I campionati europei maschili di calcio, ufficialmente UEFA European Footbal Championship, sono il più importante campionato in Europa per squadre calcistiche maschili. L'edizione di quest'anno, UEFA Euro 2024, inizia venerdì 14 giugno e si disputa in Germania. La competizione è giunta alla sua 17esima edizione: è nata nel 1960, poco dopo la fondazione della Uefa, e da allora si è disputata regolarmente ogni quattro anni. In origine, alla fase finale erano ammesse solo 4 squadre, ma dal 1980 la formula è cambiata più volte e oggi partecipano ben 24 selezioni. In più di sessant’anni di storia, i risultati degli europei maschili hanno offerto sia conferme, sia grandi sorprese. La nazionale italiana ha vinto il torneo solo in due occasioni, nel 1968 e nel 2021 (edizione del 2020 posticipata per la pandemia).
La nascita dei campionati europei della UEFA
I campionati europei di calcio sono strettamente connessi alla “continentalizzazione” della governance del calcio. Nel secondo dopoguerra, la Federazione internazionale (Fifa) favorì la nascita di confederazioni continentali, sul modello del Conmenbol, istituito nel 1916 per le federazioni sudamericane. Nel 1954 nacque così la Uefa (Union of European football associations), che riunisce le federazioni calcistiche dell’Europa. La confederazione promosse nuove competizioni per club, come la Coppa dei campioni (oggi Uefa Champions League), istituita nel 1955.
Al momento della nascita della Uefa, l’unico torneo europeo per squadre nazionali era la Coppa internazionale, nata nel 1927, alla quale partecipavano le selezioni dell’Italia e dei Paesi dell’Europa centrale, che si sfidavano in partite di andata e ritorno distribuite in un ampio lasso di tempo. In totale si disputarono sei edizioni della Coppa, l’ultima delle quali, durata dal 1955 al 1960, fu vinta dalla Cecoslovacchia.
La prima proposta di istituire un campionato europeo sul modello dei Campionati del mondo (nati nel 1930) e della Coppa America (nata nel 1916) fu avanzata negli anni ’50 da Henri Delaunay, segretario generale dell’Uefa. Il campionato fu effettivamente istituito nel 1960 e sostituì la Coppa internazionale, che da allora non si è più giocata. L’Uefa decise di far disputare il torneo con cadenza quadriennale, negli anni pari nei quali non si disputano i mondiali.
La prima edizione ebbe luogo nel 1960 con la partecipazione di 17 squadre (tra le quali non figurava l’Italia). Alla fase finale, disputata in Francia, accedettero Unione Sovietica, Francia, Jugoslavia e Cecoslovacchia. Risultò vincitrice la nazionale sovietica.
L'evoluzione degli Europei di calcio fino a oggi
Fino all’edizione del 1976, solo 4 squadre partecipavano alla fase finale. Il Paese ospitante era scelto al termine delle qualificazioni tra i quattro qualificati.
Nel 1980 la formula cambiò: il Paese organizzatore era designato in anticipo e partecipavano 8 squadre, divise in due gironi da quattro. Il sistema restò in vigore fino al 1992. In seguito, la dissoluzione dell’Unione Sovietica e di altri Stati dell’Europa orientale fece aumentare il numero delle squadre nazionali e rese necessario un nuovo cambiamento della formula degli europei. Nel 1996 le squadre partecipanti divennero 16, divise in quattro gironi da quattro. Dal 2016 sono 24, divise in sei gironi.
Le nazionali vincitrici al campionato europeo di calcio
Due squadre, Spagna e Germania (incluse le partecipazioni come Germania Ovest), hanno vinto gli europei tre volte; altre due selezioni, Italia e Francia, hanno trionfato in due occasioni. I plurivincitori sono tutti Paesi di grandi tradizioni calcistiche, ma dagli europei sono venuti anche risultati sorprendenti, come nel caso delle vittorie della Danimarca (1992) e della Grecia (2004).
Le vittorie dell’Italia agli Europei
L’Italia ha vinto gli europei per la prima volta nel 1968 nell’edizione disputata in casa. Il percorso degli azzurri fu molto tormentato. In semifinale la selezione pareggiò per 0-0 contro l’Unione Sovietica. I calci di rigore non esistevano e, in caso di pareggio, per determinare il vincitore in genere si doveva ripetere la partita. Alle semifinali degli europei, però, non era possibile farlo, perché pochi giorni dopo era prevista la finale, e per decidere chi passava il turno fu necessario il lancio della monetina. Il lancio, effettuato dall’arbitro negli spogliatoi, premiò l’Italia. Anche la finale, disputata l’8 giugno a Roma contro la Jugoslavia, terminò in parità ma in questo caso fu possibile ripetere la partita: il 10 giugno le due squadre di affrontarono nuovamente e l’Italia si impose per 2-0, portando a casa la coppa.
Il secondo successo degli azzurri risale a Euro 2020 (giocato nel 2021 a causa della pandemia), che si è disputato in diversi Paesi europei, con semifinali e finali nel Regno Unito. In finale la squadra azzurra sconfisse l’Inghilterra ai tiri di rigore. L’Italia ospitò il torneo anche nel 1980, ma si classificò solo al quarto posto.