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8 Aprile 2024
7:00

Da dove arrivano i pollini presenti in città? Ecco quali sono le piante più allergeniche

Dalla betulla al nocciolo, passando per il tasso, ma anche graminacee e parietarie. Queste sono alcune delle specie di piante presenti in città che si sono dimostrate tra le più allergeniche. Una buona pianificazione del verde potrebbe aiutare a gestire meglio gli effetti di queste piante.

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Da dove arrivano i pollini presenti in città? Ecco quali sono le piante più allergeniche
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Per tante persone primavera è sinonimo di allergie. Queste allergie sono procurate dai pollini delle piante, cioè da quelle piccole particelle ricche di proteine che permettono alle piante di riprodursi, in quanto servono alla produzione del gamete maschile. Nell'ambiente urbano in cui viviamo le piante sono essenziali per l'uomo, ma a volte possono portare anche disguidi, meglio detti disservizi: tra questi vi è proprio la pollinazione e la conseguente allergenicità in alcuni soggetti. Quali sono le specie più allergeniche in città? Come possiamo ridurre il loro impatto allergico sulla popolazione?

Gli alberi più allergenici in città

Con gli studi effettuati su 150 specie mediterranee è stato definito un indice chiamato Valore del Potenziale Allergenico (VPA). La VPA esprime quanto una specie o un genere vegetale sia potenzialmente allergenico e si divide in 5 classi che vanno da 0 a 36. Nello specifico:

  • VPA=0: rischio nullo, le specie non sono allergeniche;
  • VPA=1-6: rischio basso, le specie sono poco allergeniche;
  • VPA= 8-12: rischio moderato, le specie sono mediamente allergeniche;
  • VPA= 16-24: rischio alto, le specie sono molto allergeniche;
  • VPA=27-36: rischio molto alto, le specie sono particolarmente allergeniche.

Questa classificazione si basa su tre fattori ecologici: la presenza di allergeni nel database internazionale Allergen Nomenclature Database WHO/IUIS, la durata della fioritura e il tipo di impollinazione.

Ecco dunque alcune piante diffuse in città, classificate in classi di allergenicità:

  • Piante particolarmente allergeniche (valori di VPA tra 27 e 36): betulla, tasso, nocciolo, cipressi di ogni sottospecie, ginepri, gelsi, olivo, carpino bianco, frassino (che ha un periodo di pollinazione davvero lungo).
  • Piante molto allergeniche (valori di VPA tra 16 e 24): ailanto, ontano, ginkgo, noce, carpino nero, platani, pioppi, salici, olmo e qualche specie di acero.
  • Piante mediamente allergeniche (valori di VPS tra 8 e 12):cedri, pini, larici, bagolaro, eucalipto, tigli e tamerici.

Su 150 specie considerate, 86 sono infine quelle con un rischio bassissimo o nullo di pollinazione (valori di VPA tra 0 e 6).

betulle allergiche pollini

Altre specie vegetali allergeniche

Oltre ai grossi alberi anche alcune erbe sono altrettanto allergeniche. Anche se non inserite nelle classi VPA, devono essere menzionate, perché il loro polline arriva o è comunque presente negli ambienti urbani.
In questo contesto le allergie più diffuse sono date dalle graminacee, le quali possono essere sia spontanee, come la gramigna, che coltivate, come il mais. Si possono riconoscere dalla presenza di spighe.

mais allergia graminacee

Al secondo posto vi sono le parietarie, piante infestanti che hanno una pollinazione quasi perenne. Vi sono infine le composite, tra le tanti quelle più allergeniche sono l'ambrosia e l'artemisia (l'assenzio selvatico), le quali entrano in pollinazione tra l'estate e l'autunno.

Come ridurre l'impatto allergico delle piante in città

Ci sono pratiche che possono essere seguite per ridurre il rischio di eccessiva pollinazione, per esempio: garantire l’introduzione moderata e controllata di specie esotiche; aumentare la biodiversità delle specie in città; rispettare le distanze di piantagione tra gli alberi e gli edifici durante la pianificazione urbana; scegliere specie a basso impatto allergico.

alberi citta

Tuttavia, per questo ultimo punto c'è da considerare che molto spesso le specie più allergeniche potrebbero essere quelle che catturano anche più inquinanti o che producono altri servizi molto importanti per l'uomo, motivo per cui sono state selezionate e messe a dimora in città. Bisognerebbe quindi sempre bilanciare servizi e disservizi offerti dalle piante facendo una ponderata pianificazione del verde in città.

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