L’uomo estrae dal sottosuolo diversi materiali – tra cui i minerali – e la sua attività estrattiva si concentra principalmente nei cosiddetti giacimenti minerari.
Volendo dare una breve definizione di giacimento minerario, possiamo dire che si tratta di un corpo roccioso con una concentrazione di specifici minerali tale da rendere economicamente conveniente l’estrazione, e quindi capace di generare profitto.
Tutti i prodotti che il sottosuolo offre prendono quindi il nome di «risorsa mineraria». Le risorse minerarie sono distribuite in modo più o meno omogeneo nella crosta terrestre e, si concentrano in forma di giacimento, un accumulo locale di un materiale che può essere estratto.
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Si tratta quindi dell’insieme delle sostanze minerali che vengono estratte dai giacimenti, e possiamo distinguerne di due tipi:
- Risorse di minerali metallici, come ferro, alluminio, manganese, zinco, rame, piombo, cromo, nichel, cobalto, argento, oro, ecc;
- Risorse di minerali non metallici e rocce industriali, come pietre preziose, minerali per fertilizzanti, refrattari, coloranti, nitrati, silicati, sabbie, ghiaie, ecc.
Quando si parla di ricchezze minerarie del sottosuolo bisogna però fare una distinzione tra riserve e risorse. Mentre le riserve minerarie sono i depositi già identificati e sfruttabili in maniera economicamente competitiva con le tecnologie disponibili; le risorse minerarie sono i depositi indicati come probabili, ma sfruttabili a costi non competitivi o che ancora non sono stati identificati con certezza.
Ma dove si trovano i principali giacimenti? Quali sono i Paesi più ricchi? E perché gran parte dell’economia delle nostre società dipende dalle risorse minerarie?
In questo video vi spieghiamo cosa sono i giacimenti minerari, la differenza tra risorse e riserve, quali sono le aree più ricche e in che modo la distribuzione delle risorse minerarie e la capacità estrattiva di uno Stato possono creare disparità tra Paesi.