Cos’è l’alluminio, quali sono i suoi utilizzi e qual è il suo valore di mercato

L'alluminio è l'elemento chimico con numero atomico 13 nella tavola periodica, contrassegnato dal simbolo "Al" e si ricava principalmente dalla bauxite. Le sue eccezionali proprietà fisiche, tra cui malleabilità, leggerezza e resistenza alla corrosione, lo pongono tra i metalli più ricercati nell'industria globale, spaziando dal settore degli imballaggi a quello aerospaziale. Nonostante la sua diffusione, la produzione su scala industriale di questo metallo ha avuto inizio soltanto poco più di 140 anni fa. Ma quali sono le principali peculiarità dell'alluminio che hanno contribuito alla sua diffusione e che lo rendono uno dei metalli più versatili nella società odierna?

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Come si ricicla l’alluminio?

Che materiale è l'alluminio: le caratteristiche

L’alluminio è noto principalmente per la sua bassa densità e leggerezza, che lo rendono un materiale molto ricercato e ampiamente utilizzato nel settore degli imballaggi e dei trasporti, incluso l‘aerospaziale. L’alluminio risulta infatti essere oltre tre volte più leggero rispetto ad altri materiali come acciaio e rame.

La versatilità dell'alluminio è anche dovuta alla sua elevata malleabilità e duttilità, che ne consentono una lavorazione facile e lo rendono adatto a una varietà di processi produttivi a diverse temperature. Queste proprietà permettono all'alluminio di essere ridotto in lamine e filamenti sottili, e sono le stesse che consentono, per esempio, di schiacciare facilmente una lattina dopo averne bevuto il contenuto.

L'alluminio ha anche un’elevata conducibilità elettrica – seconda solo a quella del rame – e termica, rendendolo uno dei materiali più utilizzati nel settore dell'edilizia, oltre che in quello dei trasporti, dove è prezioso per la costruzione di fili, cavi e dispositivi che richiedono una rapida dissipazione del calore. Nonostante la sua reattività, l'alluminio è paradossalmente resistente alla corrosione. Ciò è dovuto alla rapida formazione di uno strato protettivo di ossido di alluminio quando esposto all'ossigeno. Inoltre, le sue scarse proprietà magnetiche rendono l’alluminio ideale per applicazioni elettroniche ed elettriche dove è necessario minimizzare l'interferenza magnetica.

Utilizzi principali dell'alluminio

Grazie alle sue proprietà tecniche e alla sua versatilità, l'alluminio è un materiale di scelta in una vasta gamma di applicazioni industriali e di consumo. Nel settore dei trasporti, la scelta dell'alluminio è giustificata dalla sua leggerezza e dalla resistenza alla corrosione. È impiegato in componenti delle carrozzerie, dei motori e delle ruote. Nel settore aerospaziale, circa l'80% della struttura e degli interni dei moderni aeroplani contiene alluminio. Grazie alla sua durabilità e resistenza alla corrosione, nell'edilizia l'alluminio è oggi uno dei componenti principali per la realizzazione di porte, finestre, facciate e piscine.

L'alluminio è ampiamente diffuso nel settore degli imballaggi, dove è apprezzato per essere una barriera eccellente contro luce, ossigeno e umidità, preservando la qualità e la freschezza di alimenti e bevande in lattine e altri contenitori. La sua eccellente conducibilità elettrica e il peso più leggero rispetto al rame lo rendono ideale per l'uso in fili e cavi elettrici, specialmente nelle linee di trasmissione di energia.

Nei prodotti di uso quotidiano, troviamo l'alluminio in utensili da cucina, come pentole e padelle, che beneficiano della sua buona conduzione del calore per una cottura più uniforme degli alimenti. Questo metallo è anche impiegato nella realizzazione di attrezzature da giardinaggio e attrezzature sportive, come biciclette e racchette, e come ingrediente attivo in prodotti cosmetici e antitraspiranti.

Storia dell’alluminio

L’alluminio è stato scoperto nella sua forma naturale solo nel XIX secolo ed è per questo considerato un metallo giovane. Ciononostante, l’utilizzo di composti naturali e sali contenenti alluminio ha radici piuttosto antiche. Nel suo compendio Naturalis historia, datato 77 d.C., il naturalista Plinio il Vecchio descrive degli utensili, fatti di un materiale all’apparenza simile all’argento ma molto più leggero, denominato aluminis, o allume, dati in dono all’imperatore romano Tiberius. Si trattava di composti impuri, sali, contenenti alluminio e altri elementi, come il potassio. Nei secoli passati, gli allumi furono ampiamente utilizzati in Europa e Asia nel settore del pellame, della carta e anche in alcune pratiche mediche dermatologiche e cosmetiche.

Nel 1808, il chimico inglese Sir Humphrey Davy ipotizzò che gli allumi fossero composti da un elemento all’epoca ancora sconosciuto, che battezzò "Aluminium", termine inglese per alluminio. I primi composti puri di alluminio furono poi prodotti tra il 1825 e il 1845 grazie al lavoro del fisico danese Hans Christian Ørsted e il chimico tedesco Freidirich Wohler.

La produzione industriale di alluminio, tuttavia, divenne possibile solo con l’introduzione del processo di fusione elettrolitica Hall-Héroult, scoperto simultaneamente nel 1886 da Charles Martin Hall negli Stati Uniti e da Paul Héroult in Francia. Due anni più tardi, nel 1888, l’austriaco Karl Bayer brevettò il metodo di estrazione dell’ossido di alluminio dalla bauxite, una roccia sedimentaria rossastra, che rappresenta la principale risorsa di ossidi di alluminio.

Oggi, l'alluminio è il secondo metallo più utilizzato al mondo dopo il ferro, grazie principalmente alle sue caratteristiche fisiche che lo rendono un materiale estremamente versatile.