
Milton si è abbattuto sulla Florida come un uragano di categoria 3 con venti oltre i 180 km/h, provocando almeno 4 vittime, oltre 120 edifici distrutti e 2 milioni di edifici senza elettricità. Una delle immagini più impressionanti che ci sono arrivate prima del landfall sono state quelle dei due aerei che hanno attraversato l'uragano mostrandoci il suo interno. Il video che accompagna questo articolo testimonia le impressionanti turbolenze all'interno dell'uragano prima della calma surreale dentro l'occhio del ciclone. A realizzarlo non è stato realizzato da un gruppo di folli, ma l'equipaggio dell'aereo “Miss Piggy” del programma Hurricane Hunters del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). Obiettivo: entrare negli uragani per raccogliere informazioni altrimenti impossibili da ottenere, fondamentali per comprendere sempre meglio gli uragani ma anche per migliorare le previsioni in modo da organizzare al meglio le strategie per proteggere la popolazione.
Come sono fatti gli Hurricane Hunters e perché volano negli uragani
Gli aerei utilizzati sono due Lockheed WP-3D Orion, quadrimotori turboelica (cioè in cui alla turbina è collegata un'elica) noti per la loro estrema robustezza. Sono lunghi 35 metri, hanno un'apertura alare di 30 metri e possono raggiungere una velocità massima di 460 km/h. I due velivoli sono soprannominati Kermit e Miss Piggy, come i due personaggi dei Muppets. Uno degli obiettivi principali di questi aerei è individuare con precisione dove si trova il centro dell'uragano e la sua pressione centrale. Questi dati sono indispensabili per effettuare previsioni accurate sulla traiettoria e l'evoluzione degli uragani.

Gli aerei sono dotati anche di radar Doppler sulla coda e sulla fusoliera per fare una sorta di “mappatura 3D” dell'uragano, e radiometri a microonde per misurare la velocità del vento e il tasso di precipitazioni vicino alla superficie del mare, due fattori chiave che determinano l'intensità delle onde di marea, una delle principali cause di morte legate agli uragani. Nello specifico, i radiometri misurano la radiazione a bassa frequenza emessa dalla schiuma del mare in seguito all'interazione con i forti venti, e questo permette di ottenere dati estremamente precisi.
Tutte queste informazioni che non possono essere ottenute con altri mezzi (come i satelliti di monitoraggio o i radar terrestri) sono di fondamentale importanza per garantire la sicurezza della popolazione nelle zone che verranno colpite dagli uragani.
Come si svolge una missione aerea dentro un uragano
Le missioni di questi aerei solitamente durano 7-8 ore (ma possono andare dalle 4 alle 10 ore) con partenza e arrivo dall'aeroporto regionale di Mobile, in Alabama, o da Lakeland in Florida. Prevedono di salire a quote di circa 3000 metri e attraversare l'uragano più volte in modo da monitorare tutte le variazioni dei parametri principali da cui dipendono la sua dinamica e la sua evoluzione. L'equipaggio è composto da 18-20 persone tra piloti, navigatori, ingegneri, tecnici e meteorologi, tutti altamente addestrati. Durante l'attraversamento dei cicloni l'equipaggio rilascia delle dropsonde, termine inglese che indica strumenti di misurazione a forma di tubo che raccolgono dati in modo continuo mentre cadono con dei piccoli paracadute.

Queste sonde funzionano a batteria e contengono sensori per la misurazione di pressione, temperatura e umidità dell'aria, oltre a un'antenna GPS per una precisa localizzazione e una radiotrasmittente per inviare i dati raccolti. Una volta rilasciati ad alta quota, questi strumenti cadono con velocità tra 60 km/h e 40 km/h, per un tempo totale di caduta di circa 7 minuti.

Nel caso di Milton, tra il 6 e il 9 ottobre l'aereo Miss Piggy ha compiuto 9 missioni di raccolta dati nell'uragano, mentre Kermit ne ha svolte 4 tra il 7 e il 9 ottobre. Il lavoro di queste missioni ha permesso di ottenere previsioni molto accurate su luoghi e orari del landfall, rischi di inondazioni e precipitazioni e così via. Queste informazioni sono poi state usate dal governo della Florida per approntare tutte le misure necessarie a limitare i danni.
