Mind-Video, l’intelligenza artificiale che trasforma pensieri e sogni in immagini e video

Mind-Video è un interessante progetto di intelligenza artificiale sviluppato dai ricercatori Zijiao Chen e Juan Helen Zhou dell'Università di Singapore affiancati da Jiaxin Qing dell'Università di Hong Kong che punta a riprodurre i nostri pensieri in immagini e video. Questo è l'evoluzione di un precedente progetto denominato MinD-Vis, che focalizzava la propria attenzione sulla generazione di immagini, in sostanza cercava di riprodurre un'immagine che fosse coerente con ciò che il soggetto aveva pensato. Ma come è possibile?

Come funziona Mind-Video

Entrambi i progetti sono basati sui risultati di risonanze magnetiche funzionali (fMRI) che analizzano l'attivazione delle aree cerebrali durante l'esecuzione di un determinato compito come guardare un video, parlare o leggere.

Nella fMRI il paziente viene fatto sdraiare su lettino mobile che, successivamente, viene fatto scorrere all'interno di un macchinario che ne monitora l'attività cerebrale andando ad analizzare le variazioni nel flusso sanguigno che si concentrerà nelle aree maggiormente attivate, questo accade perché i neuroni attivi richiedono un maggior apporto di ossigeno da parte dei globuli rossi.

Il principio di funzionamento è questo:

1. L'utente sottoposto a fMRI guarda un video o un'immagine;
2. Il team di Mind-Video associa le immagini alle aree di attivazioni del cervello del paziente;
3. Si collezionano un gran numero di associazioni tra attività cerebrale e soggetti mostrati in video e si addestra un sistema di intelligenza artificiale con questi dati;
4. il sistema cerca di ricostruire ciò che l'utente ha appena visto generando un video/immagine analoga.

Sviluppi futuri

Attualmente Mind-Video è un progetto di ricerca, con tutti i limiti del caso, ma questo approccio potrebbe consentire, in futuro, di migliorare la nostra comprensione dei processi cognitivi.
Tecniche di questo tipo verranno sicuramente raffinate e migliorate negli anni a venire ma, tra qualche anno, è possibile che saremo in grado di visualizzare su uno schermo ciò che abbiamo pensato o sognato durante le ore notturne.

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