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15 Maggio 2024
7:00

Le differenze tra LED, OLED e QLED: il confronto tra le caratteristiche degli schermi TV

Gli schermi OLED e QLED si basano entrambi sulla tecnologia LED, ma con specifiche differenze. Mentre negli OLED ogni pixel è illuminato autonomamente, i QLED hanno una retroilluminazione attiva. Gli OLED eccellono neri assoluti, mentre i QLED tendono ad avere luminosità più elevate e colori più realistici.

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Le differenze tra LED, OLED e QLED: il confronto tra le caratteristiche degli schermi TV
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Quando ci si accinge ad acquistare una nuova televisione molte persone vanno in confusione a causa delle schede tecniche apparentemente incomprensibili che riguardano questo genere di dispositivi. Sono in molti, ad esempio, a ignorare caratteristiche e differenze tra schermi LED, OLED e QLED e questo li porta a effettuare acquisti poco oculati o, comunque, non pienamente consapevoli. In questo articolo andremo a illustrare la differenza tra i pannelli delle TV realizzati con queste tre differenti tecnologie.

Come funzionano gli schermi OLED

Come intuibile dalla loro sigla, LED, OLED e QLED sono tecnologie simili ma diverse. Partendo dalle basi, LED (Light-Emitting Diode) è la tecnologia a diodo a emissione luminosa e si riferisce al modo in cui è realizzata la retroilluminazione del pannello di uno schermo (di una TV, ma per estensione di un qualunque altro dispositivo dotato di uno schermo realizzato con questa tecnologia). Nei pannelli LED viene usata la retroilluminazione per riprodurre i colori sullo schermo.

I televisori con schermo LED "standard", rispetto ai ben più evoluti OLED e QLED, presentano differenze sostanziali sia nel numero di LED disponibili che nella qualità di ciascuno dei diodi a emissione luminosa presenti nel pannello stesso e questo incide sulla resa finale dell'immagine riprodotta sullo schermo e percepita dall'utente (ma su questo ci torneremo tra poco).

I LED, come intuibile, sono presenti sia nella tecnologia OLED che in quella QLED, ma con alcune differenze nel modo in cui vengono utilizzati. Per entrare più nel merito, negli schermi OLED (Organic Light-Emitting Diode), che in italiano sta per diodo organico a emissione di luce, riescono a riprodurre non solo i colori (come i pannelli LED), ma anche la retroilluminazione stessa. In sostanza, ciascun pixel è dotato di una fonte autonoma di luce, il che rende possibile il suo totale spegnimento quando è necessario riprodurre il colore nero, in quanto non è presente una fonte di retroilluminazione separata.

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Dettaglio dei pixel di uno schermo OLED. Credits: TECH EDU, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

Come funzionano gli schermi QLED

I QLED (Quantum Light-Emitting Diode), che in italiano sta per diodo a emissione di luce quantica), fanno parte di un brevetto depositato dal produttore Samsung nell'ormai lontano 2013 e sfruttano i cosiddetti "quantum dot" ad alta luminanza. Cosa sono i quantum dot (o, in italiano, punti quantici)? Sostanzialmente sono particelle estremamente piccole in grado di emettere un’intensa fluorescenza, che conferisce una maggiore brillantezza alle immagini riprodotte sugli schermi basati su questa tecnologia. In buona sostanza, quindi, i pannelli QLED sono dei pannelli LCD "evoluti" che hanno una retroilluminazione a LED. Questa viene posta lungo il pannello o, in alcuni casi, lungo i bordi dello schermo (solitamente per ottenere schermi ultrasottili). Alla retroilluminazione a LED sono stati aggiunti dei punti quantici. Quando uno di questi viene colpito dalla luce, si illumina riproducendo colori più realistici.

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Le differenze tra LED, OLED e QLED

Alla luce delle caratteristiche dei pannelli LED,OLED e QLED, dunque, cerchiamo di rispondere alla "domanda delle domande": quale tecnologia è migliore? La risposta è "dipende". L'approccio migliore per trovare una risposta che sia esauriente per le proprie esigenze è infatti quella di esaminare gli aspetti che si ritengono più importanti quando si acquista una TV e prendere una decisione in funzione di questi. Di seguito ne elenchiamo alcuni.

  1. Colore: i display OLED e QLED garantiscono una precisione cromatica decisamente migliore rispetto ai pannelli LED "base". In particolare i pannelli QLED eccellono per la riproduzione fedele dei colori, dovuta alla retroilluminazione LED a punti quantici.
  2. Luminosità: i pannelli LED, affidando la retroilluminazione principale a LED grandi e potenti, riescono a emanare una luminosità molto intensa. Questo vale anche per i pannelli QLED, la luminosità migliora ulteriormente mano a mano che le dimensioni dei singoli quantum dot diminuiscono. Anche se gli OLED non vantano simili caratteristiche, non bisogna concludere che siano meno "pregiati" rispetto ai pannelli LED e QLED visto che, potendo contare su intensità di nero profonde e assolute (dovute allo spegnimento fisico dei singoli pixel), sono comunque in grado di generare contrasti tra luce e buio più marcati.
  3. Nero: come appena accennato nel punto precedente, qui sono gli OLED a padroneggiare riuscendo a riprodurre neri assoluti. Gli schermi LED e QLED, non potendo spegnere i singoli pixel, producono neri più "grigi", che potrebbero presentare una sorta di "foschia" e una riduzione della qualità dell'immagine riprodotta sullo schermo.
  4. Angolo di visione: il pannello l’OLED è quello che offre una migliore qualità dell'immagine anche quando si guarda la TV di lato, a differenze delle altre tecnologie che sono caratterizzate da una perdita nella resa finale dell'immagine quando ci si allontana dal centro del pannello e ci si sposta su un angolo di visione laterale.
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