Le mille e una notte è uno dei classici della letteratura orientale più famosi al mondo, in cui troviamo personaggi come la principessa Shahrazàd, Aladino e Alì Baba e i quaranta ladroni. L'espressione "apriti sesamo" ha origini proprio in questa celebre fiaba. Nel corso della storia, il giovane Ali Babà scopre un tesoro nascosto all'interno di una caverna, il cui ingresso si apre solo pronunciando la formula magica "apriti sesamo", che sente quando il capo dei ladroni la usa per accedere al tesoro. Chiarita la provenienza letteraria dell'espressione, va identificato però il suo senso, dato che "aprire il sesamo" non sembra voler dir nulla. In effetti, qui le cose si fanno più complicate.
La frase "apriti sesamo", a cui nella leggenda corrisponde anche l’opposto “chiuditi sesamo”, è apparsa per la prima volta in una traduzione francese de Le mille e una notte curata da Antoine Galland tra il 1704 e il 1717. Oggi, l’espressione è diventata sinonimo di una chiave magica o una soluzione segreta che rivela un tesoro o risolve un enigma.
Riguardo l’origine della frase ci sono diverse teorie: la formula magica potrebbe essere legata all'antica credenza nei poteri magici delle piante di sesamo, che era infatti considerato sacro e dotato di proprietà speciali in molte culture, tra cui quella babilonese: il termine "sesamo" potrebbe rifarsi ad esempio all’omonimo olio, utilizzato proprio dai babilonesi in riti magici antichi. Non è tuttavia chiaro se "sesamo" si riferisca alla pianta o al seme del Sesamum indicum. A questo proposito, per ricavare i semi del sesamo (in qualche modo simili a minuscole monete) è necessario schiacciare/aprire i baccelli della pianta che li produce, quindi l'espressione potrebbe semplicemente richiamare questo gesto.
Secondo altri studiosi, "sesamo" farebbe riferimento a šem, un termine ebraico derivato dalla cabala, l’arte della dottrina ebraica che mira a indovinare il futuro per mezzo di numeri, lettere, segni, che rappresenta il šem-šamáįm, ossia il "nome del paradiso".
Per arrivare alla celebre frase "apriti sesamo" richiamiamo infine alla memoria la fiaba di Ali Babà. La storia racconta di un umile taglialegna che vive in Persia e che un giorno, mentre è al lavoro nella foresta, sente dei rumori e va a nascondersi dietro un cespuglio, da dove vede quaranta ladroni arrivare a cavallo, carichi di sacchi. I ladroni si fermano davanti a una caverna e il capo, rivolto alla roccia che ne blocca l’ingresso, pronuncia le parole magiche: "Apriti, sesamo!". Con grande sorpresa, Alì Babà, che ha seguito gli uomini, vede la roccia aprirsi, permettendo ai ladroni di entrare nella caverna con il loro bottino. Dopo un po' di tempo ne escono e il capo pronuncia un'altra formula magica: "Chiuditi, sesamo!”, facendo richiudere l'entrata.
Quando i ladroni se ne vanno, Alì Babà si avvicina alla caverna e, con un misto di timore e curiosità, pronuncia le stesse parole magiche. La roccia si apre e Alì Babà entra nella cava, dove l’attendono tesori scintillanti: oro, gioielli e preziosi di ogni sorta, di cui decide di prendere solo una piccola parte, serbando il resto per future necessità. Prima di andarsene, pronuncia di nuovo la formula magica per richiudere la caverna.
Il taglialegna non esita a raccontare l’incredibile scoperta al fratello Cassim, un uomo avido e ambizioso, che insiste per sapere il segreto e, una volta appreso, si precipita alla caverna con l’intento di prendere tutto il tesoro. Riesce infatti ad entrare usando la formula magica, ma accecato dalla bramosia dimentica le parole per uscire. Ciò fa sì che quando i ladroni tornano lo trovano intrappolato nella caverna, e lo uccidono per aver scoperto il loro nascondiglio.
Essendosi resi conto che qualcuno oltre Cassim conosce il loro segreto decidono di trovare e uccidere Alì Babà, che però, con astuzia e l’aiuto della sua serva Morgiana, riesce a sventare i piani dei ladroni. È proprio Morgiana, che con grande coraggio e intelligenza, elimina uno ad uno i ladroni che si erano nascosti in grandi giare per sorprendere Alì Babà nella sua casa.