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8 Giugno 2025
6:03

Chi sono i gli Amish, la comunità religiosa cristiana presente negli Stati Uniti d’America

In un mondo dominato da tecnologia e social media, gli Amish scelgono una vita semplice e separata. Nati dal movimento anabattista, emigrarono in Pennsylvania nel XVIII secolo. Vivono di agricoltura, seguono regole religiose rigide e lasciano ai giovani la libertà di scegliere se restare.

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Chi sono i gli Amish, la comunità religiosa cristiana presente negli Stati Uniti d’America
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Gli Amish sono una comunità religiosa cristiana nata dall'Anabattismo che ha fatto della semplicità e della loro separazione dal mondo i propri pilastri esistenziali in un'epoca dominata dalla tecnologia, dai social network e da una velocità sempre crescente. Si caratterizzano per il rifiuto del battesimo infantile, la separazione tra Chiesa e Stato e la non violenza e vivono principalmente in comunità agricole, soprattutto negli Stati Uniti, in particolare in Ohio e Pennsylvania. Ma chi sono davvero gli Amish? E come riescono a mantenere viva una visione del mondo così distante da quella dominante negli Stati Uniti di oggi?

Storia e origini degli Amish

Per comprendere chi sono oggi gli Amish, è necessario tornare all'Europa del XVI e XVII secolo, in un'epoca di profonde trasformazioni religiose. Gli Amish infatti discendono da un movimento più ampio noto come Anabattismo, nato in Svizzera e nei territori dell'attuale Germania durante la Riforma protestante. Gli anabattisti si distinguevano per alcune posizioni radicali: rifiutavano il battesimo infantile, sostenendo che la fede dovesse essere una scelta consapevole dell'adulto; sostenevano una rigida separazione tra Chiesa e Stato; e praticavano la non violenza, in netto contrasto con il clima bellico e religioso del tempo.

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Ragazze Amish a passeggio con abiti tipici a Lancaster County, in Pennsylvania.

Nel 1693, un predicatore svizzero di nome Jakob Ammann guidò una scissione all'interno della comunità mennonita, ritenendo che la disciplina fosse diventata troppo permissiva. Ammann proponeva una visione più rigida e "pura" della fede cristiana: era favorevole alla Meidung (l'evitamento sociale di chi infrangeva le regole della comunità), alla vita semplice e alla sottomissione assoluta ai principi della Bibbia.

Persecuzione, scissione e migrazione

Fin dalle prime fasi della loro esistenza, gli Amish furono oggetto di severe persecuzioni religiose: i governi europei, sia cattolici che protestanti, vedevano con sospetto gli anabattisti in generale, perché rifiutavano il giuramento, la leva militare e l'autorità politica sulle questioni di coscienza. Inoltre, la loro scelta di vivere separati, di non battezzare i figli alla nascita e di non partecipare alla vita civile (né pagare certe tasse) li rendeva una minaccia all'ordine sociale dell'epoca. Molti Amish furono arrestati, imprigionati, torturati e uccisi. Le autorità confiscavano i loro beni, distruggevano le loro comunità e li costringevano a convertisti o a fuggire.

La svolta avvenne nel XVIII secolo, quando gli Amish trovarono una possibilità concreta di di vivere secondo i propri principi religiosi: emigrare nel Nuovo Mondo. La destinazione era la Pennsylvania, una colonia fondata da William Penn, quacchero inglese che aveva garantito libertà religiosa a tutti i gruppi perseguitati. A partire dal 1720, diverse famiglie Amish attraversarono l'Atlantico, stabilendosi inizialmente nella regione di Lancaster County: qui, gli Amish poterono finalmente costruire comunità autonome, basate sul lavoro agricolo, sull'autosufficienza e sul rispetto delle regole religiose. Le nuove terre offrivano isolamento, libertà e possibilità di espansione.

Un'identità fondata sulla separazione del mondo: le regole

Per comprendere gli Amish è essenziale capire il concetto di Gelassenheit, termine tedesco intraducibile in una sola parola, ma che può essere reso come "sottomissione, modestia, accettazione serena della volontà divina". Questo principio guida il comportamento quotidiano: gli Amish rifiutano l‘individualismo, la vanità, la competizione, in favore della comunità, dell'umiltà e dell'uguaglianza.

In effetti, la separazione dal mondo (nonconformity) non è un semplice rifiuto della modernità, ma una scelta teologica. Ogni innovazione viene valutata sulla base del suo impatto sulla coesione comunitaria. Se per esempio, una tecnologia, come l'automobile o il cellulare, può generare disuguaglianze o rompere l'equilibrio collettivo, viene rifiutata in favore della condivisione comune.

Lavoro e famiglia

Gli Amish quindi non rifiutano tutta la tecnologia in blocco, in agricoltura per esempio usano trattori, spesso trainati da cavalli, serre e strumenti meccanici non elettrici. Anzi, alcune comunità più progressiste, dette New Order Amish, ammettono l'uso del telefono (in cabine condivise all'esterno delle abitazioni) e, in alcuni casi, anche l'elettricità tramite generatori autonomi. Dal punto di vista economico, il lavoro nella comunità è centrale: ogni famiglia Amish gestisce una fattoria o un'attività artigianale, ma il successo e la competizione non devono essere il perno della propria vita, che deve incentrarsi sulla famiglia.

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Un Amish al lavoro nei campi a Lancaster in Pennsylvania.

Le famiglie Amish sono solitamente numerose, con una media di 6-8 figli, e ogni membro ha ruoli chiari e condivisi; l'istruzione è obbligatoria fino a 14 anni, con scuole gestite direttamente dalle comunità e con insegnanti Amish. Dopo di che, i giovani iniziano a lavorare in famiglia e apprendono un mestiere. Anche l'educazione quindi, come il lavoro, mira a rendere i giovani indipendenti ma profondamente legati alla comunità e alla famiglia. Contrariamente a quanto si possa pensare, gli Amish parlano 3 lingue: il tedesco in famiglia, l'inglese per i rapporti con l'esterno e l'alto tedesco (formale e inutilizzato ai giorni nostri) per le funzioni religiose.

Rumspringa: il diritto di scegliere

Uno degli aspetti più affascinanti e dibattuti della cultura Amish è il Rumspringa, letteralmente "correre in giro". A partire dai 16 anni, i giovani Amish sono infatti liberi di sperimentare il mondo esterno: possono vestirsi come gli "English" (così chiamano gli americani non-Amish), frequentare locali, usare tecnologia e, in alcuni casi, vivere lontano da casa. Questo periodo di libertà ha una funzione fondamentale: scegliere consapevolmente se aderire alla chiesa Amish attraverso il battesimo da adulti. Sorprendentemente, circa il 90% dei giovani decide di restare nella comunità: questo dato, spesso ignorato, mostra quanto profondo e radicato sia il legame sociale e spirituale che gli Amish costruiscono fin dall'infanzia.

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Amish in una grande città metropolitana. Credit: documentario "Breaking Amish"

In effetti, il Rumspringa ha attirato anche l'attenzione dei media: numerosi documentari, serie TV e film hanno esplorato questo momento di passaggio, spesso enfatizzando gli aspetti più trasgressivi e drammatici, contribuendo a creare un alone di mistero attorno alla gioventù Amish e ai dilemmi della scelta. Oggi gli Amish suscitano uno sguardo misto di curiosità, rispetto e sospetto. Dietro l'immagine di una comunità pacifica, semplice e laboriosa, alcuni episodi di cronaca e testimonianze di ex membri hanno sollevato interrogativi su possibili abusi, silenzi imposti e tensioni interne. Sebbene non si possa generalizzare, emergono anche ombre e contraddizioni che coesistono con l'integrità e la sostenibilità del loro stile di vita.

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