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18 Maggio 2025
13:00

Come faccio a sapere se casa mia si trova in una zona a rischio alluvione?

È da pochi anni in attività la mappa interattiva dell'ISPRA dove, con un semplice click è possibile conoscere la pericolosità dovuta a frane o alluvioni di tutto il territorio italiano.

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Come faccio a sapere se casa mia si trova in una zona a rischio alluvione?
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Grazie alle Mappe di pericolosità dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) attraverso IdroGEO, una piattaforma multilingue e aggiornata in tempo reale è possibile di visualizzare, interrogare, scaricare e condividere mappe e dati sul dissesto idrogeologico in Italia. Sono diverse le regioni del nostro Paese soggette a questo rischio tra cui Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Campania, Veneto, Calabria, Lombardia e Liguria.

Come consultare le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni

Nella sezione "Pericolosità e rischio", è possibile visualizzare in mappa i livelli di pericolosità per frane e alluvioni. L'utente può ricercare un indirizzo, geolocalizzarsi, interrogare i dati, creare un report e verificare la pericolosità in un punto di interesse visualizzando la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate dall’esondazione di un corso d’acqua secondo i seguenti scenari:

  • scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi P1, tempo di ritorno fra 300 e 500 anni (scenari di eventi estremi poco probabili);
  • media probabilità di alluvioni P2, tempo di ritorno fra 100 e 200 anni (alluvioni poco frequenti);
  • elevata probabilità di alluvioni P3, tempo di ritorno fra 20 e 50 anni (alluvioni frequenti);

Le aree a pericolosità idraulica elevata in Italia sono pari a 16.224 kmq (5,4% del territorio nazionale), le aree a pericolosità media ammontano a 30.194 kmq (10%), quelle a pericolosità bassa (scenario massimo atteso) a 42.376 km2 (14%) (Mosaicatura v. 5.0 – 2020)

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Mappe di Pericolosità e Indicatori di Rischio della Provincia di Sassari. Credit: ISPRA

Lo scenario di pericolosità P1, rappresenta lo scenario massimo atteso ovvero la massima estensione delle aree inondabili e le mappe di rischio indicano le potenziali conseguenze negative derivanti da alluvioni per ciascuno dei tre scenari di pericolosità. Per ogni scenario è quindi possibile estrarre i dati relativi a popolazione residente, famiglie, edifici, imprese e beni culturali a rischio aggregati su base nazionale, regionale, provinciale o comunale.

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Aree a pericolosità idraulica media P2 (D.Lgs. 49/2010); Credit: Rapporto ISPRA, 356/2021

Ancora, nel caso si volesse approfondire, le Mappe di pericolosità dell'ISPRA rappresentano lo sviluppo, l'omogenizzazione e la valorizzazione di sistemi, meno recenti, che sono stati realizzati dalle Autorità di Bacino Distrettuali (a livello regionale), i cosiddetti Piani di Assetto Idrogeologico (PAI). Dunque oltre alle Mappe di pericolosità si può fare sempre riferimento ai diversi servizi regionali che risultano più localizzati e dettagliati.

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