Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) c'è almeno il 50% di probabilità che le temperature medie globali aumentino tanto da raggiungere i fatidici +1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2026 e il 93% di probabilità che almeno un anno tra il 2022 e il 2026 sarà il più caldo mai registrato. Questo è quanto emerso dall'Aggiornamento globale annuale a decennale sul clima (Global Annual to Decadal Climate Update) pubblicato il 9 maggio 2022. Il report provvisorio che già sottolinea la gravità dei cambiamenti climatici in atto, verrà aggiornato a breve con un documento ufficiale che tirerà le somme sullo stato del clima globale nel 2021.
Le stime sul clima dell'Organizzazione meteorologica mondiale per il 2022-2026
Ogni anno la World Meteorological Organization pubblica un aggiornamento annuale e decennale sul clima globale, fornendo una sintesi delle previsioni prodotte dai centri e istituzioni designate dalla WMO. L'aggiornamento annuale sfrutta l'esperienza di scienziati del clima di fama internazionale assieme ai migliori sistemi di previsione dei principali centri climatici di tutto il mondo per produrre informazioni fruibili per i decisori politici.
Le ultime previsioni, pubblicate sul sito ufficiale dell'organizzazione, sono state definite per il periodo 2022-2026 e sostengono che ci stiamo avvicinando sempre più a quel famoso limite di +1,5°C previsto dagli Accordi di Parigi. Se pensiamo però che nel quinquennio 2017-2021 questa probabilità era appena del 10% e nel 2015 pari a zero, capiamo bene che il trend di aumento delle temperature globali sta accelerando sotto i nostri occhi. Ricordiamo inoltre che nel 2021 la temperatura media globale è stata di +1,1°C al di sopra dei livelli preindustriali.
Attenzione però: un solo anno di superamento della soglia iconica di 1,5°C non vuol dire che abbiamo irrimediabilmente violato l’Accordo di Parigi. Il Dr Leon Hermanson del Met Office che ha condotto il rapporto afferma che questo dato indica piuttosto la possibilità di un aumento della durata di questi eventi, raggiungiendo temporaneamente l'obiettivo più basso dell'Accordo sui cambiamenti climatici.
Secondo queste analisi c'è anche una probabilità del 93% che almeno un anno tra il 2022 e il 2026 superi quello più caldo mai registrato finora che, ad oggi, è stato il 2016. Non solo, anche la probabilità che la media delle temperature per il periodo 2022-2026 sia superiore agli ultimi cinque anni (2017-2021) è del 93% e aumenterà sempre più.
Si prevede inoltre che l'anomalia della temperatura artica (calcolata in media nei prossimi cinque inverni) sarà ben più grave rispetto a quella del decennio 1991-2020.
Parlando invece di precipitazioni, i modelli previsti per il 2022 rispetto alla media 1991-2020 suggeriscono una maggiore possibilità di condizioni più asciutte nell'Europa sudoccidentale e nel Nord America sudoccidentale e, d'altra parte, condizioni più umide nell'Europa settentrionale, nel Sahel, nel Brasile nord-orientale e in Australia.
"Il dato di +1,5°C è un indicatore del punto in cui gli impatti climatici diventeranno sempre più dannosi per le persone e per l'intero pianeta", queste le parole del segretario generale dell'OMM, il prof. Petteri Taalas. Continuando ad emettere gas serra le temperature dell'atmosfera non potranno che salire, così come quelle dei mari che tenderanno ad acidificarsi sempre più. I ghiacci fonderanno a tassi sempre maggiori e il clima diventerà più estremo.