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23 Febbraio 2024
14:17

Il lander Odysseus è arrivato sulla Luna: il primo allunaggio privato della storia è americano

Sebbene con qualche problema, il lander Nova-C Odysseus di Intuitive Machines è allunato con successo. Gli USA tornano così sulla Luna per la prima volta dal 1972. È la prima volta che una navicella spaziale privata sbarca sul nostro satellite naturale.

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Il lander Odysseus è arrivato sulla Luna: il primo allunaggio privato della storia è americano
allunaggio odysseus
Il lander Nova–C Odysseus durante l’allunaggio. Credits: Intuitive Machines.

Dopo 52 anni gli USA tornano sulla Luna: il 23 febbraio 2024, alle ore 00:23 italiane, il lander statunitense Nova-C Odysseus dell'azienda Intuitive Machines è atterrato con successo sulla superficie della Luna, trasportando 12 esperimenti scientifici. È il primo allunaggio compiuto da un'azienda privata ed è la prima volta che una sonda americana si posa sul nostro satellite naturale dal 1972, cioè dall'ultima missione del programma Apollo. Il lancio della missione è avvenuto il 15 febbraio 2024 da Cape Canaveral, in Florida, con un razzo Falcon 9 di SpaceX.

Quali problemi ha avuto il lander Odysseus durante l'allunaggio

L'atterraggio sulla Luna è avvenuto in maniera automatizzata tramite un sistema di navigazione con camere e sensori laser, pur con qualche problema tecnico sulla cui esatta natura non conosciamo ancora molto. Sappiamo che Odysseus ha dovuto effettuare un'orbita lunare in più prima di compiere l'atterraggio, ritardando così di due ore il touchdown, cioè l'arrivo sulla superficie lunare. Intuitive Machine ha avuto inoltre qualche difficoltà a mettersi in comunicazione con il lander, riuscendoci 20 minuti dopo l'allunaggio, anche se con un segnale di debole intensità.

Al momento non è chiaro quale sia stata la causa della difficoltà: potrebbe essere un problema di orientazione imperfetta di Odysseus o un ostacolo che disturba fisicamente la comunicazione radio. Attualmente non si conosce nemmeno la posizione esatta del lander. Tutti i team dedicati sono al lavoro per risolvere questi problemi nei prossimi giorni. Odysseus poi entrerà nella lunga notte lunare (circa 14 giorni terrestri), al termine della quale non è prevista una sua riaccensione.

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Credits: Intuitive Machines.

Gli obiettivi della missione

Il lander Nova-C Odysseus fa parte della prima missione totalmente realizzata e gestita da Intuitive Machines, chiamata IM-1. Il lander monta a bordo una serie di 12 esperimenti scientifici, di cui 6 per conto della NASA (tra cui una speciale fotocamera per l'analisi dettagliata della regolite lunare) che ha finanziato in parte la missione con 118 milioni di dollari. Lo scopo principale di questa missione è raccogliere nei prossimi 10 giorni quanti più dati possibile in ottica di future missioni di esplorazione umana lunare. Il sito di atterraggio è stato scelto proprio perché potrebbe ospitare acqua ghiacciata, una risorsa di ovvio interesse per future missioni sulla Luna con equipaggio.

Il ruolo dei privati nella nuova “corsa alla Luna”

A sua volta, la missione IM-1 è parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA, che ha proprio il compito di preparare missioni umane sulla Luna tramite robot realizzati da aziende private. Il ruolo dei privati nel programma CPLS dovrebbe infatti contribuire ad abbassare notevolmente i costi dell'esplorazione umana sulla Luna.

Da questo punto di vista, Intuitive Machine non è l'unico privato con gli occhi puntati verso il nostro satellite: anche Astrobotic Technology (che recentemente ha inviato sulla Luna il lander Peregrine) e Firefly Aerospace stanno lavorando a programmi lunari, una conferma del fatto che la Luna costituisce un interesse non solo scientifico ma anche economico. Tuttavia al momento è difficile prevedere quale sarà il futuro delle missioni private lunari, poiché dipende da molti fattori non solo tecnologici ma anche legati alla space economy. Un'altra variabile importante saranno i tempi del programma Artemis e la possibilità di costruire una stazione orbitale lunare.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Laureato in Astrofisica all’Università di Trieste e ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste. È stato coordinatore della rivista di astronomia «Le Stelle», fondata da Margherita Hack. Insieme a Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio gestisce il progetto di divulgazione astronomica «Chi ha paura del buio?». Vive e lavora a Milano.
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