
Una grande spirale di colore azzurro che ruota lentamente e attraversa il cielo: questo è il curioso e suggestivo spettacolo, durato qualche minuto, a cui hanno assistito migliaia di persone in tutto il Nord Italia (principalmente Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia) ieri sera poco dopo le 21. Non si tratta di un rarissimo fenomeno astronomico né tantomeno di navicelle aliene, ma di una cosiddetta "spirale SpaceX", chiamata talvolta anche "spirale spaziale" o "spiral anomaly", ovvero il secondo stadio di un razzo Falcon 9 di SpaceX di Elon Musk che ad alta quota si preparava al rientro a terra previsto nell'Oceano Pacifico.

Il razzo era decollato dal complesso di lancio 40 a Cape Canaveral, in Florida, un paio d'ore prima, alle 18:48 italiane. Trasportava la missione NROL-69, che ha posto in orbita un satellite per la sicurezza nazionale per conto del National Reconnaissance Office, ente gestore dei satelliti spia statunitensi. Per via della natura militare della missione, la traiettoria del secondo stadio non era nota in anticipo. Gli abitanti del Nord Italia – ma anche di alcune regioni di Francia e UK – non potevano quindi sapere che avrebbero potuto ammirare questo vortice luminoso nel cielo.

Come si formano le "spirali SpaceX" è presto detto. Una delle fasi di preparazione del secondo stadio del Falcon 9 al rientro atmosferico è l'espulsione in alta atmosfera del carburante non utilizzato e del vapore acqueo presenti nei serbatoi. Lassù le temperature sono molto basse e questi materiali ghiacciaio rapidamente, andando a formare cristalli che riflettono la luce del sole sotto l'orizzonte, apparendo così luminosi. «Ma come, è successo di notte, com'è possibile che i ghiacci riflettessero la luce del sole?», può chiedere qualcuno. Semplicemente, la spirale di ghiacci era così alta da consentirle di raccogliere un po' di luce: è lo stesso motivo per cui di notte possiamo vedere i satelliti artificiali! Se a questo aggiungiamo la rotazione del secondo stadio, ecco che otteniamo la forma "a vortice" ben riconoscibile in molte delle foto scattate ieri sera.

Il fenomeno delle "spirali SpaceX" non è nuovo: da anni viene documentato in varie parti del mondo, dagli USA alla Nuova Zelanda passando per l'Africa orientale e per l'Europa, sempre al di sotto di un secondo stadio SpaceX intento a sfiatare il carburante. Il fenomeno ha cominciato a acquisire fama tra gli appassionati di esplorazione spaziale e astronautica nel 2023 per via delle bellissime foto scattate in Alaska dal cacciatore di aurore Todd Salat.