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17 Settembre 2023
12:00

Quali sono i relitti navali più famosi al mondo e dove si trovano?

Non solo Titanic. Sui fondali dei mari e, talvolta, dei laghi, “riposano” centinaia e centinaia di relitti navali. Eccone alcuni tra i più famosi al mondo.

A cura di Erminio Fonzo
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Quali sono i relitti navali più famosi al mondo e dove si trovano?
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Dopo i naufragi, i relitte delle navi restano sul fondo del mare e possono conservarsi per molti anni. Alcuni, situati a bassa profondità, sono facilmente raggiungibili e sono perciò visitati frequentemente dai sub, altri, invece, si trovano in posizioni pressoché inaccessibili e possono essere raggiunti solo con mezzi sottomarini. In alcuni casi, inoltre, le navi affondate sono state recuperate ed esposte in appositi musei.

Il relitto più noto al mondo è certamente quello del Titanic, che si trova a oltre 3800 metri di profondità nelle acque dell’Oceano Atlantico, ma insieme a esso i mari ne conservano tantissimi altri. Di seguito descriviamo brevemente 10 relitti navali più famosi al mondo e dove si trovano.

Nave greca del Mar nero (credit Black Sea Map)
Nave greca del Mar nero. Credits: Black Sea Map.

Relitti di navi di epoca greco-romana sono stati trovati in vari punti del Mediterraneo. Il più antico giace sui fondali del Mar Nero, a circa 2000 metri di profondità. Si tratta di una nave mercantile greca, risalente approssimativamente al 400 a.C. e conservatasi perfettamente. La nave era lunga circa 25 metri e probabilmente affondò a causa di una tempesta. Il relitto è di grande utilità per studiare la navigazione nel mondo antico, ma non esistono progetti per riportarlo in superficie.

Galeone Vasa

galeone vasa
Il galeone Vasa. Credits: Oxyman.

Il galeone Vasa fu costruito dal Regno di Svezia tra il 1626 e il 1628. Lungo circa 70 metri, doveva essere la nave personale del re Gustavo Adolfo, ma nel corso del viaggio inaugurale affondò poco al di fuori del porto di Stoccolma. La nave, infatti, aveva evidenti difetti di fabbricazione, ma fu varata ugualmente per compiacere il sovrano. Nel naufragio morirono circa 40 marinai. Il relitto è restato sul fondo del Mar Baltico fino al 1961, quando il governo svedese lo ha recuperato e lo ha esposto in un apposito museo.

Queen’s Anne Revenge

Modellino della Queen Anne (credit Qualiesin)
Modellino della Queen Anne. Credits: Qualiesin.

La Queen’s Anne Revenge era originariamente un mercantile francese di nome La Concorde de Nantes. Nel 1717 fu catturata dal pirata Barbanera, che le cambiò nome, la armò con potenti cannoni e se ne servì per assaltare le imbarcazioni nel Mar dei Caraibi. Nel giugno del 1718, però, la nave si arenò presso le coste della Contea di Cateret, in Carolina del Nord, e fu abbandonata. Il relitto si inabissò e, pur giacendo a meno di 10 metri di profondità, è stato individuato solo nel 1996. Alcune sue parti sono state recuperate e portate in superficie.

Defiance

I naufragi possono avvenire anche nei laghi. In particolare, sui fondali dei Grandi Laghi del Nord America giacciono centinaia di relitti. Tra i più noti vi è quello della nave mercantile Defiance, che nella notte del 21 ottobre 1854 si scontrò nelle acque del Lago Huron con un’altra imbarcazione, l’Audibon, a causa della velocità e della nebbia. Entrambe le navi affondarono. Il relitto del Defiance, restato praticamente integro, si trova a poco più di 50 metri di profondità ed è meta di frequenti escursioni subacquee.

RMS Rhone

Un sub presso il Rhone (credit O'Dea)
Un subacqueo presso il Rhone. Credits: O’Dea.

La Rhone era una nave per passeggeri battente bandiera inglese, inaugurata nel 1865. Lunga poco meno di 100 metri, era dotata di motori e strumenti all’avanguardia. Tuttavia nel 1867 si imbatté in un uragano al largo delle Isole Vergini Britanniche, nel Mar dei Caraibi, e affondò, trascinando con sé 123 persone. Il relitto si trova a soli 15 metri di profondità.

Umbria

Vetture Fiat 1100 nel relitto della Umbria (credit Alexander Vasenin)
Vetture Fiat 1100 nel relitto della Umbria. Credits: Alexander Vasenin.

La nave italiana Umbria, costruita nel 1912 con il nome di Bahia Blanca, serviva a trasportare passeggeri tra Italia e Argentina. Nel 1935 fu acquistata dal governo italiano, che la rinominò Umbria e la destinò al trasporto di truppe e attrezzature militari. Il 10 giugno del 1940, al momento dell’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, la nave stava trasportando un carico di armi e automobili nelle acque del Mar Rosso. Il carico rischiava di essere catturato dalla flotta inglese, che controllava il Mar Rosso, e per evitarlo il comandante decise di autoaffondare la nave. Il relitto si trova a 36 metri di profondità al largo delle coste del Sudan e nel corso degli anni si è riempito di spugne e coralli, che ne fanno una meta di escursioni subacquee.

SS President Coolidge

SS President Coolidge

La Coolidge era una grande nave americana per il trasporto di passeggeri. Varata nel 1929 e lunga 187 metri, durante la Seconda Guerra Mondiale fu convertita in imbarcazione per il trasporto di truppe. Nell’ottobre del 1942 navigava nel Pacifico nei pressi di Espiritu Santo, l’isola più grande dell’arcipelago di Vanuatu, quando toccò una delle mine navali che proteggevano il territorio dalle incursioni giapponesi. La mina esplose e per la nave non ci fu scampo, ma la vicinanza alla costa fece sì che quasi tutte le persone a bordo potessero salvarsi. Oggi il relitto della Coolidge è inabissato a una profondità compresa tra 21 e 73 metri.

Corazzata Roma

La nave Roma
La corazzata Roma.

Uno dei peggiori disastri marittimi italiani della Seconda Guerra Mondiale fu quello della corazzata Roma. La nave, lunga 240 metri e dotata di un equipaggio di 2000 uomini, entrò in servizio nel 1942, ma non prese parte a nessuna battaglia contro le flotte nemiche. L’8 settembre 1943, quando fu reso pubblico l’armistizio firmato dall’Italia con le potenze alleate, la nave si trovava nel porto di La Spezia e ricevette l’ordine di trasferirsi insieme al resto della flotta in Sardegna, presso l’isola della Maddalena.

L’indomani, quando aveva quasi raggiunto la destinazione, fu attaccata dagli aerei tedeschi e affondò a circa 20 km da Castelsardo (Sassari). Ben 1352 marinai persero la vita. Il relitto è stato individuato nel 2012 a circa 1000 metri di profondità, ma non ne è previsto il recupero, anche perché la marina militare vuole che resti sul fondale come una sorta di cimitero dei marinai morti nell’affondamento.

Bianca C

La Bianca C, entrata in servizio nel 1949 con il nome di La Marsellaise, fu acquistata dalla compagnia Linea C (attuale Costa Crociere) nel 1959. Era lunga 180 metri e poteva trasportare 1.232 passeggeri. Affondò il 24 ottobre 1961 a circa un miglio di distanza dell’isola di Grenada, nel Mar dei Caraibi, a causa di un incendio sviluppatosi in sala macchine. I passeggeri e l’equipaggio riuscirono a salvarsi, anche grazie all’aiuto dei pescatori grenadini. Il relitto, noto come “Titanic dei Caraibi”, si trova a poca distanza dalla spiaggia turistica di Grand Anse, a una profondità di circa 50 metri.

Petroliera Haven

Il relitto della Haven (credit Subnormali Team)
Il relitto della Haven. Credits: Subnormali Team.

Il relitto visitabile più grande del Mediterraneo è quello della superpetroliera Haven. La nave, lunga 344 metri, era di proprietà della compagnia cipriota Troodos Shipping. Nel 1991 affondò nei pressi del porto di Genova a causa di un’esplosione avvenuta a bordo. Quattro persone persero la vita e l’incendio provocò un danno ambientale di notevoli proporzioni. Il relitto si trova a circa 85 metri di profondità.

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