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10 Febbraio 2024
18:28

Com’è cambiata la canzone negli ultimi 30 anni?

Dagli anni '90 le canzoni sono diventate progressivamente più brevi e strutturalmente più semplici. I motivi risiedono in parte nei cambiamenti socio-culturale e in parte nell'evoluzione dei supporti musicali.

A cura di Marco Gianni
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Com’è cambiata la canzone negli ultimi 30 anni?
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Negli ultimi tre decenni l'industria musicale ha subito notevoli trasformazioni, soprattutto a causa di fattori esterni che hanno influenzato la musica in modi che pochi avrebbero potuto immaginare. L'analisi delle canzoni di oggi rispetto a quelle degli anni '90 rivela cambiamenti nella lunghezza, nella struttura e nella scelta delle parole. Esploriamo la metamorfosi linguistica e strutturale della canzone come prodotto del tiro alla fune tra i mutamenti culturali e quelli tecnologici.

La lunghezza delle tracce

Gli anni '90 sono stati caratterizzati da ballate e canzoni relativamente complesse, spesso con durata vicina ai 5 minuti o anche superiore. Il ventunesimo secolo, tuttavia, ha portato con sé una rivoluzione nella durata delle tracce. La lunghezza media delle canzoni è scesa, attestandosi oggi a meno di 3 minuti. Questo fenomeno può essere attribuito alla crescente importanza delle piattaforme di streaming, come Spotify e Apple Music, che assecondano brevi periodi di ascolto e favoriscono l’ascolto di un molti numero di brani in un periodo di tempo limitato. Questo cambiamento è stato favorito anche dal desiderio di creare un impatto immediato, per catturare subito l'attenzione dell'ascoltatore.

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La struttura delle canzoni

Negli anni '90 una canzone era spesso strutturata come una sorta di viaggio musicale, con un inizio, uno sviluppo e uno o più momenti topici (climax) distinti. Le canzoni iniziavano con un verso di introduzione al tema, seguito da un ritornello e, talvolta, da un ponte (bridge) che poteva portare anche a una variazione nell'atmosfera sonora del brano.

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Nell'attuale industria musicale però, la struttura delle canzoni ha subito una notevole semplificazione, soprattutto a causa dell’influenza dei generi attualmente più popolari come il pop e l'hip-hop, che hanno il loro focus sul testo più che sulle armonie musicali. Molte tracce seguono dunque una formula più lineare, spesso ripetono il ritornello più volte per essere facilmente ricordate e cercano di catturare l'attenzione dell’ascoltatore fin dall'inizio.

Inoltre, la semplificazione della struttura delle canzoni è stata anche in questo caso una risposta al contesto digitale in cui siamo immersi, che ci ha abituato ad abbassare la soglia di attenzione. Con la disponibilità di servizi di streaming che ci avvicinano a milioni di canzoni, gli artisti sono spinti a creare tracce che si fanno notare sin dall'inizio, spesso attraverso una struttura molto diretta e facilmente accessibile.

Il cambio di linguaggio

Un aspetto fondamentale nell'evoluzione della musica riguarda la tipologia di tematiche e la varietà delle parole utilizzate nei testi delle canzoni. Negli ultimi trent’anni si è verificato un significativo spostamento nelle tematiche e nell'approccio linguistico delle canzoni. Oggi, molte tracce si concentrano più su esperienze personali che su esperienze collettive o generazionali, per creare connessioni emotive immediate e richiamare situazioni quotidiane.

La cultura digitale e l'avvento dei social media hanno anche influenzato la scelta delle parole. Inoltre, l'uso di metafore complesse e l’evocazione di immagini elaborate, tipiche degli anni '90, ha ceduto il passo a un linguaggio più immediato e comprensibile. Le parole utilizzate nelle canzoni moderne sono spesso focalizzate sull'espressione diretta di emozioni e sentimenti, facilitando una connessione più immediata tra l'artista e l'ascoltatore.

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