
Il sito di Ercolano, insieme a quello di Pompei, è uno dei più celebri di tutta Italia. Le due città vennero sepolte nel corso dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., e per via delle loro eccezionali modalità di conservazione (la coltre di cenere vulcanica e pomici ha permesso non solo di conservare gli alzati degli edifici, ma anche moltissime sostanze organiche, che altrimenti si sarebbero decomposte, come legno, fibre, ecc.) sono in grado di restituirci un vivido spaccato della vita in una città romana del I secolo d.C. Ercolano era più piccola di Pompei. Nonostante le minori dimensioni, per via della bellezza del suo paesaggio, venne scelta come luogo di villeggiatura dalla nobiltà romana, che qui fece costruire alcune delle ville più sfarzose dell'Italia meridionale (come la famosa Villa dei Papiri, attualmente non visitabile). Riscoperta a partire dal 1709, gli scavi a Ercolano iniziarono prima rispetto a quelli di Pompei.
Informazioni per visitare il Parco Archeologico di Ercolano
Gli scavi di Ercolano, assieme alla rete dei siti della "Grande Pompei", sono uno dei luoghi di maggiore attrattiva turistica in Campania. Il parco è aperto ogni giorno, fatta eccezione per il 1° gennaio e il 25 dicembre. Durante l'inverno, dal 15/10 al 15/03, segue l'orario di apertura 8:30 – 17:00. L'orario estivo invece, in vigore dal 16/03 al 14/10, è 8:30 – 19:30. Il costo del biglietto intero è di 16 euro, ma sono previsti anche biglietti ridotti dal costo di 2 euro e una serie di gratuità. Ma quanto ci vuole per visitare l'intero sito archeologico? Rispondere è veramente complesso: i più appassionati potrebbero voler tornare più e più volte per riuscire ad apprezzare ogni anfratto del sito. In media però, possiamo parlare di qualche ora (circa mezza giornata) per compiere un percorso abbastanza completo.
Cosa visitare ad Ercolano
La lista delle cose più belle da vedere e visitare ad Ercolano è lunga. Ecco alcuni suggerimenti:
La Casa dell'Albergo
Fra tutte le case esplorate dagli archeologi ad Ercolano, la cosiddetta "Casa dell'Albergo" è la più grande, situata in posizione panoramica rispetto al mare. Databile tra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I secolo d.C., purtroppo è anche uno degli edifici più compromessi dagli scavi del XVIII secolo, eseguiti senza criterio scientifico. Oltre a possedere un impianto termale, la casa era decorata da affreschi di età augustea e pavimenti in opus sectile, realizzati tramite il taglio di pietre ad intarsio.

Le Terme del Foro
Le Terme del Foro erano il principale impianto termale dell'antica Ercolano. Datate all'inizio del I secolo d.C., erano divise in una sezione maschile e una femminile, con accessi appositi, ed erano dotate di una palestra. I pavimenti del complesso erano decorati sia da mosaici sia da opere in opus sectile, le pareti erano stuccate e affrescate secondo il gusto della metà del I sec. d.C. Quando ci fu l'eruzione del 79 d.C., il complesso era appena stato ristrutturato a seguito dei danni del terremoto del 62 d.C.

Il Collegio degli Augustali
Fra gli edifici religiosi di Ercolano c'è il particolare Collegio degli Augustali. Gli Augustali erano una confraternita di sacerdoti dediti al culto prima dell'imperatore Augustodopo la sua divinizzazione, poi a quello di vari membri della famiglia imperiale e degli imperatori successivi. Il collegio, dove si sono conservate perfino alcune travi di legno del soffitto carbonizzate, è decorato da pavimenti opus sectile e affreschi rappresentanti scene mitologiche.

I Fornici del Porto
I Fornici del Porto sono uno dei luoghi in cui meglio si può immaginare la tragedia dell'eruzione vissuta dagli abitanti di Ercolano. Nell'area che nel I secolo costituiva la spiaggia della città erano presenti dodici fornici, ovvero arcate per il ricovero delle barche. Qui oltre trecento persone cercarono rifugio dalla pioggia di cenere e pomici, in attesa di un soccorso via mare che non arrivò mai. Gli sfortunati vennero travolti e uccisi dalla nube piroclastica, e i loro scheletri sono ancora visibili nella posizione in cui la morte li colse. Alcuni di loro avevano portato con sé denaro, gioielli e attrezzi, sperando di mettere in salvo i loro averi.
