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18 Dicembre 2023
18:00

La sonda Voyager 1 della NASA invia segnali senza senso: cosa sappiamo

Voyager 1, storica missione NASA operativa dal lontano 1977, è affetta da un malfunzionamento: invia a Terra sequenze di numeri binari privi di significato. Il problema potrebbe risiedere in uno dei suoi computer di bordo.

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La sonda Voyager 1 della NASA invia segnali senza senso: cosa sappiamo
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Credits: Caltech/NASA–JPL.

La sonda Voyager 1 della NASA, l'avamposto più remoto dell'umanità e la sonda spaziale più “vecchia” ancora operativa insieme alla sua gemella Voyager 2, sta sperimentando da diversi giorni un malfunzionamento dei sistemi di bordo che rischia di mettere in serio pericolo la missione. Recentemente, gli scienziati hanno iniziato a ricevere dalla sonda un modello ripetitivo di codice binario indicante un malfunzionamento a uno dei sistemi di bordo. L'indiziato principale sembra essere il Flight Data System (FDS), uno dei tre computer di bordo, responsabile della ricezione e della esecuzione dei comandi da terra. La risoluzione del problema potrebbe durare diverse settimane.

I dettagli del problema

Il ruolo dell'FDS è quello di raccogliere i dati scientifici e diagnostici della sonda, combinarli in unico pacchetto dati, e trasmetterli a terra attraverso la Telemetry Modulation Unit (TMU) in codice binario. L'invio continuo di dati a terra si rende necessario a causa del fatto che i computer di bordo della Voyager hanno una memoria di circa 70 kilobyte: per intenderci, è meno di quella che hanno le chiavi che aprono la portiera dell'auto. La scarsa memoria richiede quindi che questi dati vengano continuamente inviati per fare spazio a nuovi dati scientifici e ingegneristici.

È stato proprio il TMU a iniziare a trasmettere il modello ripetitivo di codice binario indicante un malfunzionamento. Gli scienziati hanno quindi pensato al TMU stesso come causa del problema, salvo poi rendersi conto che invece è l'FDS la causa reale. Gli scienziati hanno quindi tentato un riavvio dell'FDS, ma purtroppo la sonda continua a non trasmettere dati scientifici e ingegneristici utili, sebbene sia ancora in grado di ricevere ed eseguire i comandi che le vengono inviati.

Le difficoltà nel risolverlo

Gli scienziati prevedono che saranno necessarie ancora diverse settimane per venire a capo del problema, poiché trovare soluzioni per una missione così longeva richiede consultare centinaia di documenti vecchi di decenni scritti da ingegneri che non avevano previsto i problemi che si presentano oggi. In aggiunta, Voyager 1 è attualmente a più di 24 miliardi di chilometri dalla Terra (si tratta del manufatto umano più distante dalla Terra) e l'invio di un comando richiede, anche alla velocità della luce, ben 22 ore e mezza per arrivare alla sonda. Ne consegue che gli scienziati devono attendere circa 45 ore per capire se un comando impartito ha sortito l'effetto desiderato.

Non è certo la prima volta che una delle due sonde Voyager incontra dei problemi. Le due navicelle sono state lanciate 46 anni fa e sono ancora operative nonostante inizialmente la loro missione nominale avesse una durata di pochi anni. La notevole “anzianità” delle sonde finora non ha impedito agli ingegneri e agli scienziati dell'agenzia spaziale americana di mantenere in vita le sonde e comunicare con loro per ricevere dati scientifici. Pertanto appare assolutamente possibile che anche questa volta si riesca a venire a capo del problema e mantenere funzionale questa storica missione spaziale.

La missione Voyager 1

Lanciata nel 1977 insieme alla sua gemella Voyager 2, la Voyager 1 ci ha permesso di vedere da vicino per la prima volta i giganti gassosi del nostro Sistema Solare, Giove e Saturno, oltre a fornirci preziose informazioni sullo spazio interstellare nella sua missione estesa che continua tutt'oggi.

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Fotografia ravvicinata di Saturno ripresa dalle sonde Voyager. Credits: NASA/JPL.

Voyager 1, tra le sonde più veloci mai lanciate dall'uomo, si trova attualmente a circa 24 miliardi di chilometri dalla Terra ed arriverà nei pressi della nube di Oort, il serbatoio di asteroidi e comete che circonda il Sistema Solare, tra circa 300 anni, impiegandone ben 30000 per attraversarla tutta. La Voyager 1 punta in direzione della costellazione della Giraffa e passerà tra 40000 anni a circa 1.6 anni luce dalla stella Gliese 445 per poi proseguire il suo errare tra le stelle della Via Lattea.

Entrambe le Voyager trasportano una copia del Golden Record, un disco placcato in oro da 12 pollici che contiene suoni e immagini per rappresentare l'umanità, la posizione del Sole in relazione alle 14 pulsar più vicine, una rappresentazione dell'atomo di idrogeno e istruzioni su come riprodurlo nel caso in cui qualche extraterrestre incontrasse le sonde Voyager.

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