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1 Settembre 2024
7:00

Come apparirebbe la Terra senza gli oceani? La ricostruzione della NASA

Una Terra senza oceani? Anche se potrebbe sembrare un'idea assurda, la NASA ha realizzato un modello per comprendere meglio come apparirebbe il nostro pianeta se non esistesse più acqua: ecco le immagini.

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Come apparirebbe la Terra senza gli oceani? La ricostruzione della NASA
Immagine
Come sarebbe la superficie terrestre senz’acqua. Credit: NASA’s Scientific Visualization Studio

Più del 70% della superficie terrestre è coperta da acqua: ma come apparirebbe il nostro pianeta se questa scomparisse? A dare una risposta ci ha pensato la NASA che, con un modello ad hoc, illustra la progressiva scomparsa degli oceani e l'emersione di valli, vulcani e catene montuose che sono oggi sottomarine.

Per realizzare questa mappa (la cui scala verticale è esagerata di 60 volte) è stato necessario integrare dati topografici con dati batimetrici, rappresentando in grigio l'attuale terraferma e con toni di marrone le nuove aree emerse, dove i colori più scuri sono associati a una maggiore profondità.

La prima cosa che salta all'occhio è che, non appena il livello del mare si abbassa di qualche centinaio di metri, iniziano a vedersi dei ponti di terra tra i continenti, come ad esempio quello tra Canada, Groenlandia e Nord Europa, oppure tra i vari arcipelaghi del sud-est asiatico. Tra l'altro, alcuni di questi ponti furono utilizzati in passato dai nostri antenati per migrare da un continente all'altro. Queste le parole dell'astronomo James O'Donoghue:

Quando si è verificata l'ultima era glaciale, molta acqua degli oceani è stata bloccata sotto forma di ghiaccio ai poli del pianeta. Ecco perché esistevano i ponti terrestri. Ognuno di questi collegamenti ha permesso agli umani di migrare e, quando l'era glaciale è terminata, l'acqua li ha in un certo senso sigillati.

Osservando la mappa si può anche notare come le catene montuose sottomarine possano essere molto più grandi ed estese rispetto a quelle terrestri: parliamo ad esempio della dorsale medio-atlantica che inizia a vedersi chiaramente dopo una perdita di quota dell'acqua di 2000-3000 metri e che nel complesso è lunga quasi 60.000 km.

Le ultime zone a rimanere all'asciutto, come è facile intuire, sono le fosse oceaniche: queste iniziano ad essere ben visibili con un livello del mare di 5000 metri inferiore a quello attuale e tra queste troviamo ad esempio quella di South Sandwich (tra Sud America e Antartide), quella di Atacama (al largo del Perù) o quella delle Marianne che, vista la sua incredibile profondità di 10.994 m, sarebbe l'ultimo punto sul pianeta a essere prosciugato.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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