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31 Marzo 2024
17:00

Il cioccolato fondente fa davvero bene al cuore?

C’è molto interesse nella comunità scientifica per le proprietà cardioprotettive del cioccolato, in particolare quello fondente, ma i suoi potenziali benefici sono ancora da confermare. Non possiamo quindi dire con certezza che il cioccolato faccia bene al cuore e prevenga malattie cardiocircolatorie.

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Il cioccolato fondente fa davvero bene al cuore?
Il cioccolato fa davvero bene al cuore

Arriva la Pasqua e riparte la faida tra amanti del cioccolato al latte, bianco o fondente, che spesso si appellano alle sue presunte proprietà salutistiche. Ma quanto c’è di vero? Ci sono alcune conferme anche da studi sull’uomo che il cioccolato, in particolare quello fondente, possa proteggere dalle patologie cardiovascolari (CVD), e abbassare la pressione grazie alla presenza di catechine, molecole con proprietà antiossidanti. Per quanto ci farebbe piacere, però, sono ancora studi troppo ristretti e contradditori, che tra l’altro non tengono conto degli effetti negativi dell’assunzione di calorie in eccesso. Vediamo nel dettaglio cosa dicono gli studi e quali sostanze contiene il cioccolato fondente.

Il cioccolato contiene antiossidanti

È dimostrato che una dieta ricca di frutta e verdura è fondamentale per una vita in salute e come misura preventiva per diverse patologie, tra cui quelle cardiovascolari, grazie probabilmente all’alta concentrazione di molecole antiossidanti, come polifenoli e flavonoidi, di fibre (quindi alto potere saziante) e di un basso apporto calorico.

Anche il cacao è ricco di catechine (una sottoclasse di flavonoidi): quello fondente contiene una maggiore percentuale di pasta di cacao e di conseguenza contiene anche una maggiore percentuale di catechine, principalmente procianidina, catechina ed epicatechina. La domanda ora è: la quantità di questa sottoclasse di flavonoidi nel cioccolato, può ridurre il rischio di malattie cardiocircolatorie?

catechine
Struttura molecolare delle catechine

Gli effetti del cioccolato sul cuore

Nonostante il concetto di “curarsi con il cibo”, e oltretutto con un alimento così piacevole come il cioccolato, sia molto interessante per i ricercatori, i risultati degli studi finora disponibili sono poco chiari. Sono stati evidenziati alcuni risultati positivi in termini di abbassamento della pressione, miglioramento del flusso sanguigno e perfino riduzione dei trigliceridi.

Ad ogni modo si tratta di studi con troppi limiti. Pochi partecipanti, poca differenziazione genetica (spesso sono prese in considerazione popolazioni indigene, o al contrario, solo caucasici); non ci sono indicazioni specifiche e omogenee delle dosi di cioccolato assunto, o delle quantità di catechine presenti e non si tiene conto dell’eccesso di calorie introdotte, che potrebbe portare all’aumento di peso, altro fattore di rischio per le malattie cardiocircolatorie.

Dai risultati di questi studi emerge comunque che i flavonoidi, tra cui le catechine del cioccolato, hanno azione antinfiammatoria e antiossidante. Secondo alcune ricerche, inibiscono l’attività di molecole pro-infiammatorie (come l’NF-κB e le citochine) e stimolano la sintesi di fattori antinfiammatori (come il monossido di azoto, NO). Quest'ultimo è implicato in molte reazioni biologiche che contribuiscono ad abbassare la pressione e a mantenere in salute il cuore e il nostro sistema cardiovascolare.

Tra le tante attività, impedisce l'aggregazione delle piastrine riducendo di conseguenza il rischio di trombi e coaguli, e riduce l'infiammazione, uno dei fattori di rischio per le malattie cardiache e circolatorie. Verrebbe quindi da pensare che, se le catechine stimolano la sintesi di questa molecola amica del cuore, allora proteggono da queste patologie. La correlazione non è così semplice perché lo sviluppo o di queste malattie dipende da tante variabili: abbassare i livelli di infiammazione è fondamentale, ma da solo non è sufficiente a curare o prevenirle.

Quindi possiamo dire che il cioccolato fondente fa bene al cuore? No, ad oggi le ricerche non sono abbastanza solide e i risultati non abbastanza chiari da poter affermare che abbia effetti positivi sul nostro cuore.

Attenzione alle calorie in eccesso

Il cioccolato fondente è costituito da 45-90% di pasta di cacao, burro di cacao e zuccheri. Proprio il burro di cacao è responsabile dell'alta concentrazione nel cioccolato fondente, di acidi grassi saturi (circa 25% di acido palmitico e 33% di acido stearico ), correlati all'aumento di colesterolo "cattivo". Sebbene recenti studi sembrino ridimensionare la cattiva reputazione dell'acido stearico, il cioccolato fondente è comunque una fonte di grassi e zuccheri ad alto contenuto calorico. Pensare che sia salutare potrebbe giustificarne un consumo eccessivo, sottovalutando i rischi cardiovascolari derivanti dall'aumento di peso e quelli legati all'assunzione di zuccheri in eccesso, come carie e iperglicemia.

barretta di cioccolato

Negli studi finora disponibili, infine, non viene preso in considerazione lo stile di vita e l’alimentazione dei partecipanti, che, come indicato da tutti gli enti competenti, OMS in primis sono il fattore primario di prevenzione per la salute cardiovascolare.

In conclusione, non sarà la singola molecola o il singolo alimento a proteggerci dall’invecchiamento o dalle malattie, ma una dieta sana, varia ed equilibrata come quella mediterranea, associata alla giusta dose di movimento ed esercizio fisico. Non bisogna però disperarsi: le linee guida per l'alimentazione ci dicono che, nell'ambito di una dieta equilibrata, possiamo consumare circa 30 gr di cioccolato occasionalmente senza troppi rimorsi per la nostra salute, ma solo per il suo gusto.

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