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19 Ottobre 2023
15:36

La Cina dichiara di aver scoperto la “niobobaotite”, un nuovo minerale ricco in niobio

In Cina è stato trovato un nuovo minerale ricco in niobio chiamato "niobiobaotite". Perché questa scoperta potrebbe essere così importante per Pechino?

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La Cina dichiara di aver scoperto la “niobobaotite”, un nuovo minerale ricco in niobio
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Un gruppo di ricercatori cinese del Beijing Research Institute of Uranium Geology ha scoperto in Cina un nuovo minerale ricco in niobio: la niobobaotite. Stando alle loro dichiarazioni, il minerale sarebbe stato certificato dall'IMA – l'ente internazionale che si occupa della nomenclatura dei nuovi minerali – con il codice 2022-127a, e la sua scoperta da un punto di vista economico potrebbe essere estremamente importante per Pechino. A onor del vero, però, è giusto segnalare che al momento il sito dell'IMA non riporta questo minerale all'interno del proprio database, essendo aggiornato a settembre 2023.

La scoperta della niobobaotite in Cina

La scoperta è stata effettuata nel distretto minerario di Bayan Obo, nella Mongolia interna, un'area estremamente interessante dal punto di vista minerario. Al suo interno infatti sono presenti più di 150 tipologie diverse di minerali, 17 dei quali scoperti per la prima volta proprio qui.

Più nello specifico, la niobobaotite è stata osservata per la prima volta grazie all'analisi di alcuni campioni di roccia al microscopio elettronico. Con questo strumento sono stati osservati cristalli di niobobaotite con una misura variabile tra i 20 e gli 80 millesimi di millimetro. A dispetto del nome, però, questo minerale non contiene solo niobio ma anche percentuali variabili di bario, titanio, ferro e cloro.

Immagine
Immagine al microscopio elettronico della niobobaotite. Credit: CNNC.

L'importanza del niobio

Il niobio è un elemento ottimo per realizzare leghe metalliche superconduttrici, oltre che ad avere un'ampia gamma di applicazioni nei settori medico, aerospaziale, elettronico e dell'energia nuclare. Al momento la Cina importa circa il 95% di questo metallo dall'estero (stando ai dati del South China Morning Post) ma i giacimenti di questa nuova risorsa potrebbero essere così grandi da rendere la Cina autosufficiente, almeno secondo Antonio Castro Neto, professore di ingegneria elettrica all'Università di Singapore. Al momento, però non sono ancora state effettuate analisi approfondite per stimare l'esatta grandezza del giacimento e quindi è difficile dire con esattezza quale sarà la sua effettiva importanza dal punto di vista economico e strategico.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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