
Il progetto IT-Wallet permetterà di aggiungere all'app IO nuovi documenti in formato digitale, tra cui l'ISEE e i titoli di studio (presumibilmente quelli rilasciati dal 2010 in poi). La novità è stata resa possibile dal via libera del Garante per la protezione dei dati personali, che ha espresso parere favorevole su due decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri collegati al PNRR, pur chiedendo precise garanzie per la tutela dei cittadini. Così come avviene già per patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità, prossimamente sarà dunque possibile a portata di smartphone la versione elettronica di altri documenti. La fase sperimentale coinvolgerà inizialmente un numero limitato di utenti e sarà estesa gradualmente, con l'obiettivo di arrivare a una diffusione completa entro la fine dell'anno, ma al momento non si hanno date precise su quando la sperimentazione verrà effettivamente avviata.
I nuovi documenti da aggiungere su IT-Wallet: ISEE e titoli di studio
Gli utenti che saranno coinvolti nella sperimentazione (e, in seguito, tutti gli altri utilizzatori di IT-Wallet) potranno aggiungere nell'app IO l'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che fotografa la condizione economica di un nucleo familiare e serve per richiedere agevolazioni o bonus, e i titoli accademici, presumibilmente quelli emessi dal 2010 in avanti, visto che i database storici non sono ancora completi. A questi si aggiungono certificati di residenza, i documenti legati ai diritti politici come l'iscrizione nelle liste elettorali, e i già presenti tessera sanitaria, patente di guida e carta europea della disabilità.
Un'assenza che peserà ancora è quella della carta d'identità, che a quanto pare non sarà inclusa nella sperimentazione. Lavori in questa direzione sono comunque in corso, perché l'integrazione della CIE nel wallet digitale rappresenta uno degli obiettivi principali per arrivare a un sistema pienamente funzionale.
A differenza di una foto o una scansione, i documenti caricati hanno validità legale e non possono essere falsificati, grazie a un sistema di trasmissione dei dati progettato con elevati standard tecnologici e con il contributo di soluzioni sviluppate anche da grandi aziende, come Apple e Google.
Chi può aggiungere i nuovi documenti nell'app IO
Per accedere alle nuove funzioni sarà necessario utilizzare l'app IO, disponibile da tempo e già usata per servizi come i pagamenti della Pubblica Amministrazione. L'accesso all'app IO e, di conseguenza, al portafoglio digitale richiede sistemi di autenticazione certificati e sicuri, come la CIE o lo SPID, anche se quest'ultimo sembra destinato a lasciare progressivamente il posto alla Carta d'Identità Elettronica, che concentra più funzioni e garantisce standard di sicurezza più moderni. Importante sottolineare che l'attivazione dei nuovi documenti sarà volontaria: sarete voi a decidere se aggiungere l'ISEE o i titoli di studio nel vostro wallet digitale, senza alcun obbligo.