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19 Dicembre 2023
14:45

Il sale antighiaccio è dannoso per l’ambiente: i motivi e le soluzioni

Il sale antighiaccio (cloruro di sodio e cloruro di calcio) che in inverno viene sparso sulle strade compromette suolo, falde idriche, corsi d'acqua, laghi ed ecosistemi. Vediamo come possiamo ridurne l'impatto sull'ambiente e quali alternative esistono al sale antigelo.

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Il sale antighiaccio è dannoso per l’ambiente: i motivi e le soluzioni
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Con l’arrivo dell’inverno, il ghiaccio ricomincia a formarsi sulle strade e ricompaiono anche i mezzi spargisale, che spargono sull’asfalto cloruro di sodio (il comune sale da cucina) e cloruro di calcio per rendere più sicura la circolazione di veicoli e persone. Il sale è fondamentale per evitare che si formi ghiaccio sul fondo stradale oppure per fondere quello che si è già formato. Tuttavia il suo impatto sul suolo, sulle acque dolci superficiali e sotterranee, e quindi anche sugli ecosistemi, è notevole e può protrarsi anche durante le stagioni successive all’inverno. Perché il sale antigelo è così dannoso e a quali soluzioni potremmo ricorrere?

Gli effetti del sale antighiaccio sul suolo

Negli ultimi anni numerosi studi hanno messo in evidenza come la salinità di suolo e acque stia aumentando drasticamente in tutto il pianeta. Da dove provengono i sali in eccesso? Le fonti comprendono l’agricoltura, l’industria e l’estrazione mineraria, ma non solo: il sale antighiaccio ha un ruolo centrale, al punto da risultare in alcune aree (per esempio quelle settentrionali degli Stati Uniti) la causa primaria dell’aumento di salinità.

Il sale antighiaccio si infiltra nel terreno, dove può rimanere anche a lungo prima di raggiungere le falde idriche. Il sodio, in particolare, tende a legarsi alle particelle del terreno, che lo trattengono più a lungo rispetto al cloro. Gli ioni sodio e cloro vengono assorbiti dalle piante, con effetti deleteri: le piante seccano e muoiono, come se fossero state esposte a una lunga siccità, e di conseguenza anche l’agricoltura nei campi adiacenti le strade ne risente.

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Gli effetti dell’aumento della salinità nel suolo.

Le conseguenze sulle falde idriche

Dopo un tempo più o meno lungo, il sale raggiunge le falde idriche. Le analisi effettuate sulle acque dei pozzi vicini alle strade hanno mostrato che la loro acqua ha una concentrazione di cloro e sodio particolarmente alta. Queste concentrazioni presentano picchi proprio dove in inverno è necessario spargere una maggiore quantità di sale, per esempio in corrispondenza di strade con pendenze elevate o curve molto strette. Come abbiamo detto, i sali dal terreno non raggiungono subito le falde, quindi la contaminazione di queste ultime non è limitata ai mesi invernali ma dura tutto l’anno. Ciò comporta un’ulteriore riduzione della quantità di acqua potabile disponibile per il consumo umano (già compromessa dal riscaldamento globale, dalle sostanze inquinanti emesse dalle attività umane e dall’eccessiva estrazione da parte dell’uomo). Come se non bastasse, il sale è in grado di corrodere le tubature che forniscono acqua potabile: in questo modo vengono liberati metalli pesanti come il piombo.

Le ripercussioni sui corsi d’acqua

Il sale antighiaccio, scorrendo in superficie trasportato dalle acque meteoriche o risalendo dalle falde idriche, può raggiungere corsi d’acqua e laghi. Numerosi studi hanno mostrato come qui il sale in eccesso provochi la drastica riduzione dello zooplancton, che costituisce una fonte di nutrimento per molte specie acquatiche. Allo stesso tempo, determina un aumento del pH e di conseguenza la proliferazione delle alghe, che riducono la quantità di luce che arriva sul fondale mettendo a rischio gli organismi che ci vivono.

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L’aumento dei valori di pH in corrispondenza dei corsi d’acqua degli Stati Uniti, dovuto in buona parte al sale antighiaccio. Credits: Sujay S. Kaushal et al..

Soluzioni per ridurre l’impatto ambientale del sale antighiaccio

Negli ultimi cinquant’anni, la quantità di sale antighiaccio utilizzata in inverno è drasticamente aumentata, soprattutto nelle regioni più fredde del pianeta. Alla luce delle gravi conseguenze che il suo utilizzo comporta, è indispensabile prendere in modo sistematico alcuni accorgimenti. Per esempio, stoccare il sale in strutture coperte di cemento che evitino eventuali perdite, valutare meglio le quantità di sale da impiegare in base alle temperature presenti, applicare soluzioni saline sulle strade per impedire al ghiaccio di formarsi sull’asfalto.

Allo stesso tempo, si stanno cercando alternative al sale antighiaccio. Negli Stati Uniti, per esempio, si sta impiegando un sostituto molto particolare: il succo di barbabietola, che è in grado di impedire la formazione del ghiaccio ed è sostenibile in quanto viene ricavato dagli scarti. Esistono anche altre sostanze a base di carboidrati in grado di fondere il ghiaccio, ma che spesso devono essere associate al sale. Tuttavia servirà ancora molta ricerca prima di trovare validi sostituti al sale attualmente utilizzato.

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