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27 Gennaio 2023
18:30

Storia del tè: dalle origini alla diffusione della bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua

La popolarità del tè nel mondo e la sua storia in breve, dalle origini in Cina nel III secolo prima di Cristo alla diffusione su scala globale.

A cura di Erminio Fonzo
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Storia del tè: dalle origini alla diffusione della bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua
storia e consumo del tè

Ogni anno al mondo sono bevuti quasi 300 miliardi di litri di tè e in alcuni Paesi la bevanda costituisce un importante elemento di identità culturale, come nel Regno Unito. Le origini del tè sono molto antiche e le prime attestazioni certe sono generalmente fatte risalire alla fine III secolo a.C. in Cina, ma la diffusione su scala globale è avvenuta solo da pochi secoli. La parola inglese tea, in particolare, è nata a metà Seicento su influenza olandese e viene probabilmente dalla parola malese teh o da t'e, una parola del dialetto cinese meridionale Amoy. In questo articolo analizziamo come mai il tè è così popolare e la sua storia in sintesi.

Il consumo di tè a livello globale

Il tè è preparato con le foglie di una pianta originaria della Cina, la camelia sinensis (camelia cinese), appartenente allo stesso genere delle camelie usate come fiori decorativi. È la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua, al punto che al mondo se ne bevono quasi 300 miliardi di litri all’anno. Tuttavia, il consumo varia molto a seconda delle aree geografiche. Ecco la classifica dei Paesi con il maggiore consumo pro capite, misurato in chilogrammi di foglie (dati 2016):

  1. Turchia, 3,16 kg a testa all’anno
  2. Irlanda, 2,19 kg
  3. Regno Unito, 1,94 kg
  4. Iran 1,50 kg
  5. Russia, 1,38 kg

La Cina, che è la patria di origine del tè, è solo al ventesimo posto, con 0,57kg, mentre è più modesto il consumo nel nostro Paese: 0,14 kg a testa all’anno.

La Camelia sinensis
La camelia sinensis

La produzione del tè nel mondo

La coltivazione di tè avviene in larga parte in Asia e in Africa e dà lavoro a circa 13 milioni di persone. I principali Paesi produttori sono i seguenti (dati 2019):

  1. Cina: 2.791.837 tonnellate
  2. India: 1.390.080 tonnellate
  3. Kenya: 458.850 tonnellate
  4. Sri Lanka: 300.120 tonnellate
  5. Vietnam: 269.281 tonnellate

L’unico Paese non asiatico o africano con una produzione significativa è l’Argentina, con 85.730 tonnellate nel 2019.

Piantagioni di tè in India (credit Anirudhsuri)
Piantagioni di camelia sinensis in India (credit Anirudhsuri)

Le origini cinesi del tè

Da quanto tempo l’uomo ha iniziato a bere tè? Il consumo ha preso avvio nell’area di origine della pianta, la Cina, e si è diffuso in seguito nel resto del mondo. Come per altre bevande, anche sulle origini del tè esistono miti e leggende. La storia più nota vuole che sia stato scoperto casualmente circa 2.700 anni prima di Cristo da Shennong, un mitico imperatore dei cinesi, il quale era solito bere acqua calda. Un giorno, alcune foglie di camelia sinensis caddero per caso nella sua tazza, creando per la prima volta il tè.

Shennong (dipinto giapponese del XIX secolo)
Shennong (dipinto giapponese del XIX secolo)

Si tratta, naturalmente di una leggenda, ma è vero che in Cina il consumo delle foglie di camelia è molto antico. Da tempo immemore gli antenati dei cinesi raccoglievano le foglie delle piante cresciute spontaneamente per mangiarle in forma di zuppa o per masticarle, soprattutto per le loro proprietà medicinali. La pratica di usare la pianta per preparare una bevanda è più recente. Le prime evidenze certe risalgono alla fine del III secolo a.C., all’incirca lo stesso periodo nel quale la camelia iniziò a essere coltivata. Il tè, però, era preparato in maniera diversa da oggi: le foglie erano ridotte in polvere e sciolte in acqua bollente. La bevanda, inoltre, era consumata solo dalle fasce più ricche della popolazione.

Diffusione in Oriente e cambiamenti della preparazione

Il tè iniziò a diffondersi tra la popolazione cinese al tempo della dinastia Tang, tra il VII e il X secolo. Intorno al 760 d.C., tra l’altro, l’intellettuale Lu Yu scrisse il primo trattato dedicato alla bevanda, il Canone del tè, descrivendone origini, coltivazione e preparazione.

Una pagina del Canone del tè
Una pagina del Canone del tè

Per molto tempo il consumo restò confinato alla Cina, ma nel VII secolo il tè fu introdotto in Giappone e Corea dai monaci buddisti e con il passare del tempo si diffuse tra la popolazione dei due Paesi. In Cina, una svolta importante avvenne nel XIV secolo, quando cambiò il sistema di preparazione e si iniziò a praticare l’infusione delle foglie in acqua bollente, come facciamo oggi.

Il tè nel mondo occidentale

Il tè non viaggiò lungo la via della seta, che “collegava” Occidente e Oriente sin dall’epoca antica, e gli europei lo scoprirono solo tra ‘500 e ‘600. La pianta fu menzionata per la prima volta – senza contare un cenno di Marco Polo nel Milione – nel 1555 nel trattato sulla navigazione e sui viaggi del geografo veneziano Giovan Battista Ramussio. Negli anni seguenti, grazie all’arrivo di navigatori europei in Cina, altri studiosi e viaggiatori parlarono del tè nei loro libri e all’inizio del Seicento le foglie della camelia sinensis raggiunsero l’Europa, portate dagli olandesi (era all’incirca lo stesso periodo nel quale iniziò la diffusione del caffè). Nel corso del secolo in alcuni Paesi europei furono aperti i primi locali che servivano la bevanda.

Con il passare degli anni gli inglesi divennero i principali commercianti di camelia sinensis. Il commercio fu all’origine di un episodio famoso: nel 1773 l’aumento delle tasse sull’acquisto delle foglie provocò una rivolta in America del Nord, il cosiddetto Boston Tea Party, che rappresentò il primo attò della guerra di indipendenza degli Stati Uniti.

Il Boston Tea Party
Il Boston Tea Party

Sviluppi degli ultimi secoli

Negli ultimi secoli il consumo di tè è aumentato in tutto il mondo e sono state introdotte alcune innovazioni, che oggi sono diventate molto comuni. Nella seconda metà dell’Ottocento negli Stati Uniti iniziò a essere consumato il tè freddo, che però è prodotto su scala industriale solo dagli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale.

Tè freddo con limone

Nel primo decennio del Novecento, inoltre, comparvero le prime bustine di tè da immergere direttamente nell’acqua bollente, ma, anche in questo caso, la diffusione del prodotto ha avuto luogo solo nella seconda metà del Novecento.

La cultura del tè

Ogni popolo ha tradizioni e usanze diverse per il consumo del tè. Nel Regno Unito è soprattutto una bevanda pomeridiana (il celebre tè delle cinque), mentre altrove è bevuto a colazione o in altri momenti della giornata. Sono diversi anche i recipienti con i quali lo si consuma: in Europa e in Oriente prevalgono le tazze, mentre in Turchia e nei Paesi arabi si usano piccoli bicchieri di vetro e in Russia bicchieri più grandi inseriti in un supporto metallico.

Tè arabo
Tè arabo

Anche gli ingredienti cambiano: in molti casi il tè è bevuto da solo, ma in alcuni Paesi si usa miscelarlo con altre bevande, come il latte (nel Regno Unito) e il succo di limone, oppure aggiungendo la menta (in Marocco e in altri Paesi arabi) o le spezie (nel Subcontinente indiano).

Il tè, inoltre, è spesso una bevanda sociale, che si consuma in gruppo in occasione dei momenti conviviali. Il fenomeno raggiunge il suo apice in Turchia, dove si beve tè in ogni occasione di incontro, dalle feste alle riunioni di lavoro. In Estremo Oriente, invece, la preparazione della bevanda e la sua presentazione agli ospiti avviene secondo precisi rituali, le cosiddette cerimonie del tè.

Cerimonia del tè in Corea
Cerimonia del tè in Corea

In vari Paesi si sono diffusi locali appositi per il consumo della bevanda. In Cina le sale da tè sono uno dei principali luoghi di socialità di studenti e lavoratori, che le frequentano nelle ore pomeridiane e serali. Nel mondo arabo e in Turchia, invece, sono diffusissimi i locali, a frequentazione quasi esclusivamente maschile, nei quali si bevono tè e caffè e si fuma il narghilè. In Occidente, le sale da tè sono meno diffuse, ma sono ugualmente presenti, in particolare in Paesi come il Regno Unito.

Sala da tè nel Regno Unito
Sala da tè nel Regno Unito

Tipi di tè

Il tè è prodotto sempre con le foglie della camelia sinensis. La varietà dei tè disponibili sul mercato non dipende dalla pianta, ma dalla lavorazione delle foglie, cioè dall’eventuale ossidazione o fermentazione alle quali sono sottoposte. In base a questi criteri, esistono sei tipi di tè:

  • tè neri (ossidati), che sono i più diffusi al mondo
  • tè verdi (non ossidati)
  • tè oolong (parzialmente ossidati)
  • tè bianchi (parzialmente ossidati e preparati solo con le gemme o le prime foglie della pianta)
  • te pu’er (fermentati)
  • tè gialli (leggermente fermentati)

I tè, però, possono essere classificati in molti altri modi (in base alla provenienza geografica delle piante, all’eventuale aggiunta di aromi, ecc.) e sul mercato sono presenti innumerevoli varietà.

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