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La vitamina C previene o cura il raffreddore? No, è una bufala

La vitamina C, o acido ascorbico, non è in grado di bloccare le infezioni da virus e quindi non previene o cura i sintomi del raffreddore. Potrebbe però ridurne leggermente la durata.

26 Dicembre 2023
14:00
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La vitamina C previene o cura il raffreddore? No, è una bufala
raffreddore

La vitamina C, chiamata anche acido ascorbico, è un micronutriente con proprietà antiossidanti fondamentale per la salute umana. A differenza di quello che si possa pensare, però, la vitamina C non previene il raffreddore. Questo perché la vitamina C non è una barriera fisica che impedisce al virus di infettarci.

Il raffreddore, infatti, è una malattia causata da un'infezione virale: i virus più comuni sono i rinovirus, i virus influenzali e parainfluenzali, gli adenovirus, il virus respiratorio sinciziale e i coronavirus. La vitamina C non è in grado di bloccare l'ingresso di questi virus all'interno delle nostre vie respiratorie e di conseguenza non previene il raffreddore.

vitamina C molecola

Alcuni studi però hanno dimostrato che chi assume 200 milligrammi (mg) di vitamina C in più al giorno durante il raffreddore ha qualche piccolo beneficio. La durata del raffreddore negli adulti potrebbe durare l'8% di meno, mentre nei bambini il 14%. Dato che però questi benefici sono bassi, per ora non si consiglia di assumere extra vitamina C tramite integrazione.

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e la Società Italiana di Nutrizione (SINU) consigliano di assumere queste quantità di vitamina C al giorno in base all'età, indipendentemente dalla presenza di sintomi come il raffreddore:

  • 1-3 anni: 35 mg;
  • 4-6 anni: 45 mg;
  • 7-10 anni: 60 mg;
  • 11-14 anni: maschi 90 mg e femmine 80 mg;
  • 15 e più: maschi 105 mg e femmine 85 mg;
  • gravidanza: 100 mg;
  • allattamento: 130 mg.

Non è strettamente necessario assumerla tramite integratori perché si trova in diversi alimenti: i più ricchi sono peperoni, kiwi, arance e agrumi. È comunque consigliato di monitorare il proprio introito giornaliero di vitamina C. Questo perché la vitamina C svolge diversi ruoli importanti come mantenere la salute di denti, gengive e dei vasi sanguigni, ma anche facilitare l'assorbimento del ferro di origine vegetale (come quello presente nei legumi) e aiutare a mantenere sana la pelle.

Ad ogni modo è importante specificare che prendere integratori di vitamina C senza che ci sia effettivamente una carenza, potrebbe essere un problema. Anche le vitamine, se assunte in eccesso, possono diventare un veleno. Ad esempio un introito sopra i limiti consigliati dall'ISS e dalla SINU per lunghi periodi di tempo, potrebbe causare nefrolitiasi, ovvero l'insorgenza di calcoli renali. L'ISS riporta inoltre che assumere più di 1 grammo al giorno di vitamina C può causare diarrea, nausea e vomito, così come bruciore di stomaco, infiammazione dell'esofago e crampi allo stomaco.

Una carenza di vitamina C, invece, potrebbe causare stanchezza, irritabilità e dolori muscolari e articolari. Una mancanza di assunzione di vitamina C, invece, causa lo scorbuto: malattia tipica degli esploratori che si verifica in casi di carenza estrema.

Bibliografia
Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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