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17 Febbraio 2024
8:00

Perseverance cattura il panorama di Marte con tanto di vento marziano: ecco il video

Il video del pianeta rosso è stato realizzato unendo le 1237 foto di Marte scattate dal rover Perseverance, che ha raccolto anche il rumore del vento marziano.

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Perseverance cattura il panorama di Marte con tanto di vento marziano: ecco il video
panorama marte perseverance

Non capita certo tutti i giorni di immergersi nel panorama di Marte, con tanto del rumore reale del vento marziano. Questa panoramica sferica a 360° è stata realizzata a partire da 1237 immagini raccolte tra il 3 e il 4 novembre 2023 dal rover Perseverance della NASA, per un totale di 4,5 miliardi di pixel. Le singole foto sono state poi unite per realizzare questo panorama navigabile. All'interno del panorama potrete vedere anche il rover, anche questo ricostruito a partire da 64 “selfie” che Perseverance si è scattato il 6 novembre.

Come si vede navigando il panorama, parti più “alte” del cielo, che appaiono un po' più scure, sono state ricostruite a partire dal colore reale del cielo fotografato da Perseverance. A parte questo, il video è assolutamente autentico: i colori sono naturali – cioè quelli effettivamente catturati dalle camere di Perseverance – e l'audio che potete ascoltare è stato registrato dai microfoni ad alta definizione montati a bordo del rover stesso.

A raccogliere le immagini è stato un sistema di due camere chiamato Mastcam-Z, montato sulla “testa” del rover. Queste camere sono pensate proprio per realizzare immagini stereoscopiche (cioè “in 3D”) in alta risoluzione.

Immagine
Le due camere Mastcam–Z. Credits: MSSS/ASU.

Il panorama è stato ottenuto nei pressi del cratere Jezero dove Perseverance atterrò il 18 febbraio 2021. Questo cratere largo poco meno di 50 km era anticamente occupato da un lago di acqua liquida (eh sì, su Marte un tempo c'era molta acqua); il rover della NASA atterrò nei pressi del delta alluvionale di un antico fiume che si immetteva nel lago. Uno dei principali obiettivi di Perseverance, infatti, è la ricerca di eventuali indizi che potrebbero suggerire la possibile presenza di vita nel lontano passato del pianeta rosso. Quale luogo migliore per farlo se non i resti di un antico bacino d'acqua?

Tra gli altri scopi del rover c'è anche la sperimentazione di tecnologie utili per le future missioni umane su Marte. Per esempio, grazie al dispositivo MOXIE (Mars OXygen In-situ resource utilization Experiment) il rover è riuscito a produrre ossigeno su Marte a partire dall'anidride carbonica dell'atmosfera.

Fonti
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Laureato in Astrofisica all’Università di Trieste e ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste. È stato coordinatore della rivista di astronomia «Le Stelle», fondata da Margherita Hack. Insieme a Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio gestisce il progetto di divulgazione astronomica «Chi ha paura del buio?». Vive e lavora a Milano.
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