
Oggi, 1 ottobre 2021, è previsto il rincaro delle bollette del gas. Si è parlato molto in questi giorni dell'argomento e spesso si è sentito dire che l'aumento – legato a un impennata dei prezzi della materia prima – sarà del 40% rispetto alle precedenti bollette. In realtà, questo aumento non si riferisce al totale della bolletta ma solo ad una sua voce, cioè "spesa per la materia gas naturale". L'aumento effettivo sul totale è quindi più ridotto e si aggira tra il 15 e il 20%.
In questo video non solo parleremo dell'aumento dei costi delle bollette, ma andremo anche a leggere una bolletta per capire come è fatta, quali sono le principali voci che dobbiamo conoscere e da dove arrivano i vari costi.
Partiamo dalla base: quali sono le principali voci che possiamo leggere sulla nostra bolletta del gas?
Abbiamo:
- Spesa per la materia gas naturale;
- Spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
- Spesa per oneri di sistema;
- Imposte e IVA.
La spesa per la materia gas naturale si riferisce, come suggerisce il nome, al costo del gas, solitamente quantificato tramite metri cubi standard (abbreviati con Smc). Questa è la voce che ci interessa di più ora: il rincaro del 40% di cui si parla è relativo proprio a questa voce.
La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è il costo identificato per scaglioni a partire dal primo gennaio di ogni anno. Per uso domestico ci sono 6 scaglioni: se il consumo è compreso tra 0 e 120 metri cubi standard il trasporto è di 4 centesimi a Smc; sarà di 12 centesimi per un consumo tra i 121 e 480 Smc e così via.
La spesa per oneri di sistema è stabilita periodicamente dall'ARERA e si tratta di una quota che, in sostanza, va allo Stato e quindi in parte anche al distributore nazionale che è Snam, che ha tutta l’intera infrastruttura di metanodotti per portarci il gas dall’estero.
Ma a chi vanno i soldi delle bollette? E come funziona la distribuzione del gas in Italia? Nel video rispondiamo a queste e tante altre domande che ci avete fatto in questi giorni.