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3 Febbraio 2024
7:00

Chi ha paura del gatto nero? Le origini della superstizione e la sua diffusione nel mondo

È una delle superstizioni più diffuse in Italia e in tutto il mondo occidentale: guai se un gatto nero attraversa la strada sulla quale stiamo passando! Perché questi innocui felini fanno paura e sono considerati portatori di sventura?

A cura di Erminio Fonzo
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Chi ha paura del gatto nero? Le origini della superstizione e la sua diffusione nel mondo
gatto nero superstizione

L’idea che i gatti neri portino sfortuna quando ci attraversano la strada risale ai secoli tra la fine del Medioevo e l’inizio delle Età moderna, quando furono associati alla stregoneria e, talvolta, considerati incarnazioni delle streghe stesse. Oggi le superstizioni sono diffuse in tutto il mondo occidentale e alcune associazioni animaliste hanno promosso specifiche campagne per combatterle. Non in tutto il mondo, però il gatto nero è considerato un presagio malaugurante e in alcuni Paesi si pensa persino che porti fortuna.

Le origini della paura per i gatti neri

La paura per i gatti neri iniziò a diffondersi nel basso Medioevo, quando aumentò il timore per la stregoneria, che tra il ‘400 e il ‘700 diede luogo a una vera e propria caccia alle streghe. I gatti neri erano considerati animali al servizio delle streghe, se non streghe vere e proprie che avevano assunto sembianze feline grazie ai loro poteri magici. Probabilmente la credenza derivava dal fatto che il nero era un simbolo di morte e di lutto.

Un gatto nero (credits- DrL)
Un gatto nero. Credits: DrL.

È invece priva di fondamento le teoria, che circola in numerose pagine web ed è apparsa persino su qualche quotidiano, secondo la quale nel 1232 papa Gregorio IX ordinò lo sterminio dei gatti neri: non c’è alcuna fonte che attesti la notizia (il papa menzionò il gatto nero nella bolla Vox in Rama, ma non fece cenno allo sterminio).

La diffusione della superstizione del gatto nero

Il timore per i gatti neri si sviluppò nei Paesi anglosassoni e germanici; in seguito raggiunse il resto dell’Europa e, attraverso la colonizzazione europea, gli altri continenti. Da allora la superstizione si è diffusa in tutte le culture occidentali e nell’Ottocento la sua diffusione aumentò a causa di un racconto dell’orrore di Edgar Allan Poe, intitolato proprio Il gatto nero, nel quale si raccontava la storia di un felino che aveva fatto scoprire un omicidio e condannare a morte l’assassino.
Oggi i gatti neri, essendo animali “spaventosi”, sono usati frequentemente anche nelle decorazioni di Halloween.

Illustrazione del racconto di Poe
Illustrazione del racconto di Poe.

Il significato e la simbologia del gatto nero

I gatti neri non sono stati sempre considerati portatori di sfortuna. Nell’antico Egitto erano considerati animali divini ed esisteva persino una dea, Bastet, raffigurata con il corpo femminile e il volto di un felino nero.

Raffigurazione di Bastet (credits- Gunawan Kartapranata)
Raffigurazione di Bastet. Credits: Gunawan Kartapranata.

Negli ultimi decenni dell’Ottocento il gatto nero divenne uno dei simboli dell’anarco-sindacalismo, il settore del movimento anarchico impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori. L’animale, secondo l'ideatore del simbolo Ralph Chaplin, rappresentava il sabotaggio che i lavoratori avrebbero messo in atto ai danni dei padroni che li sfruttavano.

Il gatto nero in un manifesto anarchico del 1915
Il gatto nero in un manifesto anarchico del 1915.

Anche oggi in alcune culture, come quella giapponese, i gatti neri sono considerati animali propizi. Nel mondo anglosassone, invece, l’atteggiamento è ambiguo: in alcune occasioni, per esempio se camminano verso qualcuno, i gatti neri sono considerati un presagio favorevole; in altri casi si ritiene che portino sfortuna.

I gatti neri oggi tra paure e cultura di massa

I gatti neri sono animali domestici piuttosto comuni e in alcuni casi sono personaggi popolari di fumetti e cartoni animati. Basti pensare al Gatto Silvestro o a Luna, il felino parlante di Sailor Moon. In Italia, inoltre, è popolare la canzone per bambini Volevo un gatto nero, presentata allo Zecchino d’oro nel 1969.

La superstizione, però, non è scomparsa e provoca diverse conseguenze sui felini. Secondo alcune ricerche, i gatti con il pelo nero hanno meno opportunità di essere adottati da una famiglia rispetto ai loro “compagni” di altro colore, a causa sia delle superstizioni, sia del fatto che sono considerati meno fotogenici (i dati in materia sono però oggetto di discussione). Quel che è certo è che in alcuni Paesi le associazioni animaliste hanno introdotto apposite giornate del gatto nero per combattere le superstizioni: nel Regno Unito il 25 ottobre, negli Stati Uniti il 17 agosto.

Naturalmente la superstizione, come tutte le credenze di questo tipo, non ha alcun fondamento: un gatto nero non porta né fortuna né sfortuna, è semplicemente un felino con il pelo di colore scuro!

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