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10 Gennaio 2024
7:01

Come si migliora la classe energetica di un edificio?

Gli interventi per aumentare l'efficienza energetica di un immobile sono sostanzialmente di due tipi: quelli sull'involucro della struttura e quelli sulla produzione e distribuzione dell'energia. Lo Stato mette a disposizioni appositi incentivi sotto forma di bonus.

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Come si migliora la classe energetica di un edificio?
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Un immobile, edificio o fabbricato in generale, consuma energia per garantire un adeguato confort termico agli utenti, sia durante la stagione calda che quella fredda. Il consumo energetico di un edificio si può misurare e viene espresso tramite la classificazione energetica, un parametro univoco e sintetico che permette di capire quanto è efficiente una abitazione (o un immobile in generale), dando al tempo stesso un metro di confronto sugli standard odierni in ottica di rendimento energetico. Le 10 classi energetiche vanno da A4 (massima efficienza) a G (minima efficienza). Per aumentare la classe energetica di un edificio esistono appositi interventi, più o meno invasivi, che agiscono principalmente su due aspetti fondamentali.

Gli interventi per aumentare la classe energetica

Interventi sull'involucro: migliorare l'isolamento termico

Tra i più comuni interventi che mirano all'incremento delle performance energetiche di un immobile troviamo certamente tutto ciò che riguarda l'involucro esterno. Ci riferiamo, quindi, a tutti i muri perimetrali di confine con gli ambienti esterni (tecnicamente chiamate tamponature), gli elementi di copertura e gli infissi. Questi sono gli elementi di diretto scambio termico con gli ambienti esterni: intervenire su di essi permette dunque di migliorare le performance termodinamiche dello stesso, riducendo il flusso di calore che trapassa ogni metro quadrato di involucro (in gergo trasmittanza). Ecco le strategie più diffuse.

  • Cappotto termico: si riveste l'edificio con appositi materiali e stratificazioni che comportano una riduzione di trasmittanza.
  • Cambiamento degli infissi: la sostituzione degli infissi può portare a grossi benefici in termini energetici. Basti pensare che oggi si realizzano infissi con doppio o triplo strato di vetro, dotati di camere d'aria o specifici gas ad alto rendimento isolante.
  • Isolamento termico della copertura: il tetto rappresenta un elemento cruciale per tutto l'involucro edilizio a fini termici ed energetici. Avere opportune stratificazioni isolanti e ventilate in copertura permette di ridurre notevolmente la dispersione energetica generata in altezza.
  • Riduzione o eliminazione dei ponti termici, ovvero quei punti dell'involucro dove, per qualche ragione, ci sia una differenza importante di flusso termico rispetto alle zone adiacenti. Questo si verifica spesso nelle zone dell'edificio in cui sono presenti pilastri a diretto contatto tra ambienti esterni e interni (a meno degli intonaci di finitura).
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Interventi sugli elementi che “producono” energia

Come seconda opzione sulla tematica dell'efficientamento energetico, è possibile pensare a modi che permettano una produzione di energia più sostenibile, meno costosa (ci stiamo comunque riferendo a un modo differente di trasformare una qualche altra forma di energia in quella per noi necessaria). L'optimum è una combinazione delle due tipologie di intervento, ma è bene capire che sono due gli aspetti principali su cui ci si deve indirizzare: la produzione energetica (cioè come questa energia viene erogata agli utenti) e il rendimento energetico (cioè quanta dell'energia che si produce in un fabbricato viene effettivamente utilizzata dagli utenti). Alcuni tra gli interventi più diffusi sono i seguenti:

  • Pannelli solari per la produzione di energia elettrica a servizio di impianti di riscaldamento/raffrescamento. Questo permette di utilizzare una fonte energetica rinnovabile per produrre la stessa energia che prima proveniva da fonti non rinnovabili.
  • Impianti eolici per lo sfruttamento di energia eolica a servizio dell'abitazione, per generare la corrente elettrica che alimenta le caldaie.
  • Caldaie di ultima generazione, che hanno rendimenti più elevati rispetto a quelli delle caldaie tradizionali.
  • Pompe di calore, più performanti rispetto alle caldaie a condensazione, sebbene più costose. Si basano sul principio degli impianti geotermici: “assorbono” il calore naturale all'interno del terreno per servire poi energeticamente gli ambienti interni del fabbricato.
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In questi aspetti risulta sempre più fondamentale l'intervento di un tecnico competente, perché il sovradimensionamento del nuovo impianto che mira all'efficientamento energetico può diventare deleterio a tal fine rispetto alla condizione di partenza. L'intervento proposto deve essere un equilibrio tra quello che effettivamente serve e quello che il sistema che genera energia può dare.

Attenzione anche ad un altro aspetto forviante: la classificazione energetica del fabbricato non viene in nessun modo inficiata dalla presenza di elettrodomestici di ultima generazione a limitato consumo energetico. Facciamo un esempio: comprare una lavatrice di nuova generazione (in cui solitamente è anche indicata una classe di consumo energetico) non darà alcun vantaggio alla classificazione energetica dell'immobile, perché non incide sul parametro che definisce la classe energetica, cioè la trasmittanza. Il discorso è forviante perché le due scale di misura sono simili e quindi spesso confuse! Ciononostante, elettrodomestici di ultima generazione garantiranno comunque all'utente finale una riduzione di consumi di energia, quindi di costi.

I bonus fiscali per l'efficientamento energetico

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Nel contesto delle strategie volte all'efficientamento energetico, lo Stato ha da qualche anno intrapreso una politica di incentivi. Questo avviene tramite i noti bonus fiscali, quali ecobonus e superbonus. In pratica lo stato restituisce tutto o parte dell'investimento effettuato, non tramite un bonifico diretto all'investitore, bensì attraverso altre strategie fiscali. Tutto questo a patto che si sia in grado di dimostrare un effettivo miglioramento delle capacità energetiche dell'immobile. Questo avviene tramite uno specifico progetto, mediante il supporto di tecnici abilitati a tale scopo. I documenti che certificheranno poi questi benefici sono gli attestati di prestazione energetica (APE): tramite confronto tra un cosiddetto APE-Ante e APE-Post, si può oggettivamente quantificare l'efficacia dell'intervento, ottenendo gli incentivi del caso.

Non solo! Questo genera un incremento di valore del proprio immobile e, per ultimo ma non meno importante, contribuisce in maniera indiretta al benessere collettivo in ottica di transizione ecologica.

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Perché aumentare la classe energetica?

Un incremento della classe energetica di un immobile porta almeno due grandi vantaggi. Il primo è relativo al risparmio economico che si può ottenere a seguito di un efficientamento energetico: l'investimento iniziale viene ammortizzato nel tempo tramite una minore spesa in bolletta.

Inoltre – come è anche idea della recente Direttiva Europea del 10 ottobre 2023 (Direttiva (UE) 2023/1791 sull’efficienza energetica) l'efficientamento energetico ha un beneficio per l'ambiente, perché permette di ridurre globalmente la dipendenza dalle importazioni di energia e, in particolare, dei combustibili fossili. Si mira cioè a rendere quanto più efficienti e sostenibili la maggior parte delle operazioni quotidiane della collettività.

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