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10 Febbraio 2022
15:46

Un altro passo verso la fusione nucleare, accesa una “piccola stella” nel reattore JET

A Oxford il reattore JET è riuscito a produrre tramite fusione nucleare 59 milioni di joule di energia, ponendo solide basi per lo sviluppo del progetto ITER.

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Un altro passo verso la fusione nucleare, accesa una “piccola stella” nel reattore JET
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Il laboratorio inglese JET ha annunciato il 9 febbraio 2022 di aver tagliato un nuovo importante traguardo nel campo della fusione nucleare, riuscendo a superare il record mondiale per la quantità di energia prodotta dalla fusione di due atomi di idrogeno (andando a replicare a piccola scala quello che succede all'interno delle stelle, come il nostro Sole). L'esperimento infatti è riuscito a produrre 59 megajoule di energia per 5 secondi (per una potenza di 11 megawatt), doppiando il precedente record del 1997 (detenuto, tra l'altro, da questo stesso reattore).
Come dichiarato anche dal direttore delle operazioni Joe Milnes:

"Gli esperimenti al JET ci fanno avvicinare alla fusione nucleare. Abbiamo dimostrato che possiamo creare una mini-stella all'interno della nostra macchina e mantenerla lì per cinque secondi, ottenendo alte performance".

Ma per quale motivo questi risultati sono così importanti? E cosa c'entra il reattore ITER?

Da JET a ITER

Il JET (acronimo di Joint European Torus) è un reattore a fusione attivo da circa quarant'anni nell'Oxfordshire, in Inghilterra. Nonostante non sia più giovanissimo, la sua importanza è di primissimo piano nel campo della fusione perché il suo setup è stato pensato per replicare quello del "fratello maggiore" ITER, tutt'ora in costruzione.

Per chi non lo ricordasse, ITER è al momento uno tra i più grandi progetti al mondo in questo campo: si tratta di un reattore situato nel sud della Francia, la cui costruzione sta coinvolgendo Paesi da ogni parte del mondo, Italia compresa. In questo progetto sono riposte molte delle speranze riguardanti il futuro della fusione nucleare. Dal momento che ITER è ancora in costruzione, possiamo prendere gli esperimenti al JET come una cartina tornasole per valutare la possibile riuscita del progetto ITER stesso. Prendendo in prestito le parole del CEO di JET Ian Chapman:

Questi esperimenti che abbiamo appena completato dovevano per forza funzionare. Se non lo avessero fatto allora avremmo avuto serie preoccupazioni in merito al raggiungimento degli obiettivi di ITER.

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Rendering del progetto ITER (credit: Oak Ridge National Laboratory)

Oltre a questo traguardo europeo, recentemente la fusione nucleare ha fatto grandi passi avanti grazie ai risultati ottenuti dal reattore in Cina oppure da quello in California, che è stato in grado di produrre 1,5 petawatt per qualche istante… Probabilmente con il passare degli anni sentiremo parlare sempre più speso di record in questo campo!

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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