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10 Luglio 2024
13:45

Guerra dei cent’anni, storia in breve e cause del conflitto tra Francia e Inghilterra

La guerra dei cent'anni è stata la più lunga della storia, è durata ben 116 anni e non 100 (dal 1337 al 1453) ed è stata combattuta tra la Francia e l’Inghilterra. Il conflitto ebbe un ruolo decisivo nel passaggio dal Medioevo all’Età Moderna.

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Guerra dei cent’anni, storia in breve e cause del conflitto tra Francia e Inghilterra
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La guerra dei cent’anni non durò 100 anni esatti, ma 116, dal 1337 al 1453, intervallati da periodi di tregua. La guerra scoppiò per le questioni dinastiche relative ai rapporti tra la monarchia inglese e quella francese, essendo il re d’Inghilterra anche vassallo del re di Francia e, più in generale, per ragioni di egemonia sull’Europa occidentale. Il conflitto attraversò varie fasi e, anche grazie all’entrata in scena di Giovanna d’Arco, si concluse con la vittoria francese. La guerra dei cent’anni produsse grandi cambiamenti non solo nelle tattiche militari, ma anche nei sistemi politici, contribuendo in misura significativa alla nascita dello Stato moderno. Vediamo in sintesi la storia del conflitto.

Cosa fu la guerra dei cent’anni e le sue cause

La guerra dei cent’anni fu il conflitto combattuto tra il Regno di Francia, dominato dalla dinastia dei Valois, e il Regno d’Inghilterra, la cui casa regnante era quella dei Plantageneto, tra il 1337 e il 1453. La guerra, però, non fu continua e i periodi di combattimento si alternarono a periodi di tregua.

La causa principale del conflitto fu la questione dinastica. La Francia era uno Stato feudale, nel quale il re, pur avendo teoricamente potere su tutto il territorio nazionale, amministrava effettivamente solo Parigi e l’area circostante. Il resto del territorio era controllato dai grandi feudatari, che formalmente erano vassalli del re, ma di fatto erano indipendenti. Uno di questi vassalli era proprio il re di Inghilterra, che aveva il titolo di Duca d’Aquitania (o Guienna). Il sovrano inglese, quindi, era da un lato un pari al suo omologo francese, dall’altro un suo vassallo. Questa situazione creava inevitabilmente tensioni.

La Francia nel 1330 circa
La Francia nel 1330 circa

Inoltre, i due Paesi erano in contrasto per ragioni di egemonia sull’Europa occidentale e, in particolare per il controllo delle Fiandre, una ricca regione situata nell’attuale Belgio. La guerra scoppiò nel 1337 quando il re d’Inghilterra, Edoardo III rivendicò il trono di Francia, con la motivazione che era nipote, per parte di madre, dell’ex sovrano Filippo IV il Bello. Edoardo decise perciò di attaccare la Francia, della quale era re Filippo VI di Valois, confidando sul fatto che il suo esercito fosse più strutturato e forte.

Quanto è durata la guerra dei cent’anni e le sue fasi

La guerra dei cent'anni si può suddividere in quattro fasi principali.

Fase edoardiana (1337-1360)

Nella prima fase, che deve il suo nome al re d’Inghilterra, gli inglesi prevalsero nettamente e sconfissero i francesi in diverse battaglie, tra le quali quella di Crecy del 1346. Dopo un’interruzione dovuta al sopraggiungere della epidemia di peste, la guerra riprese e fu ancora favorevole all’Inghilterra. Nel 1360 Edoardo III e il re di Francia Giovanni il Buono (asceso al trono 1350) trovarono un accordo e firmarono la pace di Brétigny: Edoardo rinunciò alle pretese sulla Francia, ma in cambio estese i suoi domini sul suolo francese e ottenne che fossero del tutto indipendenti.

La Francia dopo il trattato di Bretigny. Arancione scuro Aquitania inglese, arancione chiaro territori annessi dagli inglesi, celeste Bretagna alleata inglese
La Francia dopo il trattato di Bretigny. Arancione scuro: Aquitania inglese; Arancione chiaro: territori annessi dagli inglesi; Celeste: Bretagna alleata inglese

Fase carolina (1369-1389)

La seconda fase deve il suo nome al re di Francia, Carlo V. Le ostilità ripresero per le rivalità tra nobili francesi e per la questione dell’Aquitania, lo status della quale non era chiaro. La guerra durò per venti anni, concludendosi con una parziale riscossa francese nel 1389.

Fase dei Lancaster (1415-1429)

La terza fase è così chiamata per la famiglia dei Lancaster, il ramo dei Plantageneto che aveva preso il potere in Inghilterra. Gli inglesi, alleati di una potente famiglia francese, i Duchi di Borgogna (o Borgognoni) sconfissero la Francia nella battaglia di Azincourt del 1415 e conquistarono tutto il nord del Paese, compresa Parigi.

La battalia di Azincourt
La battalia di Azincourt

Nel 1420 Enrico IV d’Inghilterra e Carlo VI di Francia firmarono il trattato di Troyes, con il quale stabilirono che una figlia di Carlo sarebbe andata sposa a Enrico; i figli della coppia avrebbero regnato sulla Francia, creando così una monarchia anglo-francese. I Valois, in sostanza, accettarono di cedere il potere, al punto che Carlo VI disconobbe il suo figlio ed erede al trono, il futuro Carlo VII, escludendolo dalla successione. L’Inghilterra sembrava aver trionfato. Tuttavia nel 1423, dopo che Enrico IV e Carlo VI erano morti, il trattato fu di fatto disconosciuto in entrambi i Paesi e la guerra riprese. Gli inglesi ottennero nuove vittorie.

La Francia nel 1429- arancione inglesi, celesti alleati degli inglesi
La Francia nel 1429. Arancione: inglesi, Celeste: alleati degli inglesi

Fase conclusiva e vittoria francese (1429-1453)

Per la Francia tutto sembrava perduto, ma Carlo VII, pur delegittimato dal padre, godeva del consenso di una parte della nobiltà e controllava una parte del territorio. Nel 1429, inoltre, entrò in scena una giovane donna, Giovanna d’Arco, che fu capace di galvanizzare i soldati francesi, affermando che la liberazione della Francia era voluta da Dio. Giovanna, in sostanza, riuscì a trasformare, almeno entro certi limiti, una guerra tra eserciti feudali in una guerra “nazionale” di liberazione (sebbene l’idea di nazione non fosse ancora pienamente sviluppata). Nel 1429 le truppe francesi liberarono Orleans, assediata dagli inglesi, e diedero avvio alla riscossa. Giovanna fu catturata dai borgognoni e messa al rogo poco tempo dopo, ma l’avanzata francese non si fermò. Nel volgere di alcuni anni le truppe di Carlo VII riconquistarono tutto il territorio nazionale, con l’eccezione di Calais, che rimase in mano inglese. Nel 1453 la guerra terminò.

Giovanna d'Arco in un quadro di J.E. Lenepveu
Giovanna d’Arco in un quadro di J.E. Lenepveu

Le conseguenze della guerra dei cent’anni

La guerra dei cent’anni ebbe conseguenze assai rilevanti sul piano politico e, di fatto, creò la Francia nella forma che conosciamo. La monarchia rafforzò il suo potere sui grandi feudatari, facendo grandi progressi verso la nascita dello Stato moderno e centralizzato, nel quale il potere centrale non poteva essere messo in discussione dagli aristocratici.

Sul piano dell’arte bellica, la guerra si inserì nella rivoluzione militare avvenuta in Europa tra Medioevo ed età moderna grazie alla diffusione delle armi da fuoco e ad altre innovazioni. I cannoni, le bombarde e i primitivi fucili si affiancarono alle armi tradizionali e, gradualmente, cambiarono il modo di fare la guerra. Tuttavia la rivoluzione militare, che ebbe conseguenze anche sulla struttura della società, non si completò nel corso della guerra dei cento anni.

Dal punto di vista dei rapporti internazionali, la rivalità tra Inghilterra e Francia non venne meno e nei secoli seguenti avrebbe dato luogo a numerosi altri conflitti.

Fonti
Jean Favier, La guerre de cent ans, Fayard 1980 Anne Curry, The Hundred Years’ War 1337-1453, Osprey Publishing 2002.
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