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Occhi al cielo sabato 29 marzo per osservare il suggestivo spettacolo dell'eclissi di Sole parziale che comincerà – a seconda della latitudine – tra le 11 e le 12 e terminerà poco prima delle 13, con un massimo previsto pochi minuti dopo mezzogiorno. Dopo l'affascinante eclissi lunare del 14 marzo la Luna e il Sole tornano a riallinearsi con la Terra, anche se la copertura del disco solare sarà minima in tutta Italia e il fenomeno non sarà affatto visibile nelle regioni più meridionali (Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania meridionale e buona parte della Puglia). Come per ogni eclissi di Sole, per osservarla raccomandiamo caldamente l'uso di appositi filtri solari.
Cosa vedremo durante l'eclissi di Sole e cos'è questo fenomeno
Meteo permettendo (considerazione non proprio banale, viste le previsioni in Italia per sabato 29 marzo), l'eclissi solare sarà molto modesta: la copertura massima del disco solare si verificherà in Val D'Aosta e si fermerà appena al 13% circa. Questo significa che probabilmente non ci accorgeremo nemmeno dell'eclissi, a meno che non vogliamo osservarla con dei filtri ed eventualmente degli strumenti come binocoli o piccoli telescopi.
Quella qui sotto, per intenderci, è una simulazione di quanto si potrà osservare dalla città di Torino all'istante della copertura massima (11%) alle 12:02: come in tutta Italia, il disco lunare si sovrapporrà leggermente a quello del Sole nel quadrante in alto a destra.

Qui sotto potete vedere la mappa della copertura durante l'eclissi: i più “fortunati” saranno gli abitanti di Val D'Aosta e Piemonte, con coperture poco sopra il 10%. Il resto del Nord e la Toscana avranno coperture sopra il 3,5%, mentre il Centro-Sud avrà coperture minime che scendono allo 0% (quindi assenza di eclissi) nelle regioni più meridionali.

L'eclissi di Sole è un fenomeno astronomico che avviene quando il nostro pianeta si interpone tra la Luna e il Sole, andando a creare un allineamento temporaneo tra i tre corpi celesti in cui la Luna proietta la sua ombra – o parte di essa – sulla Terra. Questo non avviene a ogni novilunio (cioè a ogni luna nuova) perché il piano dell'orbita lunare è inclinato di circa 5° rispetto a quello terrestre, quindi nella maggior parte dei casi l'ombra della Luna non colpisce la Terra.
Cosa significa “eclissi di sole parziale”
Le eclissi di Sole non sono tutte uguali: ne esistono infatti di tre tipologie, a seconda della specifica geometria di allineamento tra Sole, Luna e Terra.
Le eclissi parziali, come quella del 29 marzo visibile anche dall'Italia, avvengono quando l'allineamento non è perfetto e dunque il disco della Luna non riesce a coprire completamente quello solare dal punto di vista della Terra.

Le eclissi totali, al contrario, si verificano quando il disco lunare copre completamente quello del Sole: un esempio recente è stata la Grande eclissi dell'8 aprile 2024 negli Stati Uniti.

Ci sono infine le eclissi anulari, in cui l'allineamento è perfetto o quasi ma la Luna è troppo lontana dalla Terra per coprire completamente il Sole, lasciando quindi quindi visibile il bordo solare che appare un po' come un “anello di fuoco”. Un esempio recente è stata l'eclissi anulare visibile dal Sudamerica il 3 ottobre 2024.
