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11 Novembre 2024
12:28

In arrivo la costellazione IRIS2, la risposta europea a Starlink di Elon Musk per internet satellitare

L'Unione Europea ha approvato il progetto IRIS², diretto concorrente di Starlink, che manderà in orbita una costellazione di 290 satelliti per fornire internet satellitare sicuro ad alta velocità per enti governativi e privati cittadini. Uno dei tre centri di controllo della costellazione sarà in Italia.

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In arrivo la costellazione IRIS2, la risposta europea a Starlink di Elon Musk per internet satellitare
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La Commissione Europea ha dato il via libera il 31 ottobre 2024 a IRIS² (Infrastruttura per la Resilienza, l'Interconnettività e la Sicurezza via Satellite), una nuova costellazione satellitare che si propone di essere la risposta europea al sistema satellitare Starlink del magnate Elon Musk. Il progetto IRIS², a cui è stato destinato un budget di 2,4 miliardi di euro,  sarà realizzata dal consorzio SpaceRise che si occuperà di sviluppare, realizzare e gestire il sistema satellitare di connettività sicura dell'Unione Europea. La costellazione satellitare sarà costituita da 290 satelliti divisi tra orbita terrestre bassa (sotto i 2000 km di altitudine dalla superficie terrestre) ed orbita terrestre media (tra i 2000 km e i 35.000 km).

La rete è progettata per fornire servizi di connettività sicura agli stati membri dell'Unione Europea e connessione a banda larga sia per enti governativi che per le imprese private e i cittadini europei, specialmente nelle aree che sono attualmente non coperte dalla banda larga da terra. La piena operatività è prevista tra il 2027 e il 2030, con i primi lanci possibilmente nel 2025. Uno dei tre centri di controllo della costellazione si troverà in Italia.

Cosa è il progetto UE IRIS2

IRIS² è un progetto dell'Unione Europea che si propone di costruire una costellazione satellitare per fornire una connessione a Internet via satellite sicura per enti pubblici e privati. IRIS² è l'acronimo di Infrastruttura per la Resilienza, l'Interconnettività e la Sicurezza via Satellite ed è il terzo più grande progetto spaziale europeo, dopo Copernicus e Galileo. L'operatività completa era inizialmente prevista per il 2027, ma è slittata al 2030 dopo il passaggio dal consorzio Thales Alenia Space a quello SpaceRise.

La costellazione IRIS², una volta completata, sarà costituita da un totale di 290 satelliti distribuiti tra l'orbita terrestre bassa, ovvero fino a 2000 km di altitudine dalla superficie terrestre, e l'orbita terrestre media, che arriva fino a circa 35.000 km di altezza, dove si trovano i satelliti geostazionari, cioè che orbitano alla stessa velocità angolare della Terra, apparendo dalla superficie terrestre sempre nello stesso punto in cielo.

Immagine
Rappresentazione schematica dei confini di orbita terrestre bassa, media ed alta. Credits: Mark Mercer, Wikimedia Commons, CC BY–SA 3.0.

Quali sono gli obiettivi di IRIS2

IRIS² punta ad integrarsi con le reti 5G terrestri per fornire per fornire accesso ad internet a banda larga attraverso due tipi di servizi, uno più sicuro destinato alle comunicazioni degli enti governativi, e uno destinato ai privati, che si propone come alternativa diretta alle connessioni internet satellitari a banda larga fornite dai satelliti Starlink di Elon Munsk. Le reti satellitari sono particolarmente utili per quelle zone remote in cui non si hanno connessioni a banda larga cablate.

L'Unione Europea ha approvato il progetto IRIS², Questo richiede un miglioramento quantitativo e qualitativo delle capacità satellitari governative dell'Unione Europea, orientandosi verso soluzioni di sicurezza più elevate, bassa latenza e maggiore larghezza di banda. Tra le applicazioni governative di IRIS² vi saranno sorveglianza delle frontiere e marittima, gestione delle crisi, connessione e protezione delle infrastrutture chiave, sicurezza e difesa, per esempio fornendo connessioni criptate per i soldati impegnati in scenari di guerra.

Non mancheranno anche le applicazioni nel campo privato che, oltre ad offrire connessione ad internet satellitare per i cittadini europei a buon mercato, permetteranno la gestione intelligente delle reti energetiche, del settore bancario, delle attività industriali d'oltremare, dell'assistenza sanitaria a distanza e della connettività rurale. La copertura internet via satellite, anziché cablata, consentirà l'ulteriore sviluppo della banda larga ad alta velocità sia nell'Unione Europea stessa, eliminando le zone morte di copertura internet, che su aree geografiche di interesse strategico al di fuori dell'Unione, in particolare l'Artico e l'Africa, bypassando eventuali limitazioni nelle connessioni terrestri.

Chi costruirà i satelliti europei di IRIS2

Inizialmente IRIS² sarebbe dovuto essere costruito da un consorzio formato da Thales Alenia Space ed Airbus, che avevano messo sul piatto una offerta iniziale da 6 miliardi di euro, diventata poi 10 miliardi, considerata troppo costosa secondo la Commissione Europea. La palla è quindi passata al consorzio SpaceRise, la cui offerta, seppur non resa pubblica, è stata accettata dalla Commissione Europea, con uno slittamento del lancio previsto però dal 2027 al 2030. Il consorzio SpaceRise è costituito da tre noti operatori satellitari europei, Ses Sa, Eutelsat Sa e Hispasat Sa.

Il contratto di concessione ha una durata di 12 anni ed è costituito da un partenariato pubblico e privato.  La parte pubblica sarà finanziata da Unione Europea ed Agenzia Spaziale Europea, mentre quella privata dal consorzio SpaceRise. Essendo questo un progetto di lungo termine che copre molteplici bilanci Ue, attualmente i fondi stanziati coprono i costi fino al 2027. Ulteriori importi potranno essere concessi dopo questa data, ma dovranno passare attraverso lo scrutinio del Parlamento europeo che dovrà valutare lo stato dei lavori e se le prospettive dei costi rientrano nel budget iniziale prefigurato dal progetto.

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