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11 Ottobre 2024
17:30

La “cometa del secolo” sta per arrivare al punto più vicino alla Terra: come individuarla e quando fotografarla

Sabato 12 ottobre 2024 la "cometa del secolo" C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS raggiungerà la massima vicinanza con la Terra: sarà il momento migliore per osservarla e fotografarla nel cielo. Ecco i nostri consigli e le previsioni per pianificare al meglio osservazioni e sessioni fotografiche.

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La “cometa del secolo” sta per arrivare al punto più vicino alla Terra: come individuarla e quando fotografarla
cometa del secolo
La cometa C/2023 A3 fotografata dall’Italia. Credit: Edu INAF, CC BY–SA 2.0, via Wikimedia Commons

Domani 12 ottobre 2024 la "cometa del secolo" C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) raggiungerà la minima distanza dalla Terra, a circa 70 milioni di km dal nostro pianeta, con la possibilità di poterla osservare anche a occhio nudo. Attualmente la cometa è visibile in una finestra iniziale di un'ora dal tramonto ed è luminosa quanto Giove, anche se vederla a occhio nudo risulta difficile poiché la sua luminosità è “spalmata” su tutta la dimensione della chioma (cioè la “testa” della cometa) ed è immersa nella luce del tramonto. La cometa è comunque ben visibile con un binocolo, e anzi questi sono i giorni migliori per osservare e per fotografare la "cometa del secolo". In alternativa, il progetto Virtual Telescope ha in programma per il 12 ottobre dalle 19:00 una diretta web di osservazione della cometa.

Come individuare la posizione della “cometa del secolo”

Per poter individuare la cometa serve innanzitutto un orizzonte ovest completamente sgombro da qualsivoglia ostacolo. Seguite il Sole durante il tramonto, identificate il punto esatto in cui scompare dietro l'orizzonte e guardate poco più in alto a sinistra. Usando il pugno teso a distanza di un braccio come unità di misura, la cometa si troverà a circa un pugno a sinistra del punto di tramonto del Sole. È possibile tentare l'osservazione a occhio nudo, ma per non rischiare di rimanere delusi vi consigliamo l'utilizzo almeno di un piccolo binocolo.

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Rappresentazione schematica della posizione della "cometa del secolo" nei giorni intorno alla massima vicinanza con la Terra del 12 ottobre. I valori in gradi in basso si riferiscono alla distanza angolare dal punto cardinale ovest, mentre quelli in alto si riferiscono all’altezza dall’orizzonte. La larghezza di un pugno a distanza di un braccio dà una rozza idea di quanto corrispondano 10 gradi in cielo. Credit: Luca Tortorelli

Nello schema qui sopra riportiamo la posizione della cometa nei giorni prossimi alla massima vicinanza con la Terra. Ogni posizione si riferisce alle coordinate di Roma. L'11 ottobre sera alle 19:00, la cometa si troverà a circa dal punto di tramonto del Sole, tramontando alle 19:30 circa. Ogni notte, l'altezza della cometa sull'orizzonte aumenterà di circa 3°, tramontando circa 20 minuti dopo. Il 12 ottobre alle 19:00 la cometa sarà a circa 10° sopra il punto di tramonto del Sole e tramonterà alle 19:50.

Entro la sera del 14 ottobre la cometa sarà ben posizionata nel cielo a metà strada tra Venere (in alto a sinistra) e la brillante stella arancione Arturo (in basso a destra). La cometa sarà situata a circa 21° (cioè circa "due pugni") sia dal pianeta sia dalla stella. Alla sera del 19 ottobre, la cometa sarà a circa 30° (circa "tre pugni") sopra l'orizzonte ovest-sudovest, tramontando tre ore e mezza dopo il Sole. Entro il 26 ottobre l'altezza sull'orizzonte sarà aumentata fino a 38° a ovest-sudovest (quasi "quattro pugni"), tramontando ben quattro ore e mezza dopo il Sole, ma a quel punto la cometa sarà troppo debole per poter essere avvistata con facilità, anche con un binocolo.

Come fotografare Tsuchinshan-ATLAS: i consigli 

Il requisito più importante è quello di cercare una zona con poco inquinamento luminoso e con orizzonte ovest completamente sgombro. In secondo luogo, vi consigliamo di dotarvi di una fotocamera reflex o mirrorless, o semplicemente di uno smartphone dotato di impostazioni avanzate che permettono di effettuare foto in modalità notturna. È utile inoltre dotarsi di un treppiede dal momento che il tempo di esposizione può variare da sotto al secondo (poco dopo il tramonto) ad una decina di secondi. Inoltre avere un obiettivo dotato di un grande campo di vista aiuta, specialmente se non si è sicuri dell'esatta localizzazione della cometa.

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La cometa C/2023 A3 fotografata dall’Italia. Credit: Gianluca Masi, The Virtual Telescope Project

Forniamo inoltre alcuni consigli sulle impostazioni di scatto da adottare, sebbene quest'ultime variano di molto in dipendenza del sito osservativo e del momento di scatto. L'ISO dovrebbe essere impostato tra i 400 e gli 800, con una apertura f/2.8-f/4 per immagazzinare più luce possibile. Data la piccola dimensione dell'oggetto, bisogna utilizzare la messa a fuoco manuale, mettendo a fuoco un oggetto brillante e lontano, come la Luna o una stella. Il tempo di esposizione varia da sotto al secondo pochissimo dopo il tramonto alle decine di secondi 30-45 minuti dopo il tramonto. Verosimilmente il tempo di esposizione aumenterà man mano che la cometa diventa più debole nei giorni successivi alla massima vicinanza con la Terra.

Un ultimo consiglio sulla coda della cometa, la parte più spettacolare da fotografare. Attualmente la chioma misura circa 209.000 km di diametro ed è accompagnata da una coda lunga circa 29 milioni di km. Il 12 ottobre la coda della cometa sarà rivolta quasi direttamente verso la Terra, quindi potrebbe apparire un po' accorciata. Nei giorni successivi, invece, oltre a essere visibile per più a lungo dopo il tramonto, la coda sembrerà ruotare rapidamente verso est (sinistra) e allungarsi notevolmente notte dopo notte. Di conseguenza, per fotografare la spettacolare coda è consigliabile attendere 2-3 giorni dopo la massima vicinanza con la Terra del 12 ottobre. Ciò non costituisce un problema perché, sebbene la cometa tenderà a diventare più debole, l'attrezzatura fotografica permetterà di scattare foto a lunga esposizione che compensano la diminuzione in luminosità.

Le previsioni aggiornate sulla visibilità della cometa

La cometa ha raggiunto la sua massima luminosità il 9 ottobre, quando il fenomeno del forward scattering (“diffusione in avanti”), dovuto ai grani di ghiaccio che circondano la cometa e alla sua posizione tra la Terra e il Sole, ha aumentato la luminosità della cometa sino a renderla simile a quella di Venere.

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Sfortunatamente il 9 ottobre la cometa era ancora troppo vicina angolarmente al Sole, per cui non si è potuto apprezzare appieno il repentino aumento di luminosità. Dal 9 ottobre, la cometa ha iniziato gradualmente a diventare più debole e al momento della scrittura dell'articolo, la magnitudine è confrontabile a quella di Giove, pari a circa –2,5. Le ultime proiezioni prevedono che al momento della massima vicinanza con la Terra la cometa avrà magnitudine pari a 0,1, simile a quella di Saturno.

Nonostante quest'ultimo sia facilmente visibile ad occhio nudo, non è detto che lo stesso avvenga per la cometa. Avere una magnitudine (termine usato dagli astronomi per descrivere la luminosità) confrontabile a quella di Saturno ha un significato diverso se lo si associa ad un pianeta o ad una cometa, poiché in quest'ultimo caso la luminosità è “spalmata” in un area grande quando la Luna piena.

La cometa potrebbe quindi essere visibile ad occhio nudo da cieli poco inquinati, e sgombri da ostacoli ad ovest, ma vi consigliamo comunque l'utilizzo di un binocolo o di un piccolo telescopio per evitare di rimanere delusi dall'evento celeste. Il binocolo infatti vi aiuterà a localizzare più facilmente la cometa, per poi tentare l'osservazione ad occhio nudo una volta nota la sua posizione.

Entro il 16 ottobre, la sua luminosità potrebbe essersi ridotta a seconda magnitudine, sebbene comunque luminosa quanto la Stella Polare. Entro il 19 ottobre, le previsioni suggeriscono che C/2023 A3 Tsuchinshan–ATLAS brillerà come una ordinaria stella di terza magnitudine, mentre il 26 ottobre, la cometa sarà probabilmente scesa a quinta magnitudine, l'equivalente di una stella molto debole visibile a occhio nudo solo da un luogo buio.

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