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La "cometa del secolo" C/2023 A3 (Tsuchinshan-Atlas) ha oltrepassato il momento di massima vicinanza con la Terra e, dopo aver raggiunto il suo picco di luminosità nei giorni dal 9 al 12 ottobre, in questi giorni è ancora visibile per un paio di ore dopo il tramonto del Sole. Per osservarla bisogna guardare in direzione ovest a circa 20° di altezza sull'orizzonte. Vi consigliamo prima di individuarla con un binocolo e poi di tentare l'osservazione a occhio nudo, ancora possibile in cieli particolarmente bui. Intanto, ecco una carrellata di immagini del corpo celeste dall'Italia, dal mondo e anche dalla Stazione Spaziale Internazionale.

Dopo il passaggio al perigeo del 12 ottobre con una magnitudine pari a 0,2, la "cometa del secolo" si sta allontanando sempre di più dal Sole nei nostri cieli. Questo permette alla cometa di essere visibile dopo il tramonto per un tempo più lungo, che adesso è prossimo alle due ore con una magnitudine pari a circa 1.

Il 17 ottobre la cometa sarà visibile in cielo per ben due ore e mezza dopo il tramonto del Sole, che avviene alle 18:30 (coordinate di Roma). A quell'ora la cometa si troverà a 30 gradi di altezza sull'orizzonte, in direzione ovest/sud-ovest, a metà strada tra Venere e la stella Arturo. La sua magnitudine andrà diminuendo col passare dei giorni, con un valore previsto di magnitudine pari a circa 2 per il 17 ottobre, cosa che rende difficoltosa la visione ad occhio nudo. Il consiglio è quello di usare un piccolo binocolo, individuare la cometa e poi tentare l'osservazione ad occhio nudo, e, perché no, anche la fotografia della cometa.
Chiaramente, più il cielo sarà sgombro all'orizzonte e privo di inquinamento luminoso, maggiore sarà lo spettacolo: in particolare, nei cieli molto puliti si potrà fotografare al meglio la lunga coda della cometa, come in questo scatto dalle isole Hawaii.

La cometa è stata fotografata anche dallo spazio, in particolare dalla cupola della Stazione Spaziale Internazionale, dove nei giorni lo spettacolo era garantito non solo dall'assenza di turbolenza atmosferica ma anche dalle aurore boreali visibili in lontananza.
