La fusione nucleare è sempre più vicina e a confermarlo sono i nuovi risultati ottenuti dal reattore EAST, dell'Institute of Plasma Physic cinese (ASIPP). A maggio il reattore aveva raggiunto un nuovo record di temperatura (160 milioni di °C), superando di circa 10 volte quella del Sole, mentre il il 30 dicembre 2021 è stato in grado di raggiungere un record di durata, mantenendo il funzionamento continuo del plasma ad alta temperatura (circa 70 milioni di °C) per 1056 secondi, cioè 17,6 minuti! Ma perché è così importante questo obiettivo? E quali altri traguardi ha già raggiunto il reattore EAST?
Il reattore EAST
L'Experimental Advanced Superconducting Tokamak (EAST) è uno tra i reattori per la fusione nucleare più promettenti al mondo. Si trova a Hefei, in Cina, e si tratta di un tokamak, cioè una struttura "a ciambella", all'interno della quale si genera un plasma ad altissime temperature, tenuto sotto controllo da potenti elettromagneti che operano a centinaia di gradi sotto lo zero… Si tratta di probabilmente di uno dei luoghi contemporaneamente più freddi e più caldi dell'universo!
Ma tornando all'EAST, al momento ha già raggiunto tre grandi obiettivi:
- raggiungere una durata di funzionamento di oltre 1000 secondi;
- generare una temperatura di 160 milioni di gradi;
- creare una corrente di 1 milione di ampere.
Il primo traguardo è stato stracciato il 30 dicembre, riuscendo a superare di circa 10 volte il precedente record di durata di 101 secondi.
Per quanto riguarda la temperatura, invece, il record è stato raggiunto a maggio 2021, quando il reattore riuscì ad operare per 160 milioni di gradi per 20 secondi. Forse non è facile immaginare quanto siano grandi questi valori, ma per darvi un termine di paragone possiamo dire che il nucleo del Sole ha una temperatura stimata dalla NASA attorno ai 15 milioni di °C, cioè circa 10 volte più freddo dell'interno di questo reattore!
Perché servono temperature così alte?
Per ottenere la fusione nucleare sono necessarie temperature mostruosamente alte. Nel caso del Sole, ad esempio, 15 milioni di gradi sono sufficienti perché al suo interno agiscono anche pressioni estremamente elevate. Qui da noi, in superficie, tale energia di innesco risulta fisicamente raggiungibile con temperature estreme piuttosto che con pressioni estreme. Il "numero magico" che serve per raggiungere la fusione all'interno di un reattore è di circa 100 milioni di °C: una volta sviluppata in modo adeguata la tecnologia, questo metodo potrebbe permettere di generare quantità gigantesche di energia pulita, rinnovabile e pressoché inesauribile.