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23 Gennaio 2024
16:45

I laghi artificiali più grandi del mondo: quali sono e dove si trovano

Creando sbarramenti lungo torrenti e fiumi, gli esseri umani realizzano i laghi artificiali per conservare grandi quantità di acqua dolce. L'acqua raccolta in questo modo viene usata come risorsa per le attività economiche, soprattutto per la produzione di energia idroelettrica. Di seguito, proponiamo una lista dei cinque laghi artificiali più grandi del mondo tenendo conto di due valori: volume e superficie.

A cura di Andrea Raboni
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I laghi artificiali più grandi del mondo: quali sono e dove si trovano
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I laghi artificiali sono realizzati dagli esseri umani per contenere e conservare grandi volumi di acqua dolce. Generalmente, questi laghi sono il risultato di uno sbarramento realizzato lungo un corso d’acqua superficiale, quasi sempre con la costruzione di una diga. L’acqua dei fiumi e dei torrenti bloccati in questo modo finisce per accumularsi in un bacino artificiale oppure in una conca o in una valle già esistenti, da impiegare nelle più disparate attività economiche, come agricoltura, allevamento, industria e, oggi soprattutto, produzione di energia idroelettrica.

Prima di vedere insieme le caratteristiche dei cinque laghi più grandi al mondo è bene specificare un paio di cose. La nostra lista non è una vera e propria classifica, in quanto, per determinare le dimensioni di questi laghi si utilizzano principalmente due valori: superficie e volume. Non è detto tuttavia che il lago con la superficie più estesa sia anche quello con il volume maggiore. Noi abbiamo scelto di ordinarli per estensione.
In secondo luogo, l'acqua contenuta nei laghi artificiali può variare parecchio e in breve tempo per diverse ragioni, per esempio la necessità aumentare o diminuire la quantità di riserve idriche o il venire meno di una qualche funzione associata a quello stesso lago. La nostra lista, o i valori in essa indicati, potrebbero quindi subire importanti variazioni nel giro di poco tempo.

Lago Volta, Ghana
(8502 km2, 148 km3)

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Il lago Volta, in Ghana, con un volume di 148 chilometri cubi e una superficie di 8502 chilometri quadrati (paragonabile a quella dell’Umbria), è il lago artificiale più grande del continente africano, ma anche del mondo intero se consideriamo solo la superficie.

Il bacino ha avuto origine dallo sbarramento del fiume Volta e attualmente occupa poco meno del 4% della superficie dell’intero Paese. Ha un ruolo molto importante nell’economia nazionale: viene infatti impiegato per produrre energia elettrica, utilizzata in buona parte dall’industria locale, ma anche come riserva idrica per le attività agricole, per l’allevamento e per la pesca.

Lago Kariba, Zimbabwe e Zambia
(5500 km2, 180 km3)

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Il lago Kariba, a cavallo tra Zimbabwe e Zambia (Africa), è il più grande lago artificiale al mondo se si tiene conto solo del volume: 180 chilometri cubi di acqua, quasi quattro volte quella contenuta nel lago di Garda, il lago italiano più grande. Pur non essendo il più esteso, la sua superficie è lo stesso molto ampia e conta oltre 5500 chilometri quadrati.

La diga di Kariba, realizzata a metà del corso del fiume Zambesi, è una risorsa fondamentale per l’approvvigionamento energetico dei due Paesi, mentre il bacino artificiale che ha creato è un importante punto di riferimento per la pesca, sia quella di sussistenza sia quella sportiva.

Bacino di Bratsk, Russia
(5400 km2, 169 km3)

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Il Bacino di Bratsk è un lago artificiale russo ottenuto con lo sbarramento dell’Angara, un fiume della Siberia meridionale. È il secondo al mondo per volume (169 chilometri cubi) e ha una superficie di 5400 chilometri quadrati. L’immenso sbarramento che diede origine al lago nel 1967 è parte di un’imponente centrale idroelettrica, ma il bacino artificiale è anche un importante snodo per i trasporti locali, soprattutto di natura commerciale, e per la pesca.

Lago Guri, Venezuela
(4250 km2, 135 km3)

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Uno dei più grandi laghi artificiali del mondo, il lago Guri, deve la sua esistenza alla presenza dell’omonima diga (ufficialmente Central Hidroeléctrica Simón Bolívar or Represa de Guri), realizzata tra il 1963 e il 1978, in Venezuela. La struttura, costruita lungo il corso del Río Caroní, serve un’imponente centrale idroelettrica, in grado da sola di soddisfare buona parte del fabbisogno energetico del Paese. Il bacino nato dall’imbrigliamento delle acque del Río Caroní è il più vasto del Venezuela, con un volume d’acqua di 135 chilometri cubi e una superficie di 4250 chilometri quadrati (per intenderci, poco meno della superficie complessiva del Molise). In termini ambientali, la realizzazione della diga richiese un pesante sacrificio dell’area retrostante che, per forza di cose, fu completamente allagata.

Lago Manicouagan, Canada
(1900 km2, 142 km3)

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Il suggestivo lago Manicouagan del Canada orientale è conosciuto, oltre ovviamente che per le insolite dimensioni, per la sua curiosa forma ad anello.Questo lago artificiale è nato infatti con la realizzazione della diga Daniel-Johnson (attualmente impiegata per alimentare due centrali idroelettriche) lungo il fiume canadese Manicouagan: il corso d’acqua è stato costretto a riversarsi in un immenso cratere originato da un impatto meteorico avvenuto più di 200 milioni di anni fa. Il grande lago circolare e l’isola che sorge al suo centro, l’Isola René-Levasseur, sono conosciuti come “Occhio del Québec” (dal nome della provincia canadese in cui si trovano) e sono ben visibili anche dallo spazio.

Il lago Manicouagan ha un volume di 142 chilometri cubi e una superficie di oltre 1900 chilometri quadrati.

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