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1 Marzo 2023
7:30

Perché l’Iran è così importante? Il nucleare, la geopolitica e il ruolo internazionale del Paese

L'Iran (l'antica Persia) ha una delle culture più antiche ed elaborate del mondo. Ha da sempre ambizioni imperiali su tutto il Medio Oriente e ormai da parecchi anni potrebbe riuscire a dotarsi di armamenti nucleari che ne aumenterebbero la pericolosità.

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Perché l’Iran è così importante? Il nucleare, la geopolitica e il ruolo internazionale del Paese
geopolitica iran

Negli ultimi mesi in Iran si sono scatenate proteste molto accese contro il regime dell'Ayatollah Khamenei per la richiesta di maggiori diritti e come critica alle difficili condizioni economiche in cui si trova il Paese. Contemporaneamente l'Iran è entrato nelle cronache per l'invio di droni alla Russia nel corso della guerra in Ucraina, forse in cambio dell'aiuto di Mosca a sviluppare il programma nucleare di Teheran, che tanto spaventa Stati Uniti, Israele e Unione Europea.

La geopolitica dell'Iran è influenzata anzitutto dalla sua posizione geografica in Medio Oriente, al crocevia tra Asia, Europa e Africa. Inoltre il Paese è un grande produttore di petrolio e gas naturale, fatto che storicamente l'ha reso un obiettivo economico e strategico per molte potenze globali. Infine, in tempi recenti ha fatto molto scalpore il supporto che Teheran ha offerto a gruppi politici armati come Hezbollah in Libano e Hamas in Palestina.

La politica estera iraniana è spesso descritta come sovversiva e anti-occidentale, con un impegno a espandere la propria influenza in Medio Oriente e a contrastare l'influenza degli Stati Uniti e dei loro alleati nella regione. Vediamo in sintesi quali sono le caratteristiche e le posizioni del Paese.

Avversari e alleati dell'Iran: il rapporto con USA e Russia

La geopolitica dell'Iran è influenzata dalla relazione complessa e spesso tesa con Stati Uniti e Israele e dal rapporto difficile con molti Paesi vicini, inclusi quelli affacciati sul Golfo Persico, come l'Arabia Saudita. L'Iran, infatti, non è altro che l'antica Persia (il cambio di nome è avvenuto nel corso del ‘900) e da sempre ha l'ambizione di dominare la regione mediorientale e di creare un vero e proprio impero.

Negli ultimi decenni l'Iran si sta sempre più avvicinando alla Russia e alla Cina. La Russia, in particolare, è attualmente il più importante alleato di Teheran, anche se non è sempre stato così, anzi. Durante la Guerra Fredda, infatti, l'Iran era alleato agli Stati Uniti, mentre la Russia (allora Unione Sovietica) era il principale avversario. Tuttavia, nel 1979, dopo la caduta del regime dello Scià (il nome dato alla carica del sovrano della Persia), l'Iran ha rotto i rapporti con gli USA e cercato di sviluppare relazioni più strette con Mosca, specialmente nei settori economico e militare.

relazioni usa russia e iran

Negli ultimi anni, le relazioni tra i due Paesi si sono ulteriormente rafforzate a causa delle sanzioni occidentali applicate a entrambi. In particolare, nel 2015 l'Iran e la Russia hanno firmato un accordo per lo sviluppo di progetti congiunti in vari settori, tra cui l'energia, l'agricoltura e i trasporti. Inoltre, i due Paesi hanno sostenuto insieme il governo siriano del dittatore Bashar al-Assad durante la guerra civile, iniziata nel 2011 e non ancora terminata. Infine, ad oggi sappiamo che l'Iran sta fornendo droni da combattimento alla Russia per l'invasione dell'Ucraina.

A livello globale, l'Iran è visto come un attore importante nella politica internazionale e ha spesso cercato di influenzare le questioni globali attraverso il suo sostegno a gruppi militanti in altri Paesi (Hezbollah in Libano e Hamas in Palestina) e attraverso la sua diplomazia. L'Iran è anche un membro fondatore dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) e ha una forte presenza in molte altre organizzazioni internazionali (tra cui la Conferenza sulle relazioni islamiche e la Non-Alleanza).

iran

La minaccia nucleare iraniana

Il programma nucleare iraniano è oggetto di controversie e tensioni internazionali da molti anni. L'Iran ha affermato che ha scopi pacifici ed è finalizzato alla produzione di energia elettrica e all'uso medico, ma molti Paesi, in particolare Stati Uniti e Israele, hanno sostenuto che l'Iran stesse e stia cercando di sviluppare armi nucleari.

Nel 2015 l'Iran ha accettato un accordo con Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Russia e Cina, noto come Accordo sul nucleare iraniano, che prevedeva un limite alla capacità nucleare dell'Iran in cambio di controlli periodici al programma di sviluppo e della revoca delle sanzioni economiche internazionali. Tuttavia, nel 2018 gli Stati Uniti guidati da Donald Trump hanno ritirato il proprio sostegno all'accordo e hanno ripristinato le sanzioni, affermando che Teheran non aveva rispettato i termini dell'accordo.

Accordo nucleare iraniano

Il 27 novembre 2020, il capo del programma nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh, è stato ucciso in un'imboscata a est di Teheran. L'Iran ha attribuito la responsabilità dell'attacco ad Israele, che però ha negato qualsiasi coinvolgimento. I sospetti iraniani derivano dal fatto che Fakhrizadeh era stato precedentemente identificato proprio dallo stato ebraico come uno dei principali responsabili del programma nucleare iraniano e come una minaccia per la sicurezza. Più volte, infatti, vari politici iraniani hanno dichiarato pubblicamente la volontà di cancellare Israele dalle carte geografiche e Israele considera l'Iran il suo nemico numero uno.

Capire la geopolitica dell'Iran: geografia e storia

Per comprendere la geopolitica di un Paese è anzitutto fondamentale conoscerne la geografia e la storia. Vediamole in sintesi.

La geografia dell'Iran in breve

L'Iran si trova nella regione del Medio Oriente e si estende su una superficie di 1.648.195 km², il che lo rende circa 5 volte più grande dell’Italia. Il Paese confina a ovest con l'Iraq, a nord con l'Azerbaigian, l'Armenia e il Turkmenistan e a est con il Pakistan e l'Afghanistan. A sud si affaccia su Golfo Persico e su Golfo di Oman e controlla una delle due sponde terrestri dello stretto di Hormuz, uno dei choke points mondiali.

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La religione predominante è l’islam a maggioranza sciita, una corrente islamica minoritaria nel mondo rispetto all'islam sunnita. La popolazione è molto variegata a livello etnico. Dopo i persiani, l’etnia dominante, ci sono i curdi, gli azeri e gli afghani.

La storia dell'Iran in sintesi

Riassumere la storia di un Paese complesso come l'Iran in un articolo sarebbe molto complesso. Vediamo alcune tappe fondamentali da conoscere.

Le ambizioni imperiali della Persia

Fin dal 7000 a.C., il territorio in cui oggi si trova l’Iran è stato abitato da numerosi popoli che hanno sviluppato importanti civiltà, complice la geografia fisica fatta di numerosi altopiani ben difesi dalle montagne circostanti.

Un delle prime superpotenze globali è nata proprio qui, con la dinastia persiana degli Achemenidi fondata da Ciro il Grande, che sottomise civiltà anche molto sviluppate come i Babilonesi e in poco più di cinquant’anni, fra il sesto e il quinto secolo avanti Cristo, creò un impero dalle dimensioni straordinarie, che si estendeva dalla Libia fino all’India.

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La Persia è stata successivamente conquistata da Alessandro Magno, occupata durante il Medioevo da arabi e mongoli, ma non ha mai perso la sua ambizione imperiale. Nel Novecento, con la dinastia dei Qajar prima e dei Pahlavi poi, ha continuato ad esercitare la propria influenza nella regione mediorientale.

La rivoluzione bianca dello Scià

Con lo Scià ("re") Reza Pahlavi, l’Iran nel ‘900 si è aperto all’Occidente, ottenendo in cambio grandi investimenti nel Paese, soprattutto nel settore del petrolio. Grazie ai relativi introiti ha ottenuto il più grande esercito della regione mediorientale.

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Lo Scià Reza Pahlavi nel 1973

Con la rivoluzione bianca da lui inaugurata lo Scià promosse grandi cambiamenti a livello sociale, con le donne non più obbligate ad indossare il velo, con l’allargamento della popolazione universitaria e una vita sociale più separata dalla religione. Tutto questo però ebbe un grande "costo".

La Savak, la polizia politica, impediva ad ogni voce contraria allo Scià di esprimersi liberamente. L’ondata di frustrazione che ne derivò, insieme ad una grave crisi economica, generò un malcontento che sfociò in grandi manifestazioni di protesta fra il 1978 e il 1979. Alla fine divenne una rivoluzione e lo Scià, ormai malato, fu costretto all’esilio negli Stati Uniti.

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L’Ayatollah Khomeini nel 1978

Fra i vari movimenti emersi con la rivoluzione, quello più organizzato e predominante divenne la fazione religiosa sciita, con a capo l’Ayatollah Khomeini. La forma di governo da lui organizzata divenne unica nel suo genere: una Repubblica Islamica, che porta al potere una componente fissa religiosa e una componente politica elettiva.

La rottura con gli Stati Uniti: la crisi degli ostaggi

Da decenni ormai gli Stati Uniti avevano costruito una proficua alleanza con l’Iran. Con la rivoluzione, l’Ayatollah Khomeini spinse gli iraniani ad attaccare l’ambasciata statunitense di Teheran, e i suoi dipendenti vennero tenuti in ostaggio per più di un anno. Questo portò alla rottura dei rapporti diplomatici e all’antagonismo fra i due Paesi che continua tuttora. Khomeini ha sempre chiamato gli Stati Uniti “il Grande Satana”.

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