna. Secondo le prime ricostruzioni l'esplosione sarebbe avvenuta al piano –9 di una delle due centrali (sotto il livello del lago, a 30 metri di profondità) che producono energia idroelettrica grazie alle acque del bacino. Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Bologna, Calogero Turturici, ha dichiarato:
C'è molto fumo all'interno, e stiamo facendo fatica ad accedere ai locali perché sono sommersi dall'acqua e ad abbassare le temperature. Non è ancora chiara la causa, servirà una testimonianza di chi era sul posto.
Al momento si ipotizza uno scoppio avvenuto in un generatore collegato a una turbina.
La notizia è in aggiornamento.