Il Dreamtime (o Dreaming), in italiano chiamato "Tempo del Sogno" o "Mondo del Sogno", è una delle fondamenta della cosmologia aborigena australiana, studiata nel corso del tempo da numerosi antropologi e non solo (Stanner, Lévi-Strauss, Chatwin ecc.). Spesso viene definito come una semplice forma di religione, ma in realtà rappresenta un sistema di credenze profondo e complesso, che intreccia mitologia, spiritualità e percezione della realtà. Il Dreamtime è una dimensione parallela alla quotidianità, legata alla creazione della Terra, che è in costante evoluzione e che permea ogni aspetto della vita degli Aborigeni, influenzando il loro modo di vivere, pensare e interagire con il mondo. Oggi, inoltre, secondo l'antropologa Francesca Merlan, il Dreamtime ricopre anche il ruolo culturale di strumento di resistenza e identità nei confronti di fenomeni come il neocolonialismo e la globalizzazione e di risorsa nella lotta per il riconoscimento dei diritti degli Aborigeni.
Cos'è il Mondo o Tempo del Sogno?
Il cosiddetto Dreamtime (o Tjukurpa in molte lingue aborigene) è il sistema di credenze alla base della spiritualità e della visione del mondo degli Aborigeni australiani. Questa concezione va oltre le categorie occidentali di tempo e spazio. Nel Dreamtime, infatti, passato, presente e futuro si sovrappongono, creando un'universo dinamico e in perenne evoluzione.
Seguendo il Dreamtime, ogni istante della vita è una possibilità di connettersi con gli antenati e con le forze soprannaturali ancestrali che animano ogni cosa. La terra, ad esempio, non è semplicemente un luogo fisico, ma un’entità vivente e sacra. Allo stesso modo, ogni montagna, roccia, albero e fiume sono infusi di significato spirituale.
Questi elementi naturali sono considerati porte verso il sacro, ricordi viventi del tempo in cui è stato creato il mondo. Infatti, la credenza alla base del Dreamtime è che gli antenati spirituali degli Aborigeni camminassero, cantassero e danzassero sulla Terra, dando forma visibile al paesaggio che conosciamo oggi.
Le leggi morali e sociali dettate dal Dreamtime
All'interno della cosmologia Dreamtime, i racconti mitici che narrano la nascita della Terra e degli esseri viventi sono anche considerati leggi morali e sociali che guidano le azioni degli esseri umani, insegnando loro a vivere in armonia con la natura e a rispettare i luoghi sacri.
La connessione tra uomini, terra e spiriti è infatti un legame indissolubile che definisce ogni aspetto della vita quotidiana. Le sue leggi non sono semplici tradizioni antiche, ma vivono e si evolvono grazie ai rituali, alle cerimonie e alle pratiche culturali tramandate di generazione in generazione.
Canti, danze, storie e pitture servono a rinnovare il legame con il Dreamtime, mantenendo viva la connessione con le entità soprannaturali e con i luoghi sacri. Ogni cerimonia diventa un atto di ricreazione e rinascita, contribuendo non solo a mantenere viva la memoria storica, ma anche a costruire il futuro delle comunità, garantendo che le leggi spirituali stabilite nel Dreamtime continuino a orientare il presente.
I sogni come porta per il mondo spirituale
Il Dreamtime oltre alla realtà quotidiana, permea anche il mondo dei sogni. Secondo gli Aborigeni, infatti, i sogni non sono semplici esperienze psicologiche private, ma un ponte diretto verso il Dreamtime.
Durante il sonno, gli individui non solo riposerebbero, ma entrerebbero in una condizione di interazione con il mondo spirituale, comunicando con gli antenati e rivivendo eventi legati alla creazione del mondo. I sogni sono considerati così un’esperienza collettiva, condivisa e discussa all’interno delle tribù, e hanno un ruolo fondamentale nella vita quotidiana.
Possono portare infatti indicazioni pratiche, predire eventi futuri o rispondere a domande specifiche riguardo alla comunità, alla caccia, alla cura o alla medicina. In molte tribù i sogni guidano le azioni quotidiane, aiutando a gestire le risorse naturali, risolvere conflitti e mantenere l'armonia della comunità.