0 risultati
video suggerito
video suggerito
16 Ottobre 2023
17:03

Il ghiaccio marino in Antartide ha raggiunto i minimi storici alla fine dell’inverno australe 2023

In oltre 40 anni di osservazioni, il ghiaccio marino che circonda l’Antartide non è mai stato così poco esteso alla fine dell’inverno australe come in questo 2023. Si temono impatti pesanti sul sistema climatico terrestre e sugli ecosistemi.

6 condivisioni
Il ghiaccio marino in Antartide ha raggiunto i minimi storici alla fine dell’inverno australe 2023
Immagine

Quest'anno l'estensione massima del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il valore più basso mai registrato. Secondo i dati preliminari del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) degli Stati Uniti, per la prima volta nella storia di monitoraggio e osservazione dei satelliti (dal 1979 in poi) l'estensione massima è rimasta al di sotto di 17 milioni di chilometri quadrati. Si tratta di un milione di chilometri quadrati (più della dimensione dell'Egitto) al di sotto del precedente record negativo, registrato lo scorso anno. L'estensione massima è stata raggiunta il 10 settembre – 13 giorni prima del solito, dunque con largo anticipo sul calendario – ed è stata circa 1,75 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media di riferimento 1981-2010.

I motivi di questo record negativo

Secondo le ultime analisi dei ricercatori, la riduzione di ghiaccio marino antartico di quest’anno sarebbe da attribuire a un riscaldamento dello strato più superficiale dell’oceano causato dal mescolamento laterale e verticale di strati di acqua più tiepidi, insieme a una temperatura atmosferica superficiale più alta del normale in gran parte dell'Antartide orientale. Particolarmente preoccupante è l'entità della differenza rispetto all'evoluzione stagionale a lungo termine.

Gli scienziati del Global Cryosphere Watch del WMO (World Meteorological Organisation) e la più ampia comunità di ricerca stanno verificando se questo fenomeno rientra nella normale variabilità del continente ghiacciato o se è l'inizio di un nuovo, preoccupante stato dovuto all'eccesso di gas serra climalteranti nell'atmosfera e nell'oceano.

Immagine
A sinistra: concentrazione media di ghiaccio marino antartico per settembre 2023. La linea arancione spessa indica il limite climatologico del ghiaccio per il mese di settembre per il periodo 1991–2020. A destra: Anomalie della concentrazione di ghiaccio marino antartico per settembre 2023 (fino al giorno 22) rispetto alla media di settembre per il periodo 1991–2020. Fonte dei dati: ERA5. Credits: Copernicus Climate Change Service/ECMWF.

Le possibili conseguenze

Petra Heil, esperta della Divisione Antartica dell'Australia e parte del Global Cryosphere Watch dell'OMM, ha dichiarato:

Il deficit di ghiaccio marino antartico del 2023 ha un impatto diretto sul clima e sugli ecosistemi, sia nelle vicinanze che in lontananza, anche alle latitudini più basse, dove risiede la maggior parte della popolazione umana e dei suoi interessi economici.

L'enorme distesa di ghiaccio glaciale dell'Antartide e la circostante copertura di ghiaccio marino sono fondamentali per la regolazione del clima, perché riflettono l'energia solare nell'atmosfera e nello spazio. Al contrario, la superficie più scura dell'oceano assorbe la maggior parte dell'energia solare in entrata. Quindi, una minore quantità di ghiaccio marino contribuisce all'aumento delle temperature superficiali, accelerando così un circolo vizioso.

Immagine
Rispetto all’acqua liquida, il ghiaccio riflette una porzione maggiore della luce incidente.

Inoltre, se l’estensione del ghiaccio marino continuerà a restare drammaticamente ridotta fino al minimo estivo del 2024 e oltre, gran parte della costa antartica sarà esposta alle onde oceaniche e al clima marittimo. Ciò potrebbe portare a due conseguenze tra loro diametralmente opposte: da un lato l’erosione del ghiaccio costiero più perenne e delle piattaforme di ghiaccio, con destabilizzazione della calotta glaciale. Dall’altro, un maggiore accumulo di ghiaccio vicino alla costa, che compenserebbe in parte la minaccia dell’innalzamento del livello del mare.

A tal proposito Omar Baddour, capo del monitoraggio del clima presso il WMO, ha affermato:

C'è una crescente preoccupazione per i rapidi cambiamenti nella criosfera – lo scioglimento dei ghiacci marini, delle lastre di ghiaccio e dei ghiacciai. La diminuzione del ghiaccio marino antartico quest'anno è stata davvero drammatica. Ciò che accade in Antartide e nell'Artico si ripercuote sull'intero pianeta.

Record negativi anche per l'estensione minima estiva

L'estensione del ghiaccio marino antartico è in declino a lungo termine, non solo al termine dell'inverno australe: l'estensione minima estiva di quest'anno è stata l'ottava più bassa mai registrata.

Fino a tempi relativamente recenti si pensava che l'Antartide fosse relativamente stabile. Dal 2017, l'area che va dal Mare di Weddell a ovest verso il Mare di Ross, nella parte più meridionale dell'Oceano Pacifico, è caratterizzata da una bassa estensione di ghiaccio marino più o meno costante.

Immagine

A riguardo, lo studioso Gorm Dybkjær dell'Istituto meteorologico danese ha dichiarato:

L'estensione totale dei ghiacci nell'Antartide continua a mantenersi su livelli minimi da record, con scostamenti dalla media a lungo termine di oltre tre deviazioni standard. In effetti questo significa che l'evento è estremamente raro e suggerisce che il sistema fisico potrebbe essere passato a un altro stato. Si tratta di un evento estremo straordinario.

A tal proposito vale la pena ricordare che la Penisola Antartica (la punta nord-occidentale vicina al Sud America) è tra le regioni che si stanno riscaldando più rapidamente del pianeta, quasi 3 °C negli ultimi 50 anni.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views